I programmi da non perdere durante le feste
La settimana di Capodanno in tv, da Picasso ai Futuristi
Picasso, un ribelle a Parigi. Storia di una vita e di un museo I Courtesy Sky Arte
Francesca Grego
30/12/2024
“Potere e Bellezza”, un’avventura da rivivere su Rai Storia
I Borbone e i Savoia, gli Altavilla e gli Asburgo, i Farnese e gli Angioini, lo Stato Pontificio e la Repubblica di Venezia. Sono le dinastie europee che hanno dominato le diverse regioni d’Italia e lasciando un segno del proprio potere anche nella cultura e nell’arte. Lo scopriremo da lunedì a venerdì nella serie Potere e Bellezza, in onda alle 17.30 su Rai Storia. Si parte con i Borbone e in particolare da Carlo, re di Spagna nel 1759 con il nome di Carlo III, ma il vero protagonista è suo figlio Ferdinando IV, che riunirà i regni di Napoli e di Sicilia diventando Ferdinando I delle Due Sicilie. Dal punto di vista artistico, si viaggia attraverso la grande pittura del Barocco, da Caravaggio a Battistello Caracciolo, da Luca Giordano a Mattia Preti, per poi soffermarsi sui monumenti del Settecento napoletano legati ai Borbone: Palazzo Reale, Piazza del Plebiscito, la Reggia di Caserta.
Aspettando la mezzanotte con Lorenzo Lotto
Una vita singolare e un’arte che spicca per originalità, segnando il Cinquecento con caratteri decisamente moderni. Inquieto, acuto, profetico, Lorenzo Lotto ci terrà compagnia su Rai 5 nelle ultime ore del 2024: in onda martedì 31 dicembre alle 19.15, il documentario prende le mosse dal Santuario di Loreto, il rifugio dove il maestro veneziano visse i suoi anni più sereni, lasciando, prima di spegnersi silenziosamente, capolavori di straordinaria bellezza. Sullo schermo avremo modo di ammirare intense pale d’altare e ritratti pionieristici, caratterizzati da un’attenzione per la psicologia e gli stati d’animo senza eguali nel suo tempo. Li scopriremo nei luoghi dove si conservano e per i quali, molto spesso, furono realizzati: lavori che documentano i voli pindarici di un uomo che ha gustato il successo e la sconfitta, vivendo in prima persona la crisi dei valori del Rinascimento italiano.
Appuntamento al MADRE per festeggiare il nuovo anno
Nel cuore antico di Napoli, i tre piani dell'ottocentesco Palazzo Donnaregina ospitano da quindici anni il Museo Madre: 7.200 metri quadrati di spazi espositivi con installazioni site-specific, opere della collezione permanente e installazioni temporanee che fanno di questo luogo un indirizzo irrinunciabile per l’arte contemporanea in Italia. Chi non ha avuto il piacere di visitarlo o desidera di tornarci anche solo sullo schermo avrà occasione di farlo il 1° gennaio su Rai 5 alle 19.15 grazie al documentario Madre di Luigi Pingitore.
Raccontare il Madre significa raccontare quattro dimensioni intrinsecamente connesse. La prima riguarda il museo come architettura, un affascinante edificio storico con i suoi corridoi, la terrazza panoramica, i tre piani collegati dalla scala, gli ambienti interni ed esterni incastonati nel centro cittadino. Poi il museo in quanto contenitore di opere d’arte: sorprendenti collezioni, opere site specific, mostre, installazioni. Una terza dimensione riguarda le persone: chi ci lavora, chi lo guida, chi lo visita. E, infine, c’è il contesto urbano unico nel quale il Madre è inserito e con cui dialoga ogni giorno, a cavallo tra due quartieri antichissimi e popolari, Forcella e il rione Sanità.
Su Rai 5 faccia a faccia con Lucio Fontana
Il 2025 di Rai 5 prosegue con uno degli artisti italiani più dirompenti del XX secolo. Giovedì 2 gennaio alle 19.15 il documentario Lucio Fontana condenserà in poco meno di un’ora la ricchezza della ricerca del maestro e la varietà delle sue sperimentazioni, in un periodo di grande fermento e in una città in piena espansione: Milano, dove oggi è ancora possibile vedere le sue opere nel Cimitero Monumentale, in alcune abitazioni private, chiese e importanti musei.
