Il più importante concorso di fotogiornalismo al mondo svela le immagini sul podio
Il 2020 in un abbraccio. Ecco i vincitori del World Press Photo
Mads Nissen, The First Embrace © Mads Nissen, Denmark, Politiken/Panos Pictures | Courtesy World Presso Photo 2021
Samantha De Martin
16/04/2021
In una casa di cura di San Paolo del Brasile l’abbraccio tra Rosa Luzia Lunardi, 85 anni, e l'infermiera Adriana Silva da Costa Souza, dopo cinque mesi di distanziamento, ha la forma delle ali di una farfalla pronta a librarsi dalla tenda di plastica che separa l’anziana donna, malata di Covid, dalla sua benefattrice.
Questa fotografia del danese Mads Nissen è stata eletta foto dell'anno dal più importante concorso di fotogiornalismo al mondo, il World Press Photo, organizzato dal 1955 dall’omonima fondazione olandese e giunto quest’anno alla 64esima edizione.
"Il primo abbraccio"
"In questa immagine iconica del COVID-19 - spiega il fotografo Kevin WY Lee, direttore creativo e membro della giuria del Concorso fotografico 2021 - ho intravisto la vulnerabilità, i miei cari, la perdita e la separazione, la morte, ma, soprattutto la sopravvivenza, tutto racchiuso in un'unica immagine grafica. Se la si guarda l'immagine a lungo, si possono scorgere le ali: un simbolo di volo e di speranza".
Se lo scatto di Nissen è una riflessione sulla speranza e sull'amore nei momenti più duri dell’emergenza sanitaria, in un Brasile particolarmente flagellato dalla pandemia, Habibi dell’italiano Antonio Faccilongo, vincitore della storia dell’anno ( World Press Photo Story of the Year) riflette sull'impatto del conflitto israelo-palestinese sulle famiglie palestinesi e sulle difficoltà affrontate per preservare i diritti riproduttivi e la dignità umana. “Il mio lavoro ha l'ambizione di essere un ponte culturale che unisce le persone" spiega il fotografo romano.
Antonio Faccilongo, Habibi © Antonio Faccilongo, Italy, Getty Reportage | Courtesy World Press Photo 2021
"Amore mio"
“Habibi”, che in arabo significa "amore mio", racconta una delle tante storie sullo sfondo di uno dei conflitti più lunghi e complessi della storia moderna. Più che sulla guerra o sulle armi, il fotografo sceglie di concentrarsi sul rifiuto delle persone ad arrendersi alla prigione, sul loro coraggio e la perseveranza nel sopravvivere in una zona di conflitto. Secondo un rapporto del febbraio 2021 dell'organizzazione per i diritti umani B’Tselem, sono circa 4.200 i detenuti palestinesi detenuti nelle carceri israeliane. Dall'inizio degli anni 2000 hanno contrabbandato sperma fuori dalla prigione, nascondendolo in tubi di penna, negli involucri delle caramelle e all'interno di barrette di cioccolato. Nel febbraio 2021, Middle East Monitor ha riferito che il 96esimo bambino palestinese era nato utilizzando sperma contrabbandato dalla prigione israeliana.
Uno scatto di Faccilongo immortala l'abito di Nael al-Barghouthi appeso, con grande dignità dalla moglie, Iman Nafi, nella sua camera da letto a Kobar, vicino Ramallah, in Palestina. Arrestato nel 1978 dopo un'operazione di commando anti-israeliana e condannato all’ergastolo, con i suoi oltre 40 anni in prigione, Nael al-Barghouthi è il detenuto palestinese più longevo nelle carceri israeliane.
Il primo premio nella categoria “Contemporary Issues (Singles)" è andato invece al fotografo argentino Pablo Tosco che immortala Fatima mentre, con uno dei suoi nove figli, prepara una rete da pesca su una barca nella baia di Khor Omeira, nello Yemen. Sebbene il suo villaggio sia stato devastato dal conflitto armato, la donna è tornata per riprendere il suo sostentamento, acquistando una barca con i soldi guadagnati dalla vendita del pesce.
Il leone marino e la mascherina
Sul podio della categoria "Ambiente-Singole" sale invece il leone marino immortalato da Ralph Pace mentre nuota verso una mascherina, scambiata per una preda, presso il sito di immersione Breakwater a Monterey, in California. Secondo World Animal Protection, ogni anno circa 136mila tra foche, leoni marini e balene muoiono a causa delle plastica.
Ralph Pace, California Sea Lion Plays with Mask © Ralph Pace, United States | Courtesy World Press Photo 2021
Gli altri vincitori
Tra i vincitori anche Lalo de Almeida (categoria Ambiente - Storie) che si sofferma sugli incendi che hanno travolto il Mato Grosso do Sul, così intensi da non risparmiare nemmeno gli animali più veloci. E ancora Valery Melnikov (General News – Storie) che immortala i civili in fuga da un incendio provocato da un attacco aereo nel villaggio di Luhanskaya, Luhansk. Il fotografo russo Alexey Vasilyev (Contemporary Issues - Storie) rivolge invece il suo obiettivo agli abitanti di Sakha, una repubblica nell'estremo nord-est della Federazione Russa, che vivono in una zona remota caratterizzata da condizioni meteorologiche estreme.
