Caravaggio e il Novecento. Roberto Longhi, Anna Banti
Dal 27 Marzo 2025 al 20 Luglio 2025
Firenze
Luogo: Villa Bardini
Indirizzo: Costa S. Giorgio 2
Orari: da martedì a domenica 10-19.30. Lunedì chiuso
Curatori: Cristina Acidini e Claudio Paolini
Enti promotori:
- Fondazione CR Firenze
- in collaborazione con Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi
Costo del biglietto: Intero 10 euro; Ridotto 5 euro per: Gruppi superiori a 10 persone, giovani UE dai 18 ai 24 anni, soci Touring Club Italiano, FAI, soci Unicoop, possessori del biglietto intero dei Giardini Boboli-Bardini. Gratuito per: Ragazzi fino a 17 anni, diversamente abili e loro accompagnatori, giornalisti, guide turistiche, possessori Firenze Card; classi scolastiche incluso due insegnanti con prenotazione
Telefono per informazioni: +39 055 2989816
Sito ufficiale: http://www.villabardini.it
Un racconto di straordinaria quotidianità intessuto di interessi condivisi, alimentato dalle frequentazioni dei maggiori artisti e intellettuali del ‘900 italiano e da scoperte, emozioni, passioni. Protagonisti Roberto Longhi e Anna Banti e con loro un cenacolo di uomini e donne che raggiungevano lui perché accumunati dall’interesse per l’arte, e per quello verso la letteratura, lei. Fondendosi, amalgamandosi, catalizzando ulteriori livelli e motivi di attrazione anche per intellettuali al di fuori dei due ambiti.
Partendo ciascuno dal suo, lei e lui riuscirono nell’impresa di trasformare un secolo negletto alla storia dell’arte, com’era il Seicento, in un momento magico per creatività e intensità. Lei riscoprendo la vicenda di Artemisia, lui mettendo in scena Caravaggio.
Entrambi sapevano interloquire con i loro pari, ma avevano anche l’arte, e la volontà, di coinvolgere, interessare, appassionare i più giovani e il pubblico più ampio, ricorrendo anche a mezzi non consueti come il cinema. Tutto questo è raccontato, con rigore e con giusta leggerezza, in una mostra fortemente esperienziale, dove si possono ammirare capolavori come “Ragazzo morso da un ramarro” di Caravaggio, gli “Apostoli” di Jusepe de Ribera o l’emozionante sequenza di dieci Morandi intimi, creati dall'artista bolognese, regalati in occasioni diverse a Roberto Longhi e alla fortunata padrona di casa. La mostra, oltre a essi riunisce 40 dipinti, tra disegni e acquarelli, nuclei rilevanti di fotografie originali e di documenti d’archivio che testimoniano la frequentazione della coppia con Ungaretti, Bassani, Pratolini, Gadda, Pea, Bigongiari, Pasolini, tra i molti amici letterati e scrittori, o con de Pisis, Socrate, Guttuso, Mafai, oltre al già citato Morandi, tra i tanti artisti.
“Questa mostra – afferma Bernabò Bocca, Presidente di Fondazione CR Firenze - giunge a coronamento del pluriennale sostegno di Fondazione CR Firenze alle attività scientifiche e di ricerca della Fondazione Longhi. Sono numerose le borse di studio da noi sostenute e destinate a giovani studiosi di tutto il mondo e non meno rilevanti sono stati, negli anni, i contributi erogati a favore di interventi di conservazione e di restauro. Oggi, con questa esposizione, si intende ricordare la centralità che Roberto Longhi e Anna Banti hanno avuto nella prima metà del Novecento, contribuendo a fare di Firenze un polo attrattivo per eminenti personalità del mondo della cultura e dell’arte”.
"Questa è una mostra sorprendente – afferma Cristina Acidini, Presidente della Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi -. Ai visitatori di Villa Bardini vien presentata una coppia di personaggi eccezionali: Longhi e Banti, che dalle colline dell'Oltrarno hanno influenzato e in qualche misura diretto la vita artistica e culturale del Novecento italiano".
Le sue dodici sezioni della mostra ripercorrono le fitte relazioni che la coppia ha avuto con importanti artisti e personaggi del Novecento. Una prima sezione introduce la coppia con dipinti e fotografie. La mostra prosegue con una sezione dedicata a Roberto Longhi il collezionista dove è esposta l’opera di Caravaggio e vari dipinti caravaggeschi. Ancora sezioni dedicate a Longhi e il Cinema, Longhi e la sua attività di docente. Altra sezione racconta Anna Banti come storica dell’arte, scrittrice e traduttrice, accompagnata da una selezione dei moltissimi disegni che lo stesso Roberto Longhi le ha dedicato e da una serie di fotografie che la ritraggono negli ambienti della villa Il Tasso. Un’altra è interamente dedicata al rapporto con Giorgio Morandi. Nati entrambi nel 1890, Morandi e Longhi avevano stretto amicizia a Bologna, dove l’uno ha passato buona parte della vita nella sua casa studio e l’altro insegnato dal 1934. Longhi riconobbe subito il talento di Morandi, definendolo "uno dei migliori pittori viventi d’Italia" durante il suo discorso inaugurale come professore di Storia dell’Arte all’Università di Bologna. Di questo sodalizio recano testimonianza i molti dipinti dell’artista tutt’ora conservati a villa Il Tasso. La mostra infine racconta dei rapporti tenuti dai Longhi durante i periodi estivi attraverso le opere d’arte che li hanno segnati, come ad esempio i dipinti di Carrà presenti nella collezione dedicati al mare o i ritratti di famiglia realizzati da Leonetta Cecchi Pieraccini. Il percorso prevede anche una Silent Room dove riposare gli occhi e la mente travolti dalle suggestioni e dagli stimoli offerti nelle 12 sale in cui si dipana il percorso espositivo.
“Caravaggio e il Novecento. Roberto Longhi, Anna Banti”, dal 27 marzo al 20 luglio, riaccende in queste antiche stanze colme di capolavori, la vita, l’energia, la fucina intellettuale di quando questo era uno dei luoghi imprescindibili per chi, vivendo senza paraocchi, creava l’originale grandezza del nostro Secolo Breve. La mostra “Caravaggio e il Novecento. Roberto Longhi, Anna Banti” è il frutto della collaborazione tra la Fondazione CR Firenze e la Fondazione Roberto Longhi. Le due istituzioni intendono così celebrare il ruolo centrale di Longhi e Banti nella cultura del Novecento e la fitta rete di rapporti tra le maggiori personalità della cultura italiana del Novecento.
L’esposizione offre una narrazione unica che unisce opere d’arte, documenti d’archivio e contributi multimediali, valorizzando il patrimonio della Fondazione Roberto Longhi.
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