I suoi primi 50 anni

I suoi primi 50 anni
21/01/2009
Barbie arriva sugli scaffali dei negozi americani nel 1959, al pezzo di 3 dollari, creatura perfetta della business woman Ruth Handler, che le passa il nome di sua figlia, Barbara. La Mattel casa produttrice di giocattoli, batte ogni record di vendita. Trattata con cura, mordicchiata, disegnata, e spesso presa per i capelli, la bambola più popolare del pianeta compie i suoi primi 50 anni.
In realtà la mitica Barbie, non è mai stata una bambina, l’idea e il suo concepimento seguono ambizioni e gusti adulti. Accessoriata con guardaroba da urlo composto di abiti e orpelli venduti separatamente, e fidanzato-munita (Ken); l’amica di gioco ha sempre spinto le bambine ad entrare nel mondo dei grandi, in una second life matura e inverosimile .
Nel 1964 Barbie approda in Italia, nel mondo esplode la mania e il collezionismo. Un nuovo brevetto le permette di muovere il busto, la nuova bambola viene battezzata twist 'n turn. Nel 1968 Barbie si evolve e proferisce parola, ma soprattutto nel corso degli anni diventa uno strumento per promuovere l'uguaglianza dei sessi, nel desiderio di dimostrare alle future donne la possibilità di abbracciare qualunque carriera.
In replica alla critica frequente di sostenere una rappresentazione di donna anatomicamente poco realistica, con il rischio e lo spauracchio di emulazioni sfocianti nell’anoressia, dal 1997, il corpo della Barbie è stato modellato e fornito di un bacino più ampio.
Atleta olimpica, paleontologa, medico, mamma, modella, astronauta e persino candidato presidenziale la bambola dai mille volti, sempre con la stessa faccia, ha accompagnato cambiamenti, tendenze del costume e della società americana, e non solo.
Il cinema le ha reso omaggio, la bambola perfetta ha solleticato le menti dei più grandi stilisti, alla New York Fashion Week del prossimo febbraio, Louboutin le disegnerà un paio di stivali nel colore pantone rosa 219.
Barbie è stata padrona amorevole di 38 animali, gatti, cani, cavalli, un panda, un cucciolo di leone e una zebra. Ha avuto decappottabili rosa, camper, molti altri veicoli e una vera casa (ingombrante, tutta di plastica, che ha fatto crepare d’invidia chi improvvisava ricoveri di fortuna)!
Le bimbe di oggi non la desiderano più come un tempo, lei fissa nella sua espressione divina e perfetta, non sembra accorgersene: playstation, Bratz, e Winx, sono infatti gli articoli più gettonati dalle piccole italiane.
I guru della comunicazione matteliana studiano un possibile rilancio attraverso la rete, la Barbie nel cyberspazio, il gioco tangibile diventa impalpabile in un transfert che incontra gusto, luci e colori contemporanei. Buon compleanno.
In realtà la mitica Barbie, non è mai stata una bambina, l’idea e il suo concepimento seguono ambizioni e gusti adulti. Accessoriata con guardaroba da urlo composto di abiti e orpelli venduti separatamente, e fidanzato-munita (Ken); l’amica di gioco ha sempre spinto le bambine ad entrare nel mondo dei grandi, in una second life matura e inverosimile .
Nel 1964 Barbie approda in Italia, nel mondo esplode la mania e il collezionismo. Un nuovo brevetto le permette di muovere il busto, la nuova bambola viene battezzata twist 'n turn. Nel 1968 Barbie si evolve e proferisce parola, ma soprattutto nel corso degli anni diventa uno strumento per promuovere l'uguaglianza dei sessi, nel desiderio di dimostrare alle future donne la possibilità di abbracciare qualunque carriera.
In replica alla critica frequente di sostenere una rappresentazione di donna anatomicamente poco realistica, con il rischio e lo spauracchio di emulazioni sfocianti nell’anoressia, dal 1997, il corpo della Barbie è stato modellato e fornito di un bacino più ampio.
Atleta olimpica, paleontologa, medico, mamma, modella, astronauta e persino candidato presidenziale la bambola dai mille volti, sempre con la stessa faccia, ha accompagnato cambiamenti, tendenze del costume e della società americana, e non solo.
Il cinema le ha reso omaggio, la bambola perfetta ha solleticato le menti dei più grandi stilisti, alla New York Fashion Week del prossimo febbraio, Louboutin le disegnerà un paio di stivali nel colore pantone rosa 219.
Barbie è stata padrona amorevole di 38 animali, gatti, cani, cavalli, un panda, un cucciolo di leone e una zebra. Ha avuto decappottabili rosa, camper, molti altri veicoli e una vera casa (ingombrante, tutta di plastica, che ha fatto crepare d’invidia chi improvvisava ricoveri di fortuna)!
Le bimbe di oggi non la desiderano più come un tempo, lei fissa nella sua espressione divina e perfetta, non sembra accorgersene: playstation, Bratz, e Winx, sono infatti gli articoli più gettonati dalle piccole italiane.
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