Non c’è materiale con cui Fontana non si sia messo alla prova nel corso della sua carriera: la ceramica, il bronzo, il mosaico, vernici diverse e persino la luce. Nel ’52 accolse la sfida della tv, su cui scrisse un manifesto. E le Teche Rai conservano alcune sue preziose interviste, dove l’artista appare con il suo caratteristico sorriso e le sue argute riflessioni sull’arte.
Se oggi i Concetti spaziali di Fontana - universalmente noti come “Buchi” e “Tagli” - sono opere iconiche battute all’asta in tutto il mondo a cifre da capogiro, a quei tempi furono davvero in pochi ad apprezzarli. Il documentario ne ripercorre la genesi con interviste a esperti come Luca Massimo Barbero, direttore scientifico della Fondazione Lucio Fontana, studiosi e artisti contemporanei, in un viaggio a 360 gradi nell’universo dell’artista.
Il 2025 decolla con L’Aeroplano di Marinetti
Genio o buffone? Rivoluzionario o uomo del regime? Ancora oggi, a ottant’anni dalla morte, Filippo Tommaso Marinetti è un enigma difficile da decifrare: una sfida colta al volo dal documentario L’Aeroplano di Marinetti, in onda venerdì 3 gennaio alle 19 su Rai 5. Uomo degli eccessi, dei colpi di teatro, del desiderio di radere al suolo il passato per sgombrare il campo al nuovo, Marinetti ha dato vita e animato la più importante avanguardia artistica italiana. L’amicizia con Mussolini, tuttavia, finì per comprometterlo irrimediabilmente. Allora il padre del Futurismo puntò il muso del suo immaginario apparecchio volante verso il sole di un avvenire irraggiungibile e finì per schiantarsi a terra, lasciando dietro di sé frammenti, tracce, esperimenti a lungo dimenticati. Anche i frutti di una sua geniale invenzione, l’Aeropittura, furono presto confinati nei depositi dei musei, per riscattarsi solo in tempi molto recenti.
Prodotto da ARTE.it Originals in collaborazione con Rai Cultura, il documentario di Eleonora Zamparutti e Piero Muscarà ne ricostruisce la parabola intrecciando arte, politica e società, con interviste a esperti del Futurismo e dell’Aeropittura e a testimoni d’eccezione come l’artista Guido Strazza, il collezionista Lodovico Isolabella, a Francesca Barbi Marinetti, critica d’arte, curatrice e nipote di Filippo Tommaso Marinetti, ad Anna Bartolozzi Crali, nuora dell'aeropittore Tullio Crali.
Il Capodanno di Sky Arte, da Banksy a Picasso
La settimana di Sky Arte inizia con una full immersion nel regno della fotografia. Nella serata di lunedì 30 dicembre quattro documentari ci invitano a un incontro ravvicinato con altrettanti maestri dell’obiettivo: a partire dalle 21.15 vedremo Basilico - L’infinito è là in fondo, Gian Paolo Barbieri. L’uomo e la bellezza, Infinito. L’universo di Luigi Ghirri, Letizia Battaglia Shooting the Mafia.
Martedì 31 ci prepareremo al cenone di San Silvestro in compagnia dello street artist più famoso del mondo con il docufilm Banksy - L’arte della ribellione (17.40), mentre nel primo pomeriggio del 2025 ci rilasseremo guardando Piero Manzoni, artista (18.55). Protagonista della serata di Capodanno sarà uno dei personaggi più celebrati del Novecento: si parte alle 21.15 con Picasso - Un ribelle a Parigi, Storia di una vita e di un museo, per proseguire con Man Ray & Picasso - Viaggio in Costa Azzurra e con l’episodio della serie Artists in Love dedicata a Picasso e Dora Maar.
Giovedì 2 gennaio si cambia musica, con i quattro episodi della serie Sky Originals Moda - Una Rivoluzione Italiana (dalle 21.15), mentre domenica 5 aspetteremo l’arrivo della Befana con Io e Lei, la serie dedicata alle artiste in viaggio tra le diverse espressioni della creatività: a partire dalle 21.15 potremo seguire le puntate dedicate a Tina Modotti (fotografia), Elsa Schiaparelli (moda), Isadora Duncan (danza), Giulietta Masina (cinema), Gabriella Ferri (musica).
