Il rifugio di Jan Fabre

L'installazione The Shelter di Jan Fabre
28/06/2005
Si ripresenta quest’anno nel parco di Grazia e Gianni Bolongaro in località La Marrana di Montemarcello, Ameglia (SP), uno degli appuntamenti di arte ambientale più significativi dell’estate italiana. Protagonista è l’artista fiammingo Jan Fabre.
THE SHELTER (FOR THE GRAVE OF THE UNKNOWN COMPUTER)” (2005) è il titolo dell’installazione che Jan Fabre propone come scultura permanente per l’edizione 2005 curata da Giacinto Di Pietrantonio. Artista visivo, autore teatrale, coreografo e scenografo, editore, Fabre utilizza per questo suo ultimo lavoro le arti visive, commiste ad altre discipline.
Atmosfere magiche per “THE SHELTER (FOR THE GRAVE OF THE UNKNOWN COMPUTER)” - ovvero “Il rifugio (per la tomba del computer sconosciuto)”, (2005) - che si pone come una singolare metafora della vita. Un ricovero appunto, come custodia di croci con incisioni di nomi di insetti (computer sconosciuti?), illuminate da sette luci, preludio della morte e ma anche del suo superamento. Per Fabre gli insetti, come per Kafka, sono metafora della metamorfosi umana. Il suo interesse per il mondo animale –suo nonno Jean-Henry era un famoso entomologo – lo porta ad utilizzare gli insetti come allegorie del corpo e dell'esistenza umana, evidenti in opere quali 'L'incontro (De Ontmoeting)', in cui si vede Fabre vestito da scarabeo e Ilya Kabakov (il padre del Concettualismo moscovita) da mosca, dialogare su una terrazza con il profilo di New York alle spalle.
Jan Fabre (Anversa, 1958) è uno dei più importanti artisti contemporanei belgi. Ogni mezzo e tecnica è usata per sperimentare ed esplorare il mondo, la scienza e le emozioni. Disegnatore, scultore, scenografo, drammaturgo ha presentato i propri lavori alle Biennali di Venezia, Istanbul e San Paolo, a Documenta di Kassel. Sue personali sono state allestite allo Stedelijk Museum di Amsterdam, allo Sprengel Museum di Hannover, alla Kunsthalle di Basilea, al MUHKA Museum di Anversa alla Schirn Kunsthalle di Francoforte.
JAN FABRE
“THE SHELTER (FOR THE GRAVE OF THE UNKNOWN COMPUTER)”
a cura di Giacinto Di Pietrantonio
LA MARRANA arteambientale
Montemarcello, località Marrana – 19030 Ameglia (La Spezia)
2 – 31 luglio 2005
Orario di visita: sabato e domenica dalle 18 alle 22
www.lamarrana.it
THE SHELTER (FOR THE GRAVE OF THE UNKNOWN COMPUTER)” (2005) è il titolo dell’installazione che Jan Fabre propone come scultura permanente per l’edizione 2005 curata da Giacinto Di Pietrantonio. Artista visivo, autore teatrale, coreografo e scenografo, editore, Fabre utilizza per questo suo ultimo lavoro le arti visive, commiste ad altre discipline.
Atmosfere magiche per “THE SHELTER (FOR THE GRAVE OF THE UNKNOWN COMPUTER)” - ovvero “Il rifugio (per la tomba del computer sconosciuto)”, (2005) - che si pone come una singolare metafora della vita. Un ricovero appunto, come custodia di croci con incisioni di nomi di insetti (computer sconosciuti?), illuminate da sette luci, preludio della morte e ma anche del suo superamento. Per Fabre gli insetti, come per Kafka, sono metafora della metamorfosi umana. Il suo interesse per il mondo animale –suo nonno Jean-Henry era un famoso entomologo – lo porta ad utilizzare gli insetti come allegorie del corpo e dell'esistenza umana, evidenti in opere quali 'L'incontro (De Ontmoeting)', in cui si vede Fabre vestito da scarabeo e Ilya Kabakov (il padre del Concettualismo moscovita) da mosca, dialogare su una terrazza con il profilo di New York alle spalle.
Jan Fabre (Anversa, 1958) è uno dei più importanti artisti contemporanei belgi. Ogni mezzo e tecnica è usata per sperimentare ed esplorare il mondo, la scienza e le emozioni. Disegnatore, scultore, scenografo, drammaturgo ha presentato i propri lavori alle Biennali di Venezia, Istanbul e San Paolo, a Documenta di Kassel. Sue personali sono state allestite allo Stedelijk Museum di Amsterdam, allo Sprengel Museum di Hannover, alla Kunsthalle di Basilea, al MUHKA Museum di Anversa alla Schirn Kunsthalle di Francoforte.
JAN FABRE
“THE SHELTER (FOR THE GRAVE OF THE UNKNOWN COMPUTER)”
a cura di Giacinto Di Pietrantonio
LA MARRANA arteambientale
Montemarcello, località Marrana – 19030 Ameglia (La Spezia)
2 – 31 luglio 2005
Orario di visita: sabato e domenica dalle 18 alle 22
www.lamarrana.it
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Mondo | Dall’8 marzo al 22 giugno
Ricomposti alla National Gallery i grandi polittici del Trecento senese
-
Mondo | In mostra fino al 12 maggio
Alle origini della pittura italiana. Dal Louvre un nuovo sguardo su Cimabue
-
Roma | L’artista belga a Roma fino al 1° marzo
"Difendo la vulnerabilità di tutto ciò che è vivo". Parla Jan Fabre, in mostra alla Galleria Mucciaccia di Roma
-
I programmi dal 27 gennaio al 2 febbraio
La settimana dell’arte in tv, da Leonardo a Magritte
-
Rovigo | Dal 21 febbraio a Rovigo, Palazzo Roverella
Hammershøi, il maestro del silenzio, per la prima volta in Italia
-
Roma | Fino al 27 luglio al Museo Storico della Fanteria
Dai Chupa Chups ai profumi, un insolito Dalí in mostra a Roma