Gaspare Traversi

 

07/01/2004

Nelle splendide sale di Castel Sant’Elmo la prima mostra monografica dedicata a Gaspare Traversi, un'occasione irripetibile per rivivere le atmosfere del Settecento napoletano e romano. Oltre cento dipinti aiuteranno a ripercorrere le fasi salienti della carriera di questo singolare protagonista della pittura europea, che seppe mettere a fuoco con straordinaria acutezza d'indagine e con sagace ironia abitudini, 'riti', mode e costumi adottati dalle diverse classi sociali da lui ritratte in eleganti scene d'interni. Società, moda e teatro esercitarono un'enorme suggestione sulla produzione artistica del maestro, formatosi a Napoli probabilmente nella cerchia di Francesco Solimena. Nei primi anni della sua attività Traversi si dedicò a una graduale e sistematica revisione della cultura naturalistica del primo Seicento, sull'esempio di Battistello Caracciolo, Jusepe de Ribera e Mattia Preti. A Roma dal 1752, entrò a contatto con un ambiente culturale estremamente vivace, accostandosi presumibilmente anche alle moderne istanze pre-illuministe, tenendosi al passo con le teorie portate avanti negli stessi anni dal pittore William Hogarth e dallo scrittore Jonathan Swift.

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