Paesaggi sonori
Paris Jazz Festival 2009
29/06/2009
L'appuntamento quest'anno è cominciato il 6 giugno e proseguirà tutti i sabati e le domeniche, fino al 26 luglio. Forte di un'esperienza ormai quindicennale, il Paris Jazz Festival ha aperto un nuovo capitolo della sua storia all'interno di questo spazio incontaminato. Nel parco si può godere di una musica eccellente, all'ombra di piante secolari, circondati da migliaia di specie floreali, dalle mirabili sfumature e dalle fragranze inebrianti. Il tradizionale spazio concerti si disperde così in un'enorme area di 35 ettari.
Tutti i colori del jazz e quelli delle specie arboree e floreali si fondono in una simbiosi perfetta. La scelta di questa cornice riflette la volontà di conciliare l'armonia dello spazio botanico, con una logica di curiosità ed apertura musicale, scevra da ogni tentazione didattica o elitaria. Anche il pubblico è assolutamente composito; aprendosi alle famiglie, il festival propone anche atelier botanici per i più piccini, laboratori in cui si può fare conoscenza della varietà di piante, orti e serre che circondano il parco ed i suoi specchi d'acqua.
In sedici giornate e trentatré concerti dal vivo, il programma del Paris Jazz Festival privilegia quest'anno artisti francesi ed europei. Ogni fine settimana è rivolto ad un paese differente: Belgio, Italia, Austria e territori gitani, ma non mancano echi musicali della lontana Africa, come la giornata del 14 giugno che ha visto esibirsi il cantante Ablaye dal Senegal e il carismatico musicista Seck dal Mali. Per lui grande successo di pubblico, grazie anche alla presenza di molti suoi connazionali, in una Parigi che conta la più numerosa comunità Mali di tutta Europa.
L'Italia è rappresentata da Rita Marcotulli e Gianluca Petrella: la prima proviene dal florido vivaio del Conservatorio di Santa Cecilia di Roma, è un'elegante pianista dalla grana melodica e dalla voce strumentale molto esclusiva; il secondo, classe 1975, è considerato il trombonista italiano fra i più dotati del momento e ha vinto nel 2006 e nel 2007 la classifica per i migliori artisti emergenti del jazz mondiale.
Il primo week end di luglio si aprirà con un omaggio alla Vienna Art Orchestra ed al suo animatore Mathias Ruegg, mettendo l'accento sulle multiple relazioni tra la Francia e la capitale austriaca; un terreno di incontro che si propone di vivificare il panorama del jazz europeo contemporaneo. "E' in Europa ed in particolare a Parigi che ho trovato il pubblico più ricettivo rispetto alle sperimentazioni del Jazz", diceva a suo tempo Louis Armstrong. Un primato che la "ville lumière" sembra non voler smentire, donando ancora una volta al pubblico jazz una cornice davvero unica nel suo genere.
Info: http://parisjazzfestival2009.net/
Tutti i colori del jazz e quelli delle specie arboree e floreali si fondono in una simbiosi perfetta. La scelta di questa cornice riflette la volontà di conciliare l'armonia dello spazio botanico, con una logica di curiosità ed apertura musicale, scevra da ogni tentazione didattica o elitaria. Anche il pubblico è assolutamente composito; aprendosi alle famiglie, il festival propone anche atelier botanici per i più piccini, laboratori in cui si può fare conoscenza della varietà di piante, orti e serre che circondano il parco ed i suoi specchi d'acqua.
In sedici giornate e trentatré concerti dal vivo, il programma del Paris Jazz Festival privilegia quest'anno artisti francesi ed europei. Ogni fine settimana è rivolto ad un paese differente: Belgio, Italia, Austria e territori gitani, ma non mancano echi musicali della lontana Africa, come la giornata del 14 giugno che ha visto esibirsi il cantante Ablaye dal Senegal e il carismatico musicista Seck dal Mali. Per lui grande successo di pubblico, grazie anche alla presenza di molti suoi connazionali, in una Parigi che conta la più numerosa comunità Mali di tutta Europa.
L'Italia è rappresentata da Rita Marcotulli e Gianluca Petrella: la prima proviene dal florido vivaio del Conservatorio di Santa Cecilia di Roma, è un'elegante pianista dalla grana melodica e dalla voce strumentale molto esclusiva; il secondo, classe 1975, è considerato il trombonista italiano fra i più dotati del momento e ha vinto nel 2006 e nel 2007 la classifica per i migliori artisti emergenti del jazz mondiale.
Il primo week end di luglio si aprirà con un omaggio alla Vienna Art Orchestra ed al suo animatore Mathias Ruegg, mettendo l'accento sulle multiple relazioni tra la Francia e la capitale austriaca; un terreno di incontro che si propone di vivificare il panorama del jazz europeo contemporaneo. "E' in Europa ed in particolare a Parigi che ho trovato il pubblico più ricettivo rispetto alle sperimentazioni del Jazz", diceva a suo tempo Louis Armstrong. Un primato che la "ville lumière" sembra non voler smentire, donando ancora una volta al pubblico jazz una cornice davvero unica nel suo genere.
Info: http://parisjazzfestival2009.net/
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