Elisabetta Benassi e Pascale Marthine Tayou

Opera di Pascale Marthine Tayou
 

10/02/2004

Elisabetta Benassi presenta “Tutti morimmo a stento”, video coprodotto con il Macro, in cui confluiscono diversi motivi fondamentali della sua attività. L’esplorazione delle potenzialità linguistiche del mezzo audiovisivo (l’elegante articolazione delle strutture temporali, del ritmo della visione) si combina con una pratica estetica che connette diverse forme espressive, e ne estende così le possibilità di costruire nuovi processi di senso. Critica e costruzione dunque, all’interno del sistema mediatico in cui ci troviamo sempre più immersi, fino a percepire nuove rappresentazioni di tempo e spazio, nuovi confini tra reale ed artificiale. Tra memoria critica e sfida dell’immaginazione, si delinea una mitologia contemporanea: la parabola della civiltà tecnologica, e della storia del rapporto tra l’uomo e lo strumento. Protagonisti sono umanoidi dotati di protesi tecnologiche progettate dall’artista, “motomen”, monolitici meccanici che hanno perduto ogni qualità umana come il paesaggio che li circonda, dominato dalla ruggine acre di ammassi di ferraglie. In mostra è allora l’altra faccia di quelli che nelle immagini quotidiane sono presentati come risultati brillanti del progresso: pezzi disassemblati in rottamazione. « Omnes viae romam ducunt » è il lavoro di P. M. Tayou: un progetto in divenire, percepibile in due momenti successivi. In questa sede, la prima parte del lavoro: l’invio di un invito, rivolto dall’artista alla propria madre, di venire a Roma per conoscere il Papa. In un secondo momento sarà presentato il film con la narrazione della visita. L’installazione, composta da foto e filmati, diviene allestimento di una arena aperta ad una storia, una narrazione dell’incontro tra tradizioni e religioni differenti, che si disloca nel tempo, coinvolgendo il pubblico nella ricerca di nuovi percorsi ed esiti culturali. Dal 30 gennaio MACRO - via Reggio Emilia 54 06/67107929 www.comune.roma.it/macro