Nasce WikiLoot, la prima web community che va a caccia dei ladri di opere d'arte

Venere di Morgantina
 

10/01/2013

WikiLoot, la prima piattaforma web collaborativa che ha come obiettivo quello di contribuire a combattere il mercato nero dell’arte, nasce da un’idea e dall’esperienza di due reporter investigativi del Los Angeles Times , Ralph Frammolino e Jason Felch, al quale si deve il recupero della Venere di Morgantina, rubata e portata all’estero negli anni ’80 e tornata in Sicilia, al Museo Archeologico di Aidone, nel 2011. Grazie al meccanismo del crowdfounding, WikiLoot, una volta a regime, è destinato a diventare una grande banca dati on line nel quale saranno raccolti documenti e fotografie che documentano il commercio illegale di opere d’arte e antichità trafugate. Sempre attraverso i social media, inoltre, si cercherà di creare una vasta rete internazionale di collaboratori - esperti, curatori, giornalisti, investigatori, studiosi e cittadini curiosi – che contribuiranno alla codifica, al collegamento e all'analisi del materiale raccolto in archivio.

Il progetto permetterà anche al pubblico di scoprire la storia nascosta dietro le opere d’arte consevate nei musei. In questo senso Wikiloot sarà simile, nel funzionamento a Wikipedia, che consente al pubblico di documentarsi e agli esperti e ai ricercatori di apportare i propri contributi.

Inoltre, WikiLoot (http://chasingaphrodite.com/wikiloot/) avrà anche un blog attraverso il quale gli utenti saranno costantemente informati su ricerche, ritrovamenti e sviluppi delle indagini incorso, sul modello di quello di ChasingAphrodite.com, altra realtà fondata da Frammolino e Felch.

Nicoletta Speltra