I libri del mese
L’Agenda dell’Arte - In libreria
Alfabeto umano da le Heures de Charles d'Angoulême di Robinet Testard, XV secolo
, Bibliothèque nationale de France in Paris
, Bibliothèque nationale de France in Paris
Francesca Grego
09/05/2024
Luca Nannipieri, Che cosa sono i classici. Skira
Capolavori immortali? Andiamoci piano. Che si tratti della Gioconda di Leonardo o della Venere di Milo, la storia dimostra che anche le icone dell’arte sono in balia di una fortuna incostante. È l’idea alla base del nuovo libro di Luca Nannipieri, che smaschera l’equivoco nascosto dietro il concetto di “classico”. Dall’arte alla letteratura, dall’architettura alla moda, dalla cucina all’urbanistica, Nannipieri evidenzia come la ricerca di universalità e immortalità sia un desiderio costante dell’uomo. Ma il trascorrere delle epoche, la diversità delle culture, gli eventi, i conflitti e gli interessi di volta in volta prevalenti giocano a favore di un destino mutevole. Opere oggi ritenute “intoccabili” come il Partenone di Atene, la Sfinge di Giza o il Laocoonte hanno molto da raccontare in proposito. Ma Nannipieri va oltre, in un racconto che cita Eraclito e Oscar Wilde, Walter Benjamin e Umberto Eco, per arrivare a luoghi iconici della storia recente come Auschwitz, Hiroshima, Vukovar e, perché no, alla minigonna.
Marco Bussagli, Il male in bocca. La lunga storia di un’iconografia dimenticata. Edizioni Medusa
Perché nelle immagini antiche Medusa è raffigurata con un incisivo in più al centro della bocca? E come mai nel Medioevo il curioso attributo ricompare sul volto del diavolo? Incuriosito dalla presenza di questo insolito dettaglio in alcune opere di Michelangelo, lo storico dell’arte Marco Bussagli ha condotto un’indagine ad ampio raggio, scoprendo che il mesiodens - questa la denominazione medica dell’anomalia - è forse più comune nell’arte che nella realtà. Pare che anticamente il quinto incisivo fosse portatore di significati simbolici negativi: appare per esempio nella bocca di sileni, centauri e ciclopi come segno di stupidità e istintività incontrollata, mentre con il Cristianesimo sarà tra le caratteristiche distintive dei demoni, con un riferimento al peccato che persiste fino al Rinascimento. Per lo stesso motivo, paradossalmente, dall’XI secolo il mesiodens segnerà anche il volto di Cristo, l’unico capace di sconfiggere il male per la salvezza degli uomini.
Nicolas Ballario, 100 luoghi del contemporaneo in Italia. 24 Ore Cultura
Quando si parla del patrimonio artistico italiano ci si riferisce quasi sempre alle grandi opere del passato. In realtà, grazie alla sua complessa stratificazione culturale, il Belpaese è anche una preziosa fonte di ispirazione per gli artisti più recenti. Lo testimoniano numerosi musei, gallerie, fondazioni, parchi e opere di arte pubblica sorti negli ultimi anni e dedicati proprio al contemporaneo. Spesso considerata difficile ed elitaria, l’arte contemporanea ha in realtà in pregio di farci riflettere sul senso della nostra esistenza. Introdotto da una prefazione di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, il volume di Nicolas Ballario offre una guida ragionata ai percorsi di arte contemporanea da scoprire lungo la penisola. Con 100 schede dedicate ai luoghi più innovativi, ma anche a eventi, esposizioni diffuse e opere d’arte, Ballario apre una finestra su territori ancora poco battuti della cultura italiana, invitando il grande pubblico a vivere esperienze culturali nuove e trasformative.
Capolavori immortali? Andiamoci piano. Che si tratti della Gioconda di Leonardo o della Venere di Milo, la storia dimostra che anche le icone dell’arte sono in balia di una fortuna incostante. È l’idea alla base del nuovo libro di Luca Nannipieri, che smaschera l’equivoco nascosto dietro il concetto di “classico”. Dall’arte alla letteratura, dall’architettura alla moda, dalla cucina all’urbanistica, Nannipieri evidenzia come la ricerca di universalità e immortalità sia un desiderio costante dell’uomo. Ma il trascorrere delle epoche, la diversità delle culture, gli eventi, i conflitti e gli interessi di volta in volta prevalenti giocano a favore di un destino mutevole. Opere oggi ritenute “intoccabili” come il Partenone di Atene, la Sfinge di Giza o il Laocoonte hanno molto da raccontare in proposito. Ma Nannipieri va oltre, in un racconto che cita Eraclito e Oscar Wilde, Walter Benjamin e Umberto Eco, per arrivare a luoghi iconici della storia recente come Auschwitz, Hiroshima, Vukovar e, perché no, alla minigonna.
Marco Bussagli, Il male in bocca. La lunga storia di un’iconografia dimenticata. Edizioni Medusa
Perché nelle immagini antiche Medusa è raffigurata con un incisivo in più al centro della bocca? E come mai nel Medioevo il curioso attributo ricompare sul volto del diavolo? Incuriosito dalla presenza di questo insolito dettaglio in alcune opere di Michelangelo, lo storico dell’arte Marco Bussagli ha condotto un’indagine ad ampio raggio, scoprendo che il mesiodens - questa la denominazione medica dell’anomalia - è forse più comune nell’arte che nella realtà. Pare che anticamente il quinto incisivo fosse portatore di significati simbolici negativi: appare per esempio nella bocca di sileni, centauri e ciclopi come segno di stupidità e istintività incontrollata, mentre con il Cristianesimo sarà tra le caratteristiche distintive dei demoni, con un riferimento al peccato che persiste fino al Rinascimento. Per lo stesso motivo, paradossalmente, dall’XI secolo il mesiodens segnerà anche il volto di Cristo, l’unico capace di sconfiggere il male per la salvezza degli uomini.
Nicolas Ballario, 100 luoghi del contemporaneo in Italia. 24 Ore Cultura
Quando si parla del patrimonio artistico italiano ci si riferisce quasi sempre alle grandi opere del passato. In realtà, grazie alla sua complessa stratificazione culturale, il Belpaese è anche una preziosa fonte di ispirazione per gli artisti più recenti. Lo testimoniano numerosi musei, gallerie, fondazioni, parchi e opere di arte pubblica sorti negli ultimi anni e dedicati proprio al contemporaneo. Spesso considerata difficile ed elitaria, l’arte contemporanea ha in realtà in pregio di farci riflettere sul senso della nostra esistenza. Introdotto da una prefazione di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, il volume di Nicolas Ballario offre una guida ragionata ai percorsi di arte contemporanea da scoprire lungo la penisola. Con 100 schede dedicate ai luoghi più innovativi, ma anche a eventi, esposizioni diffuse e opere d’arte, Ballario apre una finestra su territori ancora poco battuti della cultura italiana, invitando il grande pubblico a vivere esperienze culturali nuove e trasformative.
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