Mimmo Rotella - Retrospective
Casablanca di Mimmo Rotella
14/06/2006
La prima mostra retrospettiva che un Museo dedica a Mimmo Rotella dopo la sua morte, avvenuta all’inizio di gennaio di quest’anno: Mimmo Rotella – Retrospective, in programma per tutta l’estate a Mulhouse, in Francia, a soli 30 chilometri da Basilea. Opere eseguite tra il 1947 e il 2005 documentano le varie fasi della ricerca del maestro, partendo dai dipinti ad olio per passare dai “retro d’affiche” e dai décollage agli “artypo”, dai mec-art agli effaçage, ai blank, alle sovrapitture, alle opere degli ultimi anni, eseguite con collage e pittura su manifesti cinematografici.
La fama di Rotella è affidata in modo particolare ai "décollages", realizzati per la prima volta negli anni Cinquanta. Per essi si serviva di frammenti di manifesti pubblicitari (sottratti dai muri della città), da cui traeva composizioni astratte, poetiche e silenziose, capaci di sedurre per la qualità dei valori cromatici. Le opere si fecero via via più figurative, aggressive e socialmente impegnate, mettendo al centro la consapevolezza di un mondo fondato sul consumo indiscriminato, sollecitato appunto dai manifesti pubblicitari.
All'inizio degli anni Sessanta il critico d'arte Pierre Restany invitò l'artista italiano a unirsi al movimento parigino denominato "Nouveau Réalisme", da un lato proposto come alternativa europea alla Pop Art americana, dall’altro considerato un'astrazione costruttiva e informale che voleva superare la separazione tra arte e vita e quindi introdurre nell'arte residui estrapolati dalla realtà.
La mostra è stata curata da un comitato scientifico composto da Piero Mascitti, direttore della Fondazione Rotella, Luigi Cavadini e Paolo Nava. Le oltre 50 opere esposte provengono da importanti collezioni private di Svizzera, Italia, Germania e Belgio. Il catalogo è introdotto da un ampio testo di Luigi Cavadini che ripercorre l’iter creativo di Rotella, dalle prime esperienze pittoriche, fino alle ultime opere eseguite alla fine del 2005, tra cui spicca un décollage, che è nello stesso tempo omaggio a Marilyn e a Warhol.
MIMMO ROTELLA. Retrospective
Musée des Beaux-Arts / Villa Steinbach
Mulhouse (Francia) (4, place Guillaume Tell)
17 giugno – 10 settembre 2006
Orari: tutti i giorni 10-12 / 14-18 – Entrata libera
Info: tel. 0033.3.89337811
La fama di Rotella è affidata in modo particolare ai "décollages", realizzati per la prima volta negli anni Cinquanta. Per essi si serviva di frammenti di manifesti pubblicitari (sottratti dai muri della città), da cui traeva composizioni astratte, poetiche e silenziose, capaci di sedurre per la qualità dei valori cromatici. Le opere si fecero via via più figurative, aggressive e socialmente impegnate, mettendo al centro la consapevolezza di un mondo fondato sul consumo indiscriminato, sollecitato appunto dai manifesti pubblicitari.
All'inizio degli anni Sessanta il critico d'arte Pierre Restany invitò l'artista italiano a unirsi al movimento parigino denominato "Nouveau Réalisme", da un lato proposto come alternativa europea alla Pop Art americana, dall’altro considerato un'astrazione costruttiva e informale che voleva superare la separazione tra arte e vita e quindi introdurre nell'arte residui estrapolati dalla realtà.
La mostra è stata curata da un comitato scientifico composto da Piero Mascitti, direttore della Fondazione Rotella, Luigi Cavadini e Paolo Nava. Le oltre 50 opere esposte provengono da importanti collezioni private di Svizzera, Italia, Germania e Belgio. Il catalogo è introdotto da un ampio testo di Luigi Cavadini che ripercorre l’iter creativo di Rotella, dalle prime esperienze pittoriche, fino alle ultime opere eseguite alla fine del 2005, tra cui spicca un décollage, che è nello stesso tempo omaggio a Marilyn e a Warhol.
MIMMO ROTELLA. Retrospective
Musée des Beaux-Arts / Villa Steinbach
Mulhouse (Francia) (4, place Guillaume Tell)
17 giugno – 10 settembre 2006
Orari: tutti i giorni 10-12 / 14-18 – Entrata libera
Info: tel. 0033.3.89337811
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