Pablo Tosco, Yemen: Hunger, Another War Wound © Pablo Tosco, Argentina | Courtesy World Press Photo 2021
Questa fotografia del danese Mads Nissen è stata eletta foto dell'anno dal più importante concorso di fotogiornalismo al mondo, il World Press Photo, organizzato dal 1955 dall’omonima fondazione olandese e giunto quest’anno alla 64esima edizione.
"Il primo abbraccio"
"In questa immagine iconica del COVID-19 - spiega il fotografo Kevin WY Lee, direttore creativo e membro della giuria del Concorso fotografico 2021 - ho intravisto la vulnerabilità, i miei cari, la perdita e la separazione, la morte, ma, soprattutto la sopravvivenza, tutto racchiuso in un'unica immagine grafica. Se la si guarda l'immagine a lungo, si possono scorgere le ali: un simbolo di volo e di speranza".
Se lo scatto di Nissen è una riflessione sulla speranza e sull'amore nei momenti più duri dell’emergenza sanitaria, in un Brasile particolarmente flagellato dalla pandemia, Habibi dell’italiano Antonio Faccilongo, vincitore della storia dell’anno ( World Press Photo Story of the Year) riflette sull'impatto del conflitto israelo-palestinese sulle famiglie palestinesi e sulle difficoltà affrontate per preservare i diritti riproduttivi e la dignità umana. “Il mio lavoro ha l'ambizione di essere un ponte culturale che unisce le persone" spiega il fotografo romano.
Antonio Faccilongo, Habibi © Antonio Faccilongo, Italy, Getty Reportage | Courtesy World Press Photo 2021
"Amore mio"
“Habibi”, che in arabo significa "amore mio", racconta una delle tante storie sullo sfondo di uno dei conflitti più lunghi e complessi della storia moderna. Più che sulla guerra o sulle armi, il fotografo sceglie di concentrarsi sul rifiuto delle persone ad arrendersi alla prigione, sul loro coraggio e la perseveranza nel sopravvivere in una zona di conflitto. Secondo un rapporto del febbraio 2021 dell'organizzazione per i diritti umani B’Tselem, sono circa 4.200 i detenuti palestinesi detenuti nelle carceri israeliane. Dall'inizio degli anni 2000 hanno contrabbandato sperma fuori dalla prigione, nascondendolo in tubi di penna, negli involucri delle caramelle e all'interno di barrette di cioccolato. Nel febbraio 2021, Middle East Monitor ha riferito che il 96esimo bambino palestinese era nato utilizzando sperma contrabbandato dalla prigione israeliana.
Uno scatto di Faccilongo immortala l'abito di Nael al-Barghouthi appeso, con grande dignità dalla moglie, Iman Nafi, nella sua camera da letto a Kobar, vicino Ramallah, in Palestina. Arrestato nel 1978 dopo un'operazione di commando anti-israeliana e condannato all’ergastolo, con i suoi oltre 40 anni in prigione, Nael al-Barghouthi è il detenuto palestinese più longevo nelle carceri israeliane.
Il primo premio nella categoria “Contemporary Issues (Singles)" è andato invece al fotografo argentino Pablo Tosco che immortala Fatima mentre, con uno dei suoi nove figli, prepara una rete da pesca su una barca nella baia di Khor Omeira, nello Yemen. Sebbene il suo villaggio sia stato devastato dal conflitto armato, la donna è tornata per riprendere il suo sostentamento, acquistando una barca con i soldi guadagnati dalla vendita del pesce.
Il leone marino e la mascherina
Sul podio della categoria "Ambiente-Singole" sale invece il leone marino immortalato da Ralph Pace mentre nuota verso una mascherina, scambiata per una preda, presso il sito di immersione Breakwater a Monterey, in California. Secondo World Animal Protection, ogni anno circa 136mila tra foche, leoni marini e balene muoiono a causa delle plastica.
Ralph Pace, California Sea Lion Plays with Mask © Ralph Pace, United States | Courtesy World Press Photo 2021
Gli altri vincitori
Tra i vincitori anche Lalo de Almeida (categoria Ambiente - Storie) che si sofferma sugli incendi che hanno travolto il Mato Grosso do Sul, così intensi da non risparmiare nemmeno gli animali più veloci. E ancora Valery Melnikov (General News – Storie) che immortala i civili in fuga da un incendio provocato da un attacco aereo nel villaggio di Luhanskaya, Luhansk. Il fotografo russo Alexey Vasilyev (Contemporary Issues - Storie) rivolge invece il suo obiettivo agli abitanti di Sakha, una repubblica nell'estremo nord-est della Federazione Russa, che vivono in una zona remota caratterizzata da condizioni meteorologiche estreme.
Pablo Tosco, Yemen: Hunger, Another War Wound © Pablo Tosco, Argentina | Courtesy World Press Photo 2021
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