Il sito sepolto scansito con radar speciali

Stonehenge non è più solo

 

L.S.

11/09/2014

“Stonehenge da oggi potrebbe non essere più lo stesso”, dichiara Vincent Gaffney, coordinatore di una campagna di indagini che hanno interessato l’area circostante il complesso neolitico.

Grazie all’impiego di potenti radar capaci di penetrare il suolo e scansire siti archeologici ad una profondità di oltre 4 metri, una squadra di studiosi provenienti dalle università di Birmingham e Bradford ha infatti scoperto una linea lunga 330 metri, composta da 50 megaliti sepolti orizzontalmente (gli studiosi non escludono che in origine fossero disposti in verticale), a poche centinaia di metri dal cerchio monumentale.

La mappa 3D, frutto dello studio condotto, colloca intorno al sito 17 piccoli monumenti rituali utilizzati come cappelle e un edificio in legno precedente allo stesso Stonehenge probabilmente destinato alla deposizione dei cadaveri durante i rituali sacri, e poi ancora pozzi, tumuli funerari e una cinta di pietre alte fino a tre metri che corrisponde al braccio meridionale di un sito 12 volte più grande di Stonehenge e noto come Durrington Walls.

La ricerca costata 4 anni di lavoro ha permesso di esplorare 4,5 chilometri quadrati di paesaggio sepolto. Ora l’intenzione degli archeologi è di analizzare tutti i reperti e stabilire la natura della loro relazione con il nucleo di Stonehenge e le vie processionali percorse dai pellegrini per raggiungerlo.


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