Salvator Rosa. Tra mito e magia
Tra mito e magia
21/04/2008
La mostra monografica si inserisce nel programma culturale della Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Napoletano, inteso ad approfondire, tramite esposizioni monografiche, la conoscenza di alcuni dei protagonisti della pittura napoletana del Seicento.
“Con la mostra su Salvator Rosa, - afferma il Soprintendente Spinosa - la prima che si organizza in Italia dedicata a quest’altro ‘figlio di Napoli’, costretto, come tanti da sempre, a ‘fuggire’ dalla sua città, per trovare altrove (a Roma e a Firenze, nel suo caso) intese, affetti e lavoro, si concludono i festeggiamenti per il cinquantesimo compleanno del Museo di Capodimonte”.
Salvator Rosa, indubbiamente una figura di spicco della cultura seicentesca, oltre che pittore fu poeta originale ed estroso, autore di epigrammi e di satire ed anche raffinato musicista; attivo non soltanto a Napoli ma soprattutto a Firenze e a Roma, si colloca in quel particolare ambiente culturale che vede intrecciate scienza, magia, alchimia, filosofia e arte.
L'artista – nato a Napoli nel 1615 e morto nel 1673 a Roma– esprime attraverso le varie forme artistiche, quel “dissenso” che contraddistingue tutta una generazione di pittori e scrittori, che si pongono in maniera fortemente critica nei confronti del potere politico e religioso.
“Salvator Rosa, dopo Caravaggio, - dichiara Nicola Spinosa - è certamente una di quelle personalità che più hanno segnato, non solo le vicende dell’arte in Italia tra naturalismo e barocco, quanto anche la fantasia di noi contemporanei. Poeta e pittore, letterato e uomo d’armi, uomo di teatro e pratico di alchimia, condensa in sé tutti gli aspetti più diversi e contrastanti di un partenopeo, che pur essendo stato costretto a lavorare altrove – a Roma e Firenze in particolare – conservò, comunque, dentro di sé l’animo di un uomo nato e cresciuto a Napoli, all’ombra del Vesuvio. La sua pittura, con temi biblici ed evangelici, alchemici e filosofici, magici e di stregoneria, ma anche fatta di straordinari ritratti di uomini e donne del suo tempo e autoritratti di coinvolgente comunicatività, è, infatti, attraversata, come tutta la realtà napoletana di ieri e di oggi, da luci e ombre, fatti e misfatti, miseria e nobiltà, profonda religiosità e irreversibile superstizione. Insomma, una mostra tutta da vedere e un artista o, meglio, un uomo tutto da scoprire: quasi un Caravaggio di metà Seicento con il cuore, l’occhio e la mente di un partenopeo incontrollabile e incontrollato.”
Questa esposizione intende, dunque, illustrare un aspetto particolare della prolifica produzione pittorica di Salvator Rosa, ovvero quello delle sue ‘composizioni di figure’ come le stregonerie, le allegorie filosofiche, le storie sacre e mitologiche, i ritratti.
Saranno esposti oltre 80 dipinti provenienti da musei italiani, europei e americani, come la Galleria d’Arte Antica di Roma, la Galleria Palatina di Palazzo Pitti di Firenze, la National Gallery di Londra, il Kunsthistorisches Museum di Vienna, il Metropolitan Museum di New York e opere provenienti da importanti collezioni private, difficilmente accessibili al grande pubblico. L’esposizione sarà, inoltre, arricchita e completata da una selezione di incisioni.
Le opere sono state selezionate da un comitato scientifico internazionale, composto da Marco Chiarini (presidente), Brigitte Daprà, Sybille Ebert-Schifferer, Helen Langdon, Wolfgang Prohaska, Aurora Spinosa, Nicola Spinosa e Caterina Volpi.
Nel corso della mostra sono previsti una serie di eventi che avranno l’intento di mettere in luce la produzione poetica oltre che musicale di Salvator Rosa, sempre strettamente connessa a quella pittorica.
Il visitatore avrà dunque l’occasione di ascoltare la lettura di passi tratti dalle sue Satire e da altri suoi componimenti poetici e di assistere all’esecuzione di brani appartenenti al panorama musicale del Seicento napoletano, di cui lo stesso Salvator Rosa fu esecutore.
Salvator Rosa. Tra mito e magia
19 aprile – 29 giugno 2008
Napoli - Museo di Capodimonte, via Miano, 2
Ministero per i Beni e le Attività Culturali Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Napoletano Regione Campania-Assessorato al Turismo e ai Beni Culturali Provincia di Napoli-Assessorato ai Beni Culturali Comune di Napoli-Assessorato alla Cultura
Comitato Scientifico Marco Chiarini (presidente), Brigitte Daprà, Sybille Ebert-Schifferer, Helen Langdon, Wolfgang Prohaska, Aurora Spinosa, Nicola Spinosa e Caterina Volpi
Organizzazione e promozione CIVITA
Il catalogo della mostra è edito da Electa Napoli.
La manifestazione è organizzata in collaborazione con Civita.
