Nuovi guai con la legge per l'arte urbana
Detroit contro Obey e lo street artist finisce in cella
L.S.
10/07/2015
Shepard Fairey (Obey Giant), lo street artist conosciuto in tutto il mondo come l’autore dell’iconico poster “Hope” che identificò la campagna presidenziale di Barack Obama nel 2008, è stato arrestato all’areoporto internazionale di Los Angeles, di ritorno da un viaggio in Europa.
L’accusa a suo carico è di vandalismo e riguarda 14 edifici di Detroit, di cui due di proprietà del comune, su cui Fairey ha applicato degli stickers per realizzare i suoi murales senza il permesso dei proprietari.
La pena per violazioni simili prevede la detenzione fino a cinque anni e il risarcimento per una cifra tre volte superiore al valore del danno. Per ragioni ancora da chiarire tuttavia, le autorità di Detroit che hanno spiccato il mandato non hanno chiesto l’estradizione e, dopo una notte trascorsa sotto custodia, l’artista è stato liberato.
Ad ogni modo Fairey, che non è estraneo ai problemi con legge ed è stato arrestato più di 15 volte per aver deturpato proprietà pubbliche, è atteso nella Motor City dove dovrà recarsi per rispondere alle accuse.
L’accusa a suo carico è di vandalismo e riguarda 14 edifici di Detroit, di cui due di proprietà del comune, su cui Fairey ha applicato degli stickers per realizzare i suoi murales senza il permesso dei proprietari.
La pena per violazioni simili prevede la detenzione fino a cinque anni e il risarcimento per una cifra tre volte superiore al valore del danno. Per ragioni ancora da chiarire tuttavia, le autorità di Detroit che hanno spiccato il mandato non hanno chiesto l’estradizione e, dopo una notte trascorsa sotto custodia, l’artista è stato liberato.
Ad ogni modo Fairey, che non è estraneo ai problemi con legge ed è stato arrestato più di 15 volte per aver deturpato proprietà pubbliche, è atteso nella Motor City dove dovrà recarsi per rispondere alle accuse.
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