La provocazione era anti-razzista

L’opera rimossa di Banksy

Il murales antirazzista di Banksy
 

L.S.

03/10/2014

“I migranti non sono i benvenuti”, “Stai lontano dai nostri vermi”, “Tornatene in Africa”, recitano i cartelli. I manifestanti? Cinque piccioni reazionari, impegnati a protestare contro le migrazioni davanti ad un uccellino esotico. È questa una delle ultime opere firmate dal celebre street artist Banksy, apparsa su un muro a Clacton-on-Sea, nella regione dell’Essex, e finita nelle pagine di cronaca quando lo scorso martedì il Consiglio locale di Tendrin, evidentemente privo di sense of humor, ne ha ordinato la rimozione accusandolo di pubblicizzare contenuti offensivi e razzisti.

Nel realizzare il murale l’artista intendeva al contrario sollevare una provocazione ironica e anti-razzista, con riferimento alle elezioni suppletive in agenda il 9 di ottobre, nelle quali potrebbe essere eletto al parlamento il deputato Douglas Carswell, recentemente passato nelle fila dei conservatori dell’UKIP, partito xenofobo e antieuropeista guidato da Nigel Farage.

A darne notizia è stato lo stesso Banksy attraverso il suo sito.

Verificato l’errore, tramite un portavoce, il Consiglio ha quindi fatto sapere di non essere a conoscenza del fatto che il disegno fosse opera di Banksy e ha invitato l’artista a tornare in futuro ad esprimersi con un graffito “originale e appropriato, in qualsiasi punto del litorale”.


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