Il trionfo del colore
Il Trionfo del Colore
24/03/2002
Nel ricco carnet di appuntamenti artistici che costellano questo inizio di primavera romana, un posto speciale spetta all’ esposizione allestita nelle sale di Palazzo Ruspoli: “Il trionfo del colore. Collezione Carmen Thyssen Bornemisza”.
L’evento, curato da Tomàs Llorens, direttore del Museo Thyssen Bornemisza, si pone a distanza di dieci anni da un’altra grande rassegna dedicata ai capolavori degli espressionisti, sempre provenienti dalla collezione di questa prestigiosa famiglia di amatori d’arte.
Della raccolta di Carmen Thyssen Bornemisza, saranno presenti in mostra circa sessanta dipinti, insieme ai quali si potrà ripercorrere la via verso la “modernità” tracciata dagli artisti del XIX e dell’inizio del XX secolo.
Le opere, inoltre, si susseguono nelle sale secondo un criterio espositivo impostato sulla trasformazione della nozione di gusto, che proprio a partire da metà dell’Ottocento non si basò più sull’esaltazione del concetto di mimesi della natura, ma cominciò a porre l’interpretazione soggettiva dell’artista al primo posto nell’esperienza della creazione artistica.
In quest’ottica di apertura verso un “sentire” più moderno nell’arte, le opere della mostra si caricano di un significato ancor più pregnante: accanto al piacere tutto estetico di trovarsi di fronte ad assoluti capolavori della pittura contemporanea, si coglie anche la sensazione di compiere, nello spazio di pochi passi, uno speciale itinerario all’interno di una delle ultime grandi collezioni private del secolo.
Il percorso espositivo inizia con una piccola rassegna di neogoyeschi spagnoli della metà dell’Ottocento, legati alla rappresentazione del pittoresco sociale, seguiti dalle opere di paesaggisti americani, il cui valore pittorico è ancora sconosciuto al pubblico europeo.
Si continua con le opere di grandi artisti francesi che del mondo rurale fecero il loro tema prediletto: Corot, Daubigny e finanche una tela del giovane Van Gogh, esposta nella sala che precede i capolavori dedicati ai grandi dell’Impressionismo.
Proprio la corrente impressionista, che a metà dell’Ottocento si costituì come la vicenda generatrice dell’arte contemporanea, risalta nell’esposizione grazie alle opere di Monet, Pissarro, Renoir, Boudin, pilastri senza i quali non si sarebbero poste le premesse per il mondo così prolifico ed eterogeneo del Post-Impressionismo.
Il nome di Gauguin campeggia negli spazi dedicati ai maestri postimpressionisti, grazie alla presenza di ben quattro opere nate dai suoi pennelli.
Non vanno dimenticate poi le opere i Derain, Toulouse-Lautrec, Delaunay, Kandinsky, Matisse che dell’autonomia del colore e dell’arte fecero il loro vessillo alle soglie ormai delle avanguardie del Novecento.
IL TRIONFO DEL COLORE
Fondazione Memmo, Palazzo Ruspoli
via del Corso 418, Roma
24 marzo - 23giugno 2002
Tutti i giorni dalle 9.30 alle 20.30
Giovedì, Venerdì e Sabato fino alle 23.00
Feriali: intero 8 euro, ridotto 7, gruppi di scuole 5 euro.
Sabato, Domenica e festivi: intero e gruppi di adulti 9 euro, ridotto 8 euro.
Informazioni e prenotazioni:
tel 06 6874704 - www.palazzoruspoli.it
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