Il nostro lavoro danneggiato e implicitamente sfruttato per occultare le aggressioni israeliane
La Biennale di San Paolo rifiuta la sovvenzione di Israele
©Léu Britto/Agência Popular de Cultura Solano Trindade
L.S.
05/09/2014
A pochi giorni dall’inaugurazione della 31esima edizione della Biennale di San Paolo in Brasile che avrà luogo il 6 settembre, la Fundaçao Bienal São Paulo rivede gli accordi di sponsorizzazione stretti con il governo israeliano, rifiutando in blocco il denaro versato da Gerusalemme.
La rinuncia ai 40mila dollari stanziati da Israele risponde alla protesta sollevata dalla maggioranza degli artisti e dei curatori che aderiscono alla manifestazione. Attraverso una lettera aperta, i partecipanti hanno infatti dichiarato: “Accettando questi fondi, il nostro lavoro artistico presentato nell’esposizione viene danneggiato e implicitamente sfruttato per occultare le aggressioni e la violazione della legge internazionale e dei diritti umani compiute da Israele. Rifiutiamo il tentativo di normalizzazione di Israele attraverso il contesto di un evento culturale di tale rilevanza in Brasile”.
Alla richiesta ha fatto eco anche la squadra curatoriale attraverso un comunicato di sostegno. E l’unione ha fatto la forza.
La rinuncia ai 40mila dollari stanziati da Israele risponde alla protesta sollevata dalla maggioranza degli artisti e dei curatori che aderiscono alla manifestazione. Attraverso una lettera aperta, i partecipanti hanno infatti dichiarato: “Accettando questi fondi, il nostro lavoro artistico presentato nell’esposizione viene danneggiato e implicitamente sfruttato per occultare le aggressioni e la violazione della legge internazionale e dei diritti umani compiute da Israele. Rifiutiamo il tentativo di normalizzazione di Israele attraverso il contesto di un evento culturale di tale rilevanza in Brasile”.
Alla richiesta ha fatto eco anche la squadra curatoriale attraverso un comunicato di sostegno. E l’unione ha fatto la forza.
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