Oltre 900 mila visitatori, ora arriverà anche a Roma
Record di visitatori per Guercino e Caravaggio all'Hermitage
Guercino, Madonna del passero, c.1615-1616
E.B.
18/02/2014
In due mesi di apertura, dal 12 luglio all'8 settembre 2013, la mostra "Da Guercino a Caravaggio. Sir Denis Mahon e l'Arte Italiana del XVII secolo" allestita presso il museo dell'Hermitage di San Pietroburgo ha registrato oltre 900 mila visitatori, con una media di 16 mila al giorno.
Cifre esorbitanti, se si pensa che la Biennale di Venezia nello stesso anno si è "fermata" a 475 mila in poco meno di sei mesi.
"Dal rapporto proveniente dal Ministero dei Beni Culturali russo emergono dati favorevoli", spiega Roberto Celli, fondatore di RomArtificio, la società privata con sede a Roma che ha organizzato l'esposizione in partnership con l'Hermitage". Ci sono stati più di 600 mila visitatori paganti e il 97% del pubblico totale ha espresso un parere molto positivo, anche grazie alla qualità e al livello di informazione relativo alle opere." Appare significativo anche il numero di visitatori provenienti da San Pietroburgo, pari al 60%. Molti di loro sono infatti ritornati dopo visite precedenti, appositamente per ammirare le tele dei maestri italiani.
Tra le opere in mostra, non solo grandi capolavori, ma anche alcune meno conosciute in Russia, come la "Madonna del passero del Guercino", proveniente dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna, e artisti come Annibale Carracci e Guido Reni.
Il direttore del museo russo, Mikhail Piotrovsky, ha sottolineato l'importanza del confronto culturale tra le diverse istituzioni quale punto di forza dell'evento, nonchè la volontà di sottoporre all'occhio di studiosi ed esperti anche opere meno note.
Proprio in quest'ottica si parla dell'opportunità di portare la mostra a Roma nel 2014, l'anno dello scambio turistico tra Russia e Italia. La destinazione è ancora da decidere, mentre il periodo prescelto sarà quello del semestre della Presidenza Italiana dell'Unione Europea, tra luglio e dicembre.
Per questa operazione culturale sono state restaurate anche alcune tele italiane conservate a San Pietroburgo, come la "Maria Maddalena portata in cielo" del Domenichino, ma anche opere come "La Giovinezza della Vergine" di Guido Reni, "La Crocifissione di San Pietro" e il "Sacrificio di Isacco" di Caravaggio.
Cifre esorbitanti, se si pensa che la Biennale di Venezia nello stesso anno si è "fermata" a 475 mila in poco meno di sei mesi.
"Dal rapporto proveniente dal Ministero dei Beni Culturali russo emergono dati favorevoli", spiega Roberto Celli, fondatore di RomArtificio, la società privata con sede a Roma che ha organizzato l'esposizione in partnership con l'Hermitage". Ci sono stati più di 600 mila visitatori paganti e il 97% del pubblico totale ha espresso un parere molto positivo, anche grazie alla qualità e al livello di informazione relativo alle opere." Appare significativo anche il numero di visitatori provenienti da San Pietroburgo, pari al 60%. Molti di loro sono infatti ritornati dopo visite precedenti, appositamente per ammirare le tele dei maestri italiani.
Tra le opere in mostra, non solo grandi capolavori, ma anche alcune meno conosciute in Russia, come la "Madonna del passero del Guercino", proveniente dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna, e artisti come Annibale Carracci e Guido Reni.
Il direttore del museo russo, Mikhail Piotrovsky, ha sottolineato l'importanza del confronto culturale tra le diverse istituzioni quale punto di forza dell'evento, nonchè la volontà di sottoporre all'occhio di studiosi ed esperti anche opere meno note.
Proprio in quest'ottica si parla dell'opportunità di portare la mostra a Roma nel 2014, l'anno dello scambio turistico tra Russia e Italia. La destinazione è ancora da decidere, mentre il periodo prescelto sarà quello del semestre della Presidenza Italiana dell'Unione Europea, tra luglio e dicembre.
Per questa operazione culturale sono state restaurate anche alcune tele italiane conservate a San Pietroburgo, come la "Maria Maddalena portata in cielo" del Domenichino, ma anche opere come "La Giovinezza della Vergine" di Guido Reni, "La Crocifissione di San Pietro" e il "Sacrificio di Isacco" di Caravaggio.
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