Evento Nauman al Madre
interno museo d' arte donnaregina
09/10/2006
Per la prima volta in collaborazione con la Tate Liverpool e dopo la grande retrospettiva dedicata a Jannis Kounellis, il Museo d’Arte Donnaregina - MADRE di Napoli presenta fino all’8 gennaio 2007 la mostra di Bruce Nauman “Make Me Think Me”, a cura di Laurence Sillars, curatore della Tate Liverpool.
Bruce Nauman (Fort Wayne, Indiana, nel 1941), universalmente considerato tra gli artisti più cruciali del Dopoguerra, ha influito su intere generazioni d’artisti già dagli anni Settanta: “Artista senza stile, inelegante e scontroso, spesso inopportuno, lucido e scorbutico costruttore di idee … ci sottopone a enigmi linguistici e test attitudinali un po’ assurdi e piuttosto antipatici: un corpus di oggetti inquieti, immagini ambigue, parole controverse, azioni inutili e ansiogene” (Eduardo Cicelyn). Sessanta lavori, tra sculture, neons, video, performance e disegni, eseguiti tra 1966 ed il 2005, declinano l’interesse di Nauman per la manipolazione del linguaggio, attraverso giochi di parole e ripetizioni.
L’“antiestetica” di Nauman decostruisce il linguaggio, insidiandolo e svelandone le fragilità. Significativi i titoli stessi delle sezioni in mostra, tra cui “Rimangiarsi le parole”, riflessione sui limiti funzionali del linguaggio e in cui i modi di dire comune trovano, nella rappresentazione concreta, l’abolizione della metafora (“Piedi d’argilla”); o “Fuori da questa stanza”, sezione focalizzata sull’importanza del linguaggio come strumento di controllo, in cui il corpo (anche dello spettatore) può seguire il movimento indotto da precise istruzioni verbali o scritte.
Lo spettatore è sollecitato a reagire alle sollecitazioni ambientali create dall’artista, attratto dalle potenzialità del corpo nella società tecnologica. “L’opera di Nauman – infatti – non è fatta per essere contemplata o per emozionare, ma per agire come uno strumento di comunicazione, un medium che crea contatto mentale e simbolico tra artista e pubblico, anzi tra soggetto e soggetto, tra io e tu” (Eduardo Cicelyn). L’immaginario di Nauman, condizionato dalle immagini chiassose della cultura di massa, “rischia consapevolmente il non senso e l’abisso della banalità indicibile” ma, se è vero che il gioco è sempre una cosa seria, Nauman dimostra come “lo spazio della realtà, il mondo che è fuori, il rapporto con gli altri sono il vero campo di battaglia”.
Il MADRE inaugura per l’occasione un sistema di audioguide che accompagneranno il visitatore durante il percorso, con l’integrazione di brochure contenenti la traduzione italiana degli inserti parlati presenti in mostra. La mostra sottolinea, con la sua spiccata natura multimediale, il taglio artistico che il museo intende perseguire nel suo prossimo futuro.
Bruce Nauman - “Make Me Think Me”
Museo d’Arte Donnaregina – Madre – Via Settembrini, 79 – Napoli
7ottobre 2006 - 8 gennaio 2007
Info e prenotazioni: 081 562 45 61
www.museomadre.it
Catalogo Electa
Bruce Nauman (Fort Wayne, Indiana, nel 1941), universalmente considerato tra gli artisti più cruciali del Dopoguerra, ha influito su intere generazioni d’artisti già dagli anni Settanta: “Artista senza stile, inelegante e scontroso, spesso inopportuno, lucido e scorbutico costruttore di idee … ci sottopone a enigmi linguistici e test attitudinali un po’ assurdi e piuttosto antipatici: un corpus di oggetti inquieti, immagini ambigue, parole controverse, azioni inutili e ansiogene” (Eduardo Cicelyn). Sessanta lavori, tra sculture, neons, video, performance e disegni, eseguiti tra 1966 ed il 2005, declinano l’interesse di Nauman per la manipolazione del linguaggio, attraverso giochi di parole e ripetizioni.
L’“antiestetica” di Nauman decostruisce il linguaggio, insidiandolo e svelandone le fragilità. Significativi i titoli stessi delle sezioni in mostra, tra cui “Rimangiarsi le parole”, riflessione sui limiti funzionali del linguaggio e in cui i modi di dire comune trovano, nella rappresentazione concreta, l’abolizione della metafora (“Piedi d’argilla”); o “Fuori da questa stanza”, sezione focalizzata sull’importanza del linguaggio come strumento di controllo, in cui il corpo (anche dello spettatore) può seguire il movimento indotto da precise istruzioni verbali o scritte.
Lo spettatore è sollecitato a reagire alle sollecitazioni ambientali create dall’artista, attratto dalle potenzialità del corpo nella società tecnologica. “L’opera di Nauman – infatti – non è fatta per essere contemplata o per emozionare, ma per agire come uno strumento di comunicazione, un medium che crea contatto mentale e simbolico tra artista e pubblico, anzi tra soggetto e soggetto, tra io e tu” (Eduardo Cicelyn). L’immaginario di Nauman, condizionato dalle immagini chiassose della cultura di massa, “rischia consapevolmente il non senso e l’abisso della banalità indicibile” ma, se è vero che il gioco è sempre una cosa seria, Nauman dimostra come “lo spazio della realtà, il mondo che è fuori, il rapporto con gli altri sono il vero campo di battaglia”.
Il MADRE inaugura per l’occasione un sistema di audioguide che accompagneranno il visitatore durante il percorso, con l’integrazione di brochure contenenti la traduzione italiana degli inserti parlati presenti in mostra. La mostra sottolinea, con la sua spiccata natura multimediale, il taglio artistico che il museo intende perseguire nel suo prossimo futuro.
Bruce Nauman - “Make Me Think Me”
Museo d’Arte Donnaregina – Madre – Via Settembrini, 79 – Napoli
7ottobre 2006 - 8 gennaio 2007
Info e prenotazioni: 081 562 45 61
www.museomadre.it
Catalogo Electa
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