Julian Schnabel a Napoli
i dipinti di julian Schnabel
27/11/2004
Un nuovo appuntamento riconferma Napoli tra le capitali della grande arte contemporanea. La Mostra d’Oltremare ospita fino al 16 gennaio 2005 l’unica tappa italiana del tour europeo (Schirn Kunsthalle di Francoforte e Reina Sofia di Madrid) di Julian Schnabel (New York, 1951), artista e regista cinematografico statunitense. La grande retrospettiva, curata da Eduardo Cicelyn, offre una visione esaustiva della brillante carriera dell’artista, e vanta una raccolta d’eccezione, che riunisce una cinquantina di dipinti di tecnica mista e di grande formato, di collezioni private o dell’artista.
Molti ricorderanno Schnabel come l’autore dei Plate paintings, i suoi famosi lavori con tecnica di pittura su piatti, in cui terrecotte di uso quotidiano danno vita a immagini frammentate (“Volevo ridurre in frantumi la superficie del quadro”), ma dalla forte identità visiva: come in alcuni ritratti, tema costante della sua carriera, ispirati da soggetti reali.
Schnabel mal si adatta tuttavia a qualsiasi tipo di etichettatura, per l’estrema versatilità del suo stile, del tutto imprevedibile. Il temperamento curioso, la sperimentazione continua, e l’impiego dei materiali più vari creano gruppi di quadri ogni volta diversi dai precedenti. Immagini, oggetti, parole scorrono velocemente sulle superfici pittoriche, oscillando tra astratto e figurativo, e tra stati emozionali opposti. L’artista rompe la bidimensionalità della tela usando parti di oggetti che si riorganizzano nello spazio plasmando immagini dense e complesse. In Prehistory: Glory, Honor, Privilege, and Poverty (1981) adopera corna di animale e frammenti di materiali eterogenei su una pelle di vacca.
“Schnabel è un artista americano a tutto tondo per come concepisce lo spazio, grande e “vero”, dei suoi lavori e per l’energia fisica che la sua pittura comunica” (Eduardo Cicelyn). Le sue opere sono naturali e istintive, di sicuro impatto emozionale, spesso organizzate per cicli, e proposte in modo frontale. Tra i cicli più noti il Girl with no eyes, completato nel 2001, composto di alcuni dipinti enormi, ispirati questa volta da un piccolo ritratto ad olio (scovato da un rigattiere di Houston, nel 1987), raffigurante una ragazza bionda dal vestito blu.
Nella iconografia dell’artista si addensano simboli pagani, ebraici, cristiani, legati alla sua storia o a quella dell’arte, come in St. Sebastain, considerato una sorta di autoritratto. Nel gruppo Recognitions il contenuto è dato invece dall’elemento tipografico, che si articola in nomi astratti che riempiono lo spazio dell’immagine.
Julian Schnabel
21 novembre 2004 – 16 gennaio 2005
Napoli, Mostra d’Oltremare - Padiglione America Latina Ingresso da Viale Guglielmo Marconi
Orario: 12-19; chiuso il lunedì, il 24 - 25- 31 dicembre e il 1 gennaio. Ingresso: gratuito.
Info: 081.4976128-130
Catalogo edito da Hatje Cantz Verlag, Ostfildern – Ruit e distribuito da Electa Napoli.
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