Il sito della manifestazione è www.museo-capodimonte.it
Informazioni: 848 800 288 (attivo ad apertura mostra)
“Con la mostra su Salvator Rosa, - afferma il Soprintendente Spinosa - la prima che si organizza in Italia dedicata a quest’altro ‘figlio di Napoli’, costretto, come tanti da sempre, a ‘fuggire’ dalla sua città, per trovare altrove (a Roma e a Firenze, nel suo caso) intese, affetti e lavoro, si concludono i festeggiamenti per il cinquantesimo compleanno del Museo di Capodimonte”.
Salvator Rosa, indubbiamente una figura di spicco della cultura seicentesca, oltre che pittore fu poeta originale ed estroso, autore di epigrammi e di satire ed anche raffinato musicista; attivo non soltanto a Napoli ma soprattutto a Firenze e a Roma, si colloca in quel particolare ambiente culturale che vede intrecciate scienza, magia, alchimia, filosofia e arte.
L'artista – nato a Napoli nel 1615 e morto nel 1673 a Roma– esprime attraverso le varie forme artistiche, quel “dissenso” che contraddistingue tutta una generazione di pittori e scrittori, che si pongono in maniera fortemente critica nei confronti del potere politico e religioso.
“Salvator Rosa, dopo Caravaggio, - dichiara Nicola Spinosa - è certamente una di quelle personalità che più hanno segnato, non solo le vicende dell’arte in Italia tra naturalismo e barocco, quanto anche la fantasia di noi contemporanei. Poeta e pittore, letterato e uomo d’armi, uomo di teatro e pratico di alchimia, condensa in sé tutti gli aspetti più diversi e contrastanti di un partenopeo, che pur essendo stato costretto a lavorare altrove – a Roma e Firenze in particolare – conservò, comunque, dentro di sé l’animo di un uomo nato e cresciuto a Napoli, all’ombra del Vesuvio. La sua pittura, con temi biblici ed evangelici, alchemici e filosofici, magici e di stregoneria, ma anche fatta di straordinari ritratti di uomini e donne del suo tempo e autoritratti di coinvolgente comunicatività, è, infatti, attraversata, come tutta la realtà napoletana di ieri e di oggi, da luci e ombre, fatti e misfatti, miseria e nobiltà, profonda religiosità e irreversibile superstizione. Insomma, una mostra tutta da vedere e un artista o, meglio, un uomo tutto da scoprire: quasi un Caravaggio di metà Seicento con il cuore, l’occhio e la mente di un partenopeo incontrollabile e incontrollato.”
Questa esposizione intende, dunque, illustrare un aspetto particolare della prolifica produzione pittorica di Salvator Rosa, ovvero quello delle sue ‘composizioni di figure’ come le stregonerie, le allegorie filosofiche, le storie sacre e mitologiche, i ritratti.
Saranno esposti oltre 80 dipinti provenienti da musei italiani, europei e americani, come la Galleria d’Arte Antica di Roma, la Galleria Palatina di Palazzo Pitti di Firenze, la National Gallery di Londra, il Kunsthistorisches Museum di Vienna, il Metropolitan Museum di New York e opere provenienti da importanti collezioni private, difficilmente accessibili al grande pubblico. L’esposizione sarà, inoltre, arricchita e completata da una selezione di incisioni.
Le opere sono state selezionate da un comitato scientifico internazionale, composto da Marco Chiarini (presidente), Brigitte Daprà, Sybille Ebert-Schifferer, Helen Langdon, Wolfgang Prohaska, Aurora Spinosa, Nicola Spinosa e Caterina Volpi.
Nel corso della mostra sono previsti una serie di eventi che avranno l’intento di mettere in luce la produzione poetica oltre che musicale di Salvator Rosa, sempre strettamente connessa a quella pittorica.
Il visitatore avrà dunque l’occasione di ascoltare la lettura di passi tratti dalle sue Satire e da altri suoi componimenti poetici e di assistere all’esecuzione di brani appartenenti al panorama musicale del Seicento napoletano, di cui lo stesso Salvator Rosa fu esecutore.
Salvator Rosa. Tra mito e magia
19 aprile – 29 giugno 2008
Napoli - Museo di Capodimonte, via Miano, 2
Ministero per i Beni e le Attività Culturali Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Napoletano Regione Campania-Assessorato al Turismo e ai Beni Culturali Provincia di Napoli-Assessorato ai Beni Culturali Comune di Napoli-Assessorato alla Cultura
Comitato Scientifico Marco Chiarini (presidente), Brigitte Daprà, Sybille Ebert-Schifferer, Helen Langdon, Wolfgang Prohaska, Aurora Spinosa, Nicola Spinosa e Caterina Volpi
Organizzazione e promozione CIVITA
Il catalogo della mostra è edito da Electa Napoli.
La manifestazione è organizzata in collaborazione con Civita.
Il sito della manifestazione è www.museo-capodimonte.it
Informazioni: 848 800 288 (attivo ad apertura mostra)
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