Group Therapy

Confine immaginato di Eleonora Chiari e Sara Goldschmied
21/11/2006
Torna al centro delle polemiche e dei dibattiti politici la mostra "Group Therapy", in corso fino al 7 gennaio presso il Museion, Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Bolzano. Attività principale del Museo è la promozione delle arti visive con particolare attenzione alla tangenza tra l'area culturale e linguistica italiana con quella tedesca.
"Group Therapy" ripropone il tema dell'esperienza estetica come qualità imprescindibile di un'opera d'arte e concentra il suo interesse sul ruolo del fruitore e quindi sulla catarsi come guarigione attraverso l'esperienza estetica.
La mostra inoltre ha l'intenzione di "dinamizzare" il visitatore, di scuoterne la coscienza tramite opere d'arte che qui diventano "terreno di sperimentazioni sociali".
Per raggiungere lo scopo sono stati infatti chiamati gruppi o coppie di artisti che condividono questi valori e le cui opere sono appunto "catalizzatori di relazioni".
Tra questi artisti, Eleonora Chiari e Sara Goldschmied, alias Goldiechiari, hanno creato scalpore con la loro installazione, che combina l'inno nazionale italiano al rumore di uno sciacquone, attivato da una fotocellula al passaggio del visitatore nel foyer del Museo.
L'opera, "Confine immaginato", è stata nuovamente sequestrata - dopo un primo dissequestro il 10 novembre u.s. - il 17 novembre dall'Ufficio del Giudice per le indagini preliminari (GIP) di Bolzano.
L'accusa, vilipendio alla nazione italiana.
Le artiste si difendono dichiarando che lo scopo dell'installazione è smitizzare l'ufficialità e la sacralità che accompagnano l'inno nazionale attraverso la combinazione con rumori quotidiani.
Nel frattempo, il collettivo della mostra e il Museion stesso hanno aperto un dibattito sul tema della libertà dell'arte, ribadendo la capacità intrinseca dell'arte di suscitare reazioni, discussioni e confronti.
Lontani dal venire a capo di una tale quaestio, ogni ulteriore commento è quindi rimandato al 1 dicembre, ore 11, presso la fiera d'arte "KunstArt" di Bolzano (Padiglione XX), con la tavola rotonda "La Libertà dell'Arte".
Group Therapy
Artisti: Gruppo A12 (Genova, Milano); Jennifer Allora & Guillermo Calzadilla (San Juan, Puerto Rico); Bernadette Corporation (Berlino, New York); Claire Fontaine (Paris); Clegg & Guttmann (New York, Vienna); Elmgreen & Dragset (Danimarca, Norvegia); gelitin (Vienna); goldiechiari (Roma); Superflex (Danimarca)
Dove: Museion - Museo d'arte moderna e contemporanea, Via Sernesi 1 - 39100 Bolzano
Apertura al pubblico: 16 settembre 2006 - 7 gennaio 2007
Orari: martedì - domenica ore 10 - 18; giovedì ore 10 - 20. Lunedì e festivi infrasettimanali chiuso. Chiuso nei giorni 24, 25, 31 dicembre 2006 e 1 gennaio 2007
Biglietto: intero € 3,50 - ridotto € 2,00
Info: tel. +39 0471051044 fax +39 0471312460 www.museion.it info@museion.it
Laboratori e percorsi didattici, visite guidate: Judith Weger dal lunedì al venerdì ore 9 - 12 tel. +39 0471 312456
Cura della mostra: Letizia Ragaglia
Catalogo trilingue (italiano-tedesco-inglese): Edizioni Museion - Testi di Bernadette Corporation, Claire Fontaine, Martin Guttmann, Letizia Ragaglia e Elisabeth Schlebrügge pp. 128 € 15,00
"Group Therapy" ripropone il tema dell'esperienza estetica come qualità imprescindibile di un'opera d'arte e concentra il suo interesse sul ruolo del fruitore e quindi sulla catarsi come guarigione attraverso l'esperienza estetica.
La mostra inoltre ha l'intenzione di "dinamizzare" il visitatore, di scuoterne la coscienza tramite opere d'arte che qui diventano "terreno di sperimentazioni sociali".
Per raggiungere lo scopo sono stati infatti chiamati gruppi o coppie di artisti che condividono questi valori e le cui opere sono appunto "catalizzatori di relazioni".
Tra questi artisti, Eleonora Chiari e Sara Goldschmied, alias Goldiechiari, hanno creato scalpore con la loro installazione, che combina l'inno nazionale italiano al rumore di uno sciacquone, attivato da una fotocellula al passaggio del visitatore nel foyer del Museo.
L'opera, "Confine immaginato", è stata nuovamente sequestrata - dopo un primo dissequestro il 10 novembre u.s. - il 17 novembre dall'Ufficio del Giudice per le indagini preliminari (GIP) di Bolzano.
L'accusa, vilipendio alla nazione italiana.
Le artiste si difendono dichiarando che lo scopo dell'installazione è smitizzare l'ufficialità e la sacralità che accompagnano l'inno nazionale attraverso la combinazione con rumori quotidiani.
Nel frattempo, il collettivo della mostra e il Museion stesso hanno aperto un dibattito sul tema della libertà dell'arte, ribadendo la capacità intrinseca dell'arte di suscitare reazioni, discussioni e confronti.
Lontani dal venire a capo di una tale quaestio, ogni ulteriore commento è quindi rimandato al 1 dicembre, ore 11, presso la fiera d'arte "KunstArt" di Bolzano (Padiglione XX), con la tavola rotonda "La Libertà dell'Arte".
Group Therapy
Artisti: Gruppo A12 (Genova, Milano); Jennifer Allora & Guillermo Calzadilla (San Juan, Puerto Rico); Bernadette Corporation (Berlino, New York); Claire Fontaine (Paris); Clegg & Guttmann (New York, Vienna); Elmgreen & Dragset (Danimarca, Norvegia); gelitin (Vienna); goldiechiari (Roma); Superflex (Danimarca)
Dove: Museion - Museo d'arte moderna e contemporanea, Via Sernesi 1 - 39100 Bolzano
Apertura al pubblico: 16 settembre 2006 - 7 gennaio 2007
Orari: martedì - domenica ore 10 - 18; giovedì ore 10 - 20. Lunedì e festivi infrasettimanali chiuso. Chiuso nei giorni 24, 25, 31 dicembre 2006 e 1 gennaio 2007
Biglietto: intero € 3,50 - ridotto € 2,00
Info: tel. +39 0471051044 fax +39 0471312460 www.museion.it info@museion.it
Laboratori e percorsi didattici, visite guidate: Judith Weger dal lunedì al venerdì ore 9 - 12 tel. +39 0471 312456
Cura della mostra: Letizia Ragaglia
Catalogo trilingue (italiano-tedesco-inglese): Edizioni Museion - Testi di Bernadette Corporation, Claire Fontaine, Martin Guttmann, Letizia Ragaglia e Elisabeth Schlebrügge pp. 128 € 15,00
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