Pilobolus
Pilobolus Dance Theatre
01/03/2006
Performance perfette, passione, tecnica ed incanto. La PILOBOLUS Dance Theatre, la popolare compagnia americana formata da straordinari danzatori-atleti, che da più di trenta anni riscuote grande successo per l’energia dei suoi spettacoli, torna a Roma con una performance che disegna l’intera parabola artistica del gruppo.
All’Auditorium Conciliazione, i Pilobolus hanno proposto il meglio della storia. Il programma della serata diviso in cinque coreografie, ha rivelato due novità mai rappresentate finora in Italia. Acquatica ha debuttato in California lo scorso maggio ed è un’invenzione giocosa e divertente per chi la guarda, di difficilissima esecuzione per chi la deve interpretare. Sei ballerini sul fondo dell’oceano plasmano i loro corpi in forme che sembrano impossibili, come le figure di un cartone animato. Megawatt invece è una coreografia del 2004, che racconta la follia dei tempi moderni. I danzatori si spingono ai limiti delle capacità del corpo umano, eseguendo movimenti atletici, intensi e pericolosi.
I Pilobolus prendono il nome da un minuscolo fungo allucinogeno, un piccolo organismo lungo solo mezzo centimetro che può diffondere le sue spore fino a duecento metri di distanza. Ma da più di trenta anni il nome Pilobolus è ormai associato a un genere di danza originale, imitato da tanti altri gruppi. Fondata nel 1971 da Jonathan Wolken e Moses Pendleton (che qualche anno più tardi avrebbe dato vita ai Momix), la compagnia accoglie poi Lee Harris e Robby Barnett e ancora Alison Chase e Martha Clarke, tutti interpreti e coreografi. I loro spettacoli sono composti da piccoli pezzi solitamente accompagnati da musiche popolari, che partono da un'idea bizzarra di movimento, dall'uso ironico di un oggetto o dalla insolita composizione plastica dei corpi. Dai Pilobolus nel tempo si sono sviluppate altre compagnie: i Momix, che ne hanno rilevato in parte i titoli, l'ISO diretta da Daniel Ezralow, la Crownsnest diretta dalla Clarke. Il repertorio dei Pilobolus conta oltre novanta coreografie. Il vocabolario fisico delle opere non proviene dalla lunga tradizione di movimenti di danza codificati ma è un’invenzione originale, riconoscibile a prima vista, che nasce dal lavoro di improvvisazione e da una grande capacità creativa. Nel 1996 i Pilobolus hanno fondato una nuova compagnia: PILOBOLUS TOO, che si esibisce in teatri più piccoli presentando un programma composto di assoli e passi a due.
All’Auditorium Conciliazione, i Pilobolus hanno proposto il meglio della storia. Il programma della serata diviso in cinque coreografie, ha rivelato due novità mai rappresentate finora in Italia. Acquatica ha debuttato in California lo scorso maggio ed è un’invenzione giocosa e divertente per chi la guarda, di difficilissima esecuzione per chi la deve interpretare. Sei ballerini sul fondo dell’oceano plasmano i loro corpi in forme che sembrano impossibili, come le figure di un cartone animato. Megawatt invece è una coreografia del 2004, che racconta la follia dei tempi moderni. I danzatori si spingono ai limiti delle capacità del corpo umano, eseguendo movimenti atletici, intensi e pericolosi.
I Pilobolus prendono il nome da un minuscolo fungo allucinogeno, un piccolo organismo lungo solo mezzo centimetro che può diffondere le sue spore fino a duecento metri di distanza. Ma da più di trenta anni il nome Pilobolus è ormai associato a un genere di danza originale, imitato da tanti altri gruppi. Fondata nel 1971 da Jonathan Wolken e Moses Pendleton (che qualche anno più tardi avrebbe dato vita ai Momix), la compagnia accoglie poi Lee Harris e Robby Barnett e ancora Alison Chase e Martha Clarke, tutti interpreti e coreografi. I loro spettacoli sono composti da piccoli pezzi solitamente accompagnati da musiche popolari, che partono da un'idea bizzarra di movimento, dall'uso ironico di un oggetto o dalla insolita composizione plastica dei corpi. Dai Pilobolus nel tempo si sono sviluppate altre compagnie: i Momix, che ne hanno rilevato in parte i titoli, l'ISO diretta da Daniel Ezralow, la Crownsnest diretta dalla Clarke. Il repertorio dei Pilobolus conta oltre novanta coreografie. Il vocabolario fisico delle opere non proviene dalla lunga tradizione di movimenti di danza codificati ma è un’invenzione originale, riconoscibile a prima vista, che nasce dal lavoro di improvvisazione e da una grande capacità creativa. Nel 1996 i Pilobolus hanno fondato una nuova compagnia: PILOBOLUS TOO, che si esibisce in teatri più piccoli presentando un programma composto di assoli e passi a due.
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Roma | A Roma dal 26 novembre al 30 marzo
Tiziano, Lotto, Crivelli, Guercino. Ai Musei capitolini arrivano i capolavori della Pinacoteca di Ancona
-
Roma | L’opera dall'Art Institute of Chicago in mostra fino al 27 gennaio
La speranza fondata sull'amore. La Crocifissione bianca di Chagall inaugura a Roma un nuovo spazio museale
-
Roma | Dal 12 dicembre al 23 febbraio
Roma, tra eterno e contemporaneo, negli scatti di Gabriele Basilico a Palazzo Altemps
-
Roma | All'Ara Pacis fino al 31 agosto
Tra ombra e colore. A Roma tutto l’universo di Franco Fontana in oltre 200 fotografie