L'affresco rovinato dalla restauratrice preso d'assalto dai turisti

Quarantamila visitatori per l'Ecce Homo sfigurato

Ecce Homo sfigurato a Borja
 

La redazione

15/08/2013

Un disastro che si trasforma in un business. Questo è quanto accaduto un anno fa a Borja, quando l'ottantunenne spagnola Cecilia Gimenez ha sfigurato – durante un'opera di restauro - l'affresco Ecce Homo realizzato da Elías García Martínez.

L'opera, risalente al 1910, si trova presso il santuario della Misericordia. Nel giro di dodici mesi, quel lavoro disastroso è diventato un vero fenomeno su internet: uno dei temi caldi sui social network citati per farsi una risata istantanea, richiamando alla mente perfino le disavventure cinematografiche del grande Mr. Bean (lui però distruggeva il celebre dipinto "La madre di Whistler").

Adesso il comune del nord della Spagna ha annunciato di aver ricevuto oltre quarantamila visitatori nel corso dell'anno. I turisti che si sono recati nel santuario per vedere l'opera sono stati così tanti che la chiesa ha iniziato a farsi pagare per la visita, ricavando una cifra superiore a cinquantamila euro. L'avvocato della Gimenez ha garantito che la vecchietta donerà quel che le spetta in beneficenza.

E c'è perfino chi acclama il disastroso affresco: a detta del gruppo di artisti spagnoli Wallpeople, infatti,  la Gimenez avrebbe creato una vera “icona pop”.

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