I Borbone e i Savoia, gli Altavilla e gli Asburgo, i Farnese e gli Angioini, lo Stato Pontificio e la Repubblica di Venezia. Sono le dinastie europee che hanno dominato le diverse regioni d’Italia e lasciando un segno del proprio potere anche nella cultura e nell’arte. Lo scopriremo da lunedì a venerdì nella serie Potere e Bellezza, in onda alle 17.30 su Rai Storia. Si parte con i Borbone e in particolare da Carlo, re di Spagna nel 1759 con il nome di Carlo III, ma il vero protagonista è suo figlio Ferdinando IV, che riunirà i regni di Napoli e di Sicilia diventando Ferdinando I delle Due Sicilie. Dal punto di vista artistico, si viaggia attraverso la grande pittura del Barocco, da Caravaggio a Battistello Caracciolo, da Luca Giordano a Mattia Preti, per poi soffermarsi sui monumenti del Settecento napoletano legati ai Borbone: Palazzo Reale, Piazza del Plebiscito, la Reggia di Caserta.
Aspettando la mezzanotte con Lorenzo Lotto
Una vita singolare e un’arte che spicca per originalità, segnando il Cinquecento con caratteri decisamente moderni. Inquieto, acuto, profetico, Lorenzo Lotto ci terrà compagnia su Rai 5 nelle ultime ore del 2024: in onda martedì 31 dicembre alle 19.15, il documentario prende le mosse dal Santuario di Loreto, il rifugio dove il maestro veneziano visse i suoi anni più sereni, lasciando, prima di spegnersi silenziosamente, capolavori di straordinaria bellezza. Sullo schermo avremo modo di ammirare intense pale d’altare e ritratti pionieristici, caratterizzati da un’attenzione per la psicologia e gli stati d’animo senza eguali nel suo tempo. Li scopriremo nei luoghi dove si conservano e per i quali, molto spesso, furono realizzati: lavori che documentano i voli pindarici di un uomo che ha gustato il successo e la sconfitta, vivendo in prima persona la crisi dei valori del Rinascimento italiano.
Appuntamento al MADRE per festeggiare il nuovo anno
Nel cuore antico di Napoli, i tre piani dell'ottocentesco Palazzo Donnaregina ospitano da quindici anni il Museo Madre: 7.200 metri quadrati di spazi espositivi con installazioni site-specific, opere della collezione permanente e installazioni temporanee che fanno di questo luogo un indirizzo irrinunciabile per l’arte contemporanea in Italia. Chi non ha avuto il piacere di visitarlo o desidera di tornarci anche solo sullo schermo avrà occasione di farlo il 1° gennaio su Rai 5 alle 19.15 grazie al documentario Madre di Luigi Pingitore.
Raccontare il Madre significa raccontare quattro dimensioni intrinsecamente connesse. La prima riguarda il museo come architettura, un affascinante edificio storico con i suoi corridoi, la terrazza panoramica, i tre piani collegati dalla scala, gli ambienti interni ed esterni incastonati nel centro cittadino. Poi il museo in quanto contenitore di opere d’arte: sorprendenti collezioni, opere site specific, mostre, installazioni. Una terza dimensione riguarda le persone: chi ci lavora, chi lo guida, chi lo visita. E, infine, c’è il contesto urbano unico nel quale il Madre è inserito e con cui dialoga ogni giorno, a cavallo tra due quartieri antichissimi e popolari, Forcella e il rione Sanità.
Su Rai 5 faccia a faccia con Lucio Fontana
Il 2025 di Rai 5 prosegue con uno degli artisti italiani più dirompenti del XX secolo. Giovedì 2 gennaio alle 19.15 il documentario Lucio Fontana condenserà in poco meno di un’ora la ricchezza della ricerca del maestro e la varietà delle sue sperimentazioni, in un periodo di grande fermento e in una città in piena espansione: Milano, dove oggi è ancora possibile vedere le sue opere nel Cimitero Monumentale, in alcune abitazioni private, chiese e importanti musei.
