SPECIALE REVOLUTION - L'arte ai tempi della Rivoluzione in Russia
I capolavori di Malevic a Mosca, New York e Amsterdam
Immagine tratta dal docufilm "REVOLUTION - La Nuova Arte per un Mondo Nuovo", Kazimir Malevic, Suprematism, 1915-16 | Photo © www.foxtrotfilms.com
Samantha De Martin
17/02/2017
“È da zero, nello zero che il reale movimento dell'essere comincia”. Con questa considerazione Kazimir Malevic, il pittore ucraino pioniere dell'astrattismo geometrico e delle avanguardie russe, presentava il suo “Quadrato nero”, la prima opera suprematista,una delle più importanti dell'astrattismo e dell'arte moderna in generale, che segnava la frattura tra il figurativo e l’astratto.
Oggi la tela, definita dalla critica “il punto zero dell'arte”, si trova alla Galleria Tretyakov di Mosca. Altri lavori rappresentativi del pittore, fondatore dell'avanguardia artistica del Suprematismo, si trovano presso lo Stedelijk Museum di Amsterdam e al MoMA di New York. In Italia non risultano, purtroppo, opere di Malevic in collezioni permanenti.
Un inglese a Mosca (1913)
Amsterdam, Stedelijk Museum
Una linea verticale immaginaria divide in due questa tela del 1913 intitolata Un inglese a Mosca, conservata nello Stedelijk Museum di Amsterdam, nella quale irrompono due mondi: il volto visibile, sociale del soggetto, e quello, più intimo, del suo inconscio.
Il lavoro si ascrive a pieno titolo nella prima fase del Suprematismo, che va dal 1913 al 1915 e caratterizza il periodo cubo-futurista. Il secondo periodo, quello del Suprematismo Cosmico, avrebbe avuto inizio nel 1915.
Secondo l'artista di Kiev, il pittore moderno doveva lavorare assecondando una pura sensibilità plastica e ricercando un percorso che conducesse all'essenza dell'arte, ormai svuotata da fini pratici ed estetici.
L'arte astratta, secondo Malevic, caratterizzata esclusivamente dal colore, avrebbe avuto la “supremazia” su quella figurativa, popolata invece di oggetti o forme viventi.
Al busto e al volto della figura stilizzata in un cilindro, che dovrebbe rappresentare un inglese, sono sovrapposti, nella tela, un grande pesce con una candela e una sciabola, una scala in miniatura, una piccola chiesa in stile russo e un cucchiaio rosso, tutti elementi privati del loro colore naturale.
Sempre alle collezioni dello Stedelijk appartengono Il taglialegna, del 1912, Provincia del 1907 e la tela Giallo, arancione, verde realizzata nel 1916, un anno dopo la presentazione ufficiale, a San Pietroburgo, del Suprematismo.
Composizione suprematista: bianco su bianco (1918)
New York, MoMA
Il Museo d'Arte Moderna di New York accoglie una delle operazioni più radicali di tutta la storia dell'arte. Composizione suprematista: bianco su bianco realizzata nel 1918 è un'opera austera dove la mano dell'artista si percepisce nel tessuto della vernice e nelle sottili variazioni di bianco, mentre l'imprecisione dei contorni determina una sensazione di spazio infinito.
Quadrato nero, (1915)
Mosca, Galleria Tretyakov
Definito da molti artisti “il punto zero della pittura”, l’emblematico dipinto di Malevic del quale l'artista ripropose quattro varianti, risale al 1915.
L'opera fu considerata dallo stesso Malevic espressione del Suprematismo.
La tela rimase per molto tempo negli archivi sovietici in un totale stato di abbandono, per poi essere trasferita presso la Galleria Tretyakov di Mosca.
Oggi la tela, definita dalla critica “il punto zero dell'arte”, si trova alla Galleria Tretyakov di Mosca. Altri lavori rappresentativi del pittore, fondatore dell'avanguardia artistica del Suprematismo, si trovano presso lo Stedelijk Museum di Amsterdam e al MoMA di New York. In Italia non risultano, purtroppo, opere di Malevic in collezioni permanenti.
Un inglese a Mosca (1913)
Amsterdam, Stedelijk Museum
Una linea verticale immaginaria divide in due questa tela del 1913 intitolata Un inglese a Mosca, conservata nello Stedelijk Museum di Amsterdam, nella quale irrompono due mondi: il volto visibile, sociale del soggetto, e quello, più intimo, del suo inconscio.
Il lavoro si ascrive a pieno titolo nella prima fase del Suprematismo, che va dal 1913 al 1915 e caratterizza il periodo cubo-futurista. Il secondo periodo, quello del Suprematismo Cosmico, avrebbe avuto inizio nel 1915.
Secondo l'artista di Kiev, il pittore moderno doveva lavorare assecondando una pura sensibilità plastica e ricercando un percorso che conducesse all'essenza dell'arte, ormai svuotata da fini pratici ed estetici.
L'arte astratta, secondo Malevic, caratterizzata esclusivamente dal colore, avrebbe avuto la “supremazia” su quella figurativa, popolata invece di oggetti o forme viventi.
Al busto e al volto della figura stilizzata in un cilindro, che dovrebbe rappresentare un inglese, sono sovrapposti, nella tela, un grande pesce con una candela e una sciabola, una scala in miniatura, una piccola chiesa in stile russo e un cucchiaio rosso, tutti elementi privati del loro colore naturale.
Sempre alle collezioni dello Stedelijk appartengono Il taglialegna, del 1912, Provincia del 1907 e la tela Giallo, arancione, verde realizzata nel 1916, un anno dopo la presentazione ufficiale, a San Pietroburgo, del Suprematismo.
Composizione suprematista: bianco su bianco (1918)
New York, MoMA
Il Museo d'Arte Moderna di New York accoglie una delle operazioni più radicali di tutta la storia dell'arte. Composizione suprematista: bianco su bianco realizzata nel 1918 è un'opera austera dove la mano dell'artista si percepisce nel tessuto della vernice e nelle sottili variazioni di bianco, mentre l'imprecisione dei contorni determina una sensazione di spazio infinito.
Quadrato nero, (1915)
Mosca, Galleria Tretyakov
Definito da molti artisti “il punto zero della pittura”, l’emblematico dipinto di Malevic del quale l'artista ripropose quattro varianti, risale al 1915.
L'opera fu considerata dallo stesso Malevic espressione del Suprematismo.
La tela rimase per molto tempo negli archivi sovietici in un totale stato di abbandono, per poi essere trasferita presso la Galleria Tretyakov di Mosca.
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