La poesia di Faber
La poesia di Faber
19/01/2009
“Non chiedete a uno scrittore di canzoni che cosa ha pensato, che cosa ha sentito prima dell'opera: è proprio per non volervelo dire che si è messo a scrivere. La risposta è nell'opera”. Fabrizio De Andrè
Attraverso una narrazione virtuale, multimediale e interattiva, progettata da Studio Azzurro, uno dei più importanti gruppi internazionali di videoarte, in collaborazione con Sp10studio per la parte di allestimento degli spazi espositivi e per la grafica, viene proposta al pubblico non una mera esposizione documentaria di oggetti “simbolo”, di cimeli visivi e musicali, ma un’esperienza emozionale, attraverso cui ognuno potrà mettersi in relazione con la vita, le opere, la musica e le parole di Faber.
Il percorso non è suddiviso rigidamente per aree tematiche e cronologiche, ma è organizzato in modo da rendere il racconto e la rappresentazione visiva, testuale, musicale, dense di suggestioni ed emozioni per un vasto pubblico, che potrà di volta in volta scegliere quale immagine di “Faber” sviluppare per sé, in relazione con il proprio vissuto.
La mostra affronta i grandi temi della poetica di De Andrè: la società del benessere e il boom economico degli anni ’60, gli emarginati e i vinti, la libertà, l’anarchia e l’etica, gli scrittori e gli chansonniers, le donne e l’amore, la ricerca musicale e linguistica, l’attualità nella cronaca, i luoghi rappresentativi della sua vita; tutti in modo da dare il senso della sua capacità di parlare al singolo ma di essere universale, riconosciuto e amato dalle persone di ogni genere e età.
Accanto alla mostra sono allestite alcune scenografie originali della sue tournèes: i tarocchi giganti, falsi d’autore, le grandi vele e le reti da pesca. Postazioni multimediali permanenti, tavoli con touch screen, per approfondire virtualmente e visivamente testi di Faber e spartiti originali.
Allestita nel Sottoporticato del Palazzo, l’esposizione si sviluppa attraverso 5 sale, che via via raccontano in modo sorprendente e originale i temi conduttori della sua vita e della sua poetica.
La poetica. La prima sala, la più grande, introduce il visitatore alle principali tematiche del mondo poetico di Fabrizio, allo sviluppo del suo pensiero e ad una sorta di work in progress di alcune sue canzoni.
La musica. La seconda sala propone al visitatore un percorso interattivo attraverso la produzione discografica di Fabrizio. Una serie di pannelli, che riproducono le copertine dei principali dischi di studio, possono essere scelti e posizionati su appositi tavoli attivando una serie di proiezioni. Il visitatore potrà così “incontrare” Fabrizio, i suoi amici e collaboratori, il critico Riccardo Bertoncelli che, con i loro contributi, inquadreranno il periodo storico e il clima sociale in cui questo o quel disco sono stati prodotti, i meccanismi della scrittura e della registrazione, ecc. Il tutto completato da contributi video tratti da apparizioni televisive e concerti.
I personaggi. E’ forse la sala più suggestiva, dove il visitatore “incontra” i personaggi delle canzoni di Fabrizio. Vicino ai tarocchi originali, creati da Pepi Morgia per la scenografia della tournée de “Le nuvole”, sono posizionati tre schermi della stessa forma e dimensione dei tarocchi di Morgia.
La vita. Alle pareti il visitatore troverà una dettagliata cronologia e nuovi “sguardi d’autore”, con stampe fotografiche di grande formato.
Fabrizio in video. Questo spazio è attrezzato come una piccola sala cinematografica. Sullo schermo scorrerà senza soluzione di continuità un “rullo” di oltre 5 ore, con una serie di contributi video della Rai presentati qui per la prima volta in versione integrale e dunque con parecchi inediti: apparizioni televisive, interviste, concerti, tutti raccolti in un corposo affresco da Vincenzo Mollica.