Non c’è materiale con cui Fontana non si sia messo alla prova nel corso della sua carriera: la ceramica, il bronzo, il mosaico, vernici diverse e persino la luce. Nel ’52 accolse la sfida della tv, su cui scrisse un manifesto. E le Teche Rai conservano alcune sue preziose interviste, dove l’artista appare con il suo caratteristico sorriso e le sue argute riflessioni sull’arte.
Se oggi i Concetti spaziali di Fontana - universalmente noti come “Buchi” e “Tagli” - sono opere iconiche battute all’asta in tutto il mondo a cifre da capogiro, a quei tempi furono davvero in pochi ad apprezzarli. Il documentario ne ripercorre la genesi con interviste a esperti come Luca Massimo Barbero, direttore scientifico della Fondazione Lucio Fontana, studiosi e artisti contemporanei, in un viaggio a 360 gradi nell’universo dell’artista.
Il 2025 decolla con L’Aeroplano di Marinetti
Genio o buffone? Rivoluzionario o uomo del regime? Ancora oggi, a ottant’anni dalla morte, Filippo Tommaso Marinetti è un enigma difficile da decifrare: una sfida colta al volo dal documentario L’Aeroplano di Marinetti, in onda venerdì 3 gennaio alle 19 su Rai 5. Uomo degli eccessi, dei colpi di teatro, del desiderio di radere al suolo il passato per sgombrare il campo al nuovo, Marinetti ha dato vita e animato la più importante avanguardia artistica italiana. L’amicizia con Mussolini, tuttavia, finì per comprometterlo irrimediabilmente. Allora il padre del Futurismo puntò il muso del suo immaginario apparecchio volante verso il sole di un avvenire irraggiungibile e finì per schiantarsi a terra, lasciando dietro di sé frammenti, tracce, esperimenti a lungo dimenticati. Anche i frutti di una sua geniale invenzione, l’Aeropittura, furono presto confinati nei depositi dei musei, per riscattarsi solo in tempi molto recenti.
Prodotto da ARTE.it Originals in collaborazione con Rai Cultura, il documentario di Eleonora Zamparutti e Piero Muscarà ne ricostruisce la parabola intrecciando arte, politica e società, con interviste a esperti del Futurismo e dell’Aeropittura e a testimoni d’eccezione come l’artista Guido Strazza, il collezionista Lodovico Isolabella, a Francesca Barbi Marinetti, critica d’arte, curatrice e nipote di Filippo Tommaso Marinetti, ad Anna Bartolozzi Crali, nuora dell'aeropittore Tullio Crali.
Il Capodanno di Sky Arte, da Banksy a Picasso
La settimana di Sky Arte inizia con una full immersion nel regno della fotografia. Nella serata di lunedì 30 dicembre quattro documentari ci invitano a un incontro ravvicinato con altrettanti maestri dell’obiettivo: a partire dalle 21.15 vedremo Basilico - L’infinito è là in fondo, Gian Paolo Barbieri. L’uomo e la bellezza, Infinito. L’universo di Luigi Ghirri, Letizia Battaglia Shooting the Mafia.
Martedì 31 ci prepareremo al cenone di San Silvestro in compagnia dello street artist più famoso del mondo con il docufilm Banksy - L’arte della ribellione (17.40), mentre nel primo pomeriggio del 2025 ci rilasseremo guardando Piero Manzoni, artista (18.55). Protagonista della serata di Capodanno sarà uno dei personaggi più celebrati del Novecento: si parte alle 21.15 con Picasso - Un ribelle a Parigi, Storia di una vita e di un museo, per proseguire con Man Ray & Picasso - Viaggio in Costa Azzurra e con l’episodio della serie Artists in Love dedicata a Picasso e Dora Maar.
Giovedì 2 gennaio si cambia musica, con i quattro episodi della serie Sky Originals Moda - Una Rivoluzione Italiana (dalle 21.15), mentre domenica 5 aspetteremo l’arrivo della Befana con Io e Lei, la serie dedicata alle artiste in viaggio tra le diverse espressioni della creatività: a partire dalle 21.15 potremo seguire le puntate dedicate a Tina Modotti (fotografia), Elsa Schiaparelli (moda), Isadora Duncan (danza), Giulietta Masina (cinema), Gabriella Ferri (musica).
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