Prossima fermata: Guercino
Opera del Guercino
12/02/2004
Dopo il grande successo a Palazzo Reale di Milano, si sposta a Roma fino al 30 giugno, presso l’Ala Mazzoniana nella Stazione Termini: “Guercino. Poesia e sentimento nella pittura del ’600”.
L’esposizione presenta cento splendidi capolavori del Guercino, con opere di provenienza non solo italiana ma anche estera.
Sei le sezioni in cui si sviluppa l’esposizione. La prima è dedicata a ”I precedenti” e raccoglie le opere più significative dei predecessori del Guercino; la seconda, ”Gli affetti domestici”, raccoglie le opere dell’artista dedicate alla famiglia dell’artista; la terza ”Il sentimento del luogo”, comprende un nucleo straordinario di paesaggi e visioni oniriche; la quarta ”L’intima platea”, raccoglie dipinti di mezze figure o singole teste; la quinta ”I recitativi” presenta opere di argomento storico prevalentemente di taglio orizzontale; l’ultima ”La scena aperta” è composta dai dipinti più narrativi.
La mostra comprende anche una serie di significative opere di autori del XVII secolo, in particolare artisti dell’Italia settentrionale che subirono le influenze dello stile del maestro.
Guercino. Poesia e sentimento nella pittura del ’600
Dal 10 febbraio al 30 giugno 2004.
Stazione Termini, Ala Mazzoniana.
Orari: tutti i giorni, 10-20.
Ingresso: intero euro 9, ridotto euro 7,50, ridotto speciale euro 6.
Info tel. 06-44252170
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Roma | Fino al 15 marzo 2026 ai Musei Capitolini
Cartier e il mito: a Roma un racconto di bellezza e ispirazioni
-
Roma | Restauro e valorizzazione per il sito archeologico romano
Nuova vita al Mausoleo di Sant’Elena e alle Catacombe dei Santi Marcellino e Pietro
-
Al Musée du Louvre fino al 26 gennaio 2026
Jacques-Louis David: l’arte che diventa progetto politico e morale
-
Mondo | Dal 15 novembre al KMSKA
Ad Anversa Magritte racconta se stesso
-
Mondo | Dal 27 novembre in una grande mostra
Turner e Constable si sfidano alla Tate Britain
-
Firenze | Un nuovo acquisto per le Gallerie fiorentine
Gli Uffizi acquistano il Mendicante moro di Giacomo Ceruti, un ritratto che sfida le convenzioni