Un restauro multimediale

Mosè
 

26/02/2004

Un restauro all'insegna dei nuovi media, quello progettato per la Tomba di Giulio II a S. Pietro in Vincoli a Roma. Il progetto, ora in fase di conclusione, coinvolge prestigiosi artisti contemporanei chiamati per far parlare e rivivere il Mosè attraverso le loro emozioni. Già Helmut Newton e Andrea Jemolo hanno ritratto il capolavoro secondo il loro personalissimo stile; Michael Nyman sta componendo una sinfonia dedicata all’opera di Michelangelo intitolata “Suite for Moses” che sarà presentata al teatro Argentina di Roma. Ad ottobre si svolgerà inoltre il Simposio Internazionale dedicato ai diversi significati della figura di Mosè nella storia. Tra gli aspetti più innovativi dell'iniziativa va segnalata la possibilità di poter seguire tutte le fasi del restauro in tutto il mondo attraverso il sito www.progettomose.it, che ventiquattr'ore su ventiquattro accende i riflettori da angolazioni diverse della chiesa sui lavori in corso. Quattro web-cam riprendono infatti la sepoltura del Mosè mentre un’altra è collegata all’Accademia di Firenze, dove sono conservati tre dei “prigioni” che avrebbero dovuto completare il monumento insieme agli altri due al Louvre, dove è imminente l’installazione di un’ulteriore camera. Il popolo di Internet potrà così scegliere la propria regia del monumento e dello svolgersi dei lavori. Il Laboratorio di Fisica dell’Istituto Centrale per il Restauro è riuscito inoltre a realizzare una ricostruzione virtuale della Tomba di Giulio II completa: partendo proprio dalla creazione di un modello digitale tridimensionale del Mosè, per continuare con i 3