La passione per la ricerca

Egitto, terra del Nilo
 

25/07/2002

La mostra allestita a San Benedetto del Tronto è frutto di una lunga attività di ricerca che si è protratta per circa un anno: un lavoro intenso e appassionato. L’iniziativa ha coinvolto nella fase iniziale del progetto un gruppo ristretto di persone che con il passare del tempo è cresciuto, grazie all’intervento di numerosi e valenti studiosi non solo italiani. Chiamati per una vera e propria passione per il lavoro di ricerca, molti collaboratori hanno prestato la loro consulenza in forma del tutto gratuita, mossi dalla nobile finalità del restauro della tomba di Meru. Il catalogo della mostra, meticoloso e puntuale, è un valido strumento di approfondimento per chi decida di visitare la mostra. Rivolta al pubblico degli appassionati all’arte e alla civiltà dell’antico Egitto, l’esposizione di San Benedetto si propone di aprire con semplicità ai non addetti ai lavori i risultati della ricerca scientifica, comunicando un po’ dell’entusiasmo che cattura di volta in volta i ricercatori. “Troppo spesso il grande pubblico viene intrattenuto con trovate tanto stupefacenti quanto insostenibili e pare che l’antico Egitto si presti particolarmente bene a chi vuole favoleggiare. Davvero le evidenze archeologiche, lo studio dei testi e dell’arte, non hanno bisogno di aggiustamenti o di tocchi di mistero: le conquiste che la ricerca va compiendo faticosamente hanno un fascino tanto solido quanto indelebile” afferma la curatrice della mostra.