Fabrizio De André
Fino al 3 maggio 2009
Sottoporticato Palazzo Ducale, Genova
Attraverso una narrazione virtuale, multimediale e interattiva, progettata da Studio Azzurro, uno dei più importanti gruppi internazionali di videoarte, in collaborazione con Sp10studio per la parte di allestimento degli spazi espositivi e per la grafica, viene proposta al pubblico non una mera esposizione documentaria di oggetti “simbolo”, di cimeli visivi e musicali, ma un’esperienza emozionale, attraverso cui ognuno potrà mettersi in relazione con la vita, le opere, la musica e le parole di Faber.
Il percorso non è suddiviso rigidamente per aree tematiche e cronologiche, ma è organizzato in modo da rendere il racconto e la rappresentazione visiva, testuale, musicale, dense di suggestioni ed emozioni per un vasto pubblico, che potrà di volta in volta scegliere quale immagine di “Faber” sviluppare per sé, in relazione con il proprio vissuto.
La mostra affronta i grandi temi della poetica di De Andrè: la società del benessere e il boom economico degli anni ’60, gli emarginati e i vinti, la libertà, l’anarchia e l’etica, gli scrittori e gli chansonniers, le donne e l’amore, la ricerca musicale e linguistica, l’attualità nella cronaca, i luoghi rappresentativi della sua vita; tutti in modo da dare il senso della sua capacità di parlare al singolo ma di essere universale, riconosciuto e amato dalle persone di ogni genere e età.
Accanto alla mostra sono allestite alcune scenografie originali della sue tournèes: i tarocchi giganti, falsi d’autore, le grandi vele e le reti da pesca. Postazioni multimediali permanenti, tavoli con touch screen, per approfondire virtualmente e visivamente testi di Faber e spartiti originali.
Allestita nel Sottoporticato del Palazzo, l’esposizione si sviluppa attraverso 5 sale, che via via raccontano in modo sorprendente e originale i temi conduttori della sua vita e della sua poetica.
La poetica. La prima sala, la più grande, introduce il visitatore alle principali tematiche del mondo poetico di Fabrizio, allo sviluppo del suo pensiero e ad una sorta di work in progress di alcune sue canzoni.
La musica. La seconda sala propone al visitatore un percorso interattivo attraverso la produzione discografica di Fabrizio. Una serie di pannelli, che riproducono le copertine dei principali dischi di studio, possono essere scelti e posizionati su appositi tavoli attivando una serie di proiezioni. Il visitatore potrà così “incontrare” Fabrizio, i suoi amici e collaboratori, il critico Riccardo Bertoncelli che, con i loro contributi, inquadreranno il periodo storico e il clima sociale in cui questo o quel disco sono stati prodotti, i meccanismi della scrittura e della registrazione, ecc. Il tutto completato da contributi video tratti da apparizioni televisive e concerti.
I personaggi. E’ forse la sala più suggestiva, dove il visitatore “incontra” i personaggi delle canzoni di Fabrizio. Vicino ai tarocchi originali, creati da Pepi Morgia per la scenografia della tournée de “Le nuvole”, sono posizionati tre schermi della stessa forma e dimensione dei tarocchi di Morgia.
La vita. Alle pareti il visitatore troverà una dettagliata cronologia e nuovi “sguardi d’autore”, con stampe fotografiche di grande formato.
Fabrizio in video. Questo spazio è attrezzato come una piccola sala cinematografica. Sullo schermo scorrerà senza soluzione di continuità un “rullo” di oltre 5 ore, con una serie di contributi video della Rai presentati qui per la prima volta in versione integrale e dunque con parecchi inediti: apparizioni televisive, interviste, concerti, tutti raccolti in un corposo affresco da Vincenzo Mollica.
Fabrizio De André
Fino al 3 maggio 2009
Sottoporticato Palazzo Ducale, Genova
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