Salmon Alì: tappeti e kilim afghani

Opera di Salmon Alì
 

21/01/2002

Salmon Alì è nato a Jagori, in Afghanistan, ed è arrivato per la prima volta a Roma nel 1975, su invito di Alighiero Boetti, incontrato a Kabul al “One Hotel”, allora di proprietà dell’artista. Da quel momento in poi Salmon si è trasferito in Italia, collaborando assiduamente con Alighiero Boetti, fino alla sua prematura morte nel 1990. L’artista ha portato in Italia le tradizioni della sua terra d’origine, in cui la realizzazione dei tappeti è considerata vera e propria arte, alla stregua di un dipinto o di una scultura. I tappeti tradizionali e i kilim, presentati in mostra, sono stati realizzati a Mazar-el-Sherif e portati in Italia da Salmon nel corso degli ultimi anni: i primi, esposti sul pavimento della galleria, sono fatti rigorosamente a mano, nodo per nodo e poi rasati, con pura lana di capra e di pecora. Il lavoro dell’artista richiede tempo e costanza, si calcolano infatti, all’incirca sei mesi per la realizzazione di ciascun tappeto. I kilim invece, esposti sui muri della galleria, sono stati lavorati con il telaio, con lana di capra (ordito su telaio) e di pecora (trama) e il loro tempo di realizzazione medio è di all’incirca due mesi.

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