Ricostruire il mito vesuviano

Courtesy of Museo Archeologico Nazionale di Napoli | Opera in mostra al Museo Archeologico di Napoli
 

04/04/2003

Non è la solita mostra quella che si è inaugurata il 21 marzo scorso al Museo Archeologico di Napoli con il titolo Storie da un'eruzione: Pompei, Ercolano, Oplonti. Non lo è in quanto il tragico evento dell'eruzione del 79 d.C. non viene più rivisitato in chiave cronista – come tante mostre prima hanno fatto – bensì sotto forma di viaggio virtuale proprio in quei giorni del passato. Ideata dalla Soprintendenza archeologica di Pompei, insieme con quelle di Napoli e Caserta, e promossa dalla Regione Campania, la mostra è curata da un comitato scientifico presieduto da Pietro Giovanni Guzzo. Fino al 31 agosto i visitatori potranno prender parte ad un vero e proprio reportage su quegli eventi drammatici. La particolarità consiste proprio nella sistemazione dei materiali archeologici, non più semplicemente catalogati ed esposti, ma allestiti ricostruendo lo scenario dell'eruzione. E' dunque una mostra-osservatorio, se si pensa che, durante il percorso, grandi elementi di ferro grezzo escono dal pavimento e calchi di fuggiaschi si trovano per le scale come avvenne realmente, mentre in sottofondo vengono riprodotti anche i suoni del terremoto che, verosimilmente, precedette l'eruzione. Per la prima volta saranno esposti, tutti quanti insieme, oggetti volti a raccontare le storie degli individui sorpresi dalla catastrofe. Si tratta di 11 calchi umani, 30 affreschi, 10 sculture, 500 preziosi monili – di cui 101 in oro e pietre preziose –, 200 oggetti di uso comune, legni e, mai ammirata in un'esposizione, una cassaforte in ferro e bronzo, con un leone per fermaglio. Il pubblico potrà inoltre ammirare in anteprima moltissimi reperti: innanzitutto i ritrovamenti di recenti campagne di scavo condotte nell'antico sobborgo di Pompei, Moregine, che hanno portato alla luce due edifici. Su questi reperti, che chiudono felicemente la mostra, c'è da dire che sono stati trovati casualmente, sbancando l'autostrada Salerno-Reggio Calabria per dei nuovi lavori. Da segnalare, poi, anche le pitture in II stile pompeiano, ritrovate negli ultimi anni nella cosiddetta Villa 6 di Terzigno, alla periferia di Pompei. Infine, una testa in marmo di Amazzone e una statua di Hera, copia - ancora in marmo - del tipo detto Borghese. A sostegno di questo nuovo modo di concepire la fruizione dell'arte da parte del pubblico, in una sala viene proiettato un documentario che riprende scientificamente tutte le fasi della tragedia. Immedesimandosi nell'accaduto, lo spettatore capisce cosa realmente avvenne in quell'agosto del 79 d.C. STORIE DA UN'ERUZIONE Pompei, Ercolano, Oplonti Napoli, Museo Archeologico Nazionale 21 marzo- 31 agosto 2003 Tel. 081. 74 10 067 oppure 848. 80 02 88 Ingresso 6.50 euro – ridotto 3.25 euro Tutti i giorni dalle 9.00 alle 20.00; chiuso il martedi La mostra è inserita nel circuito Campania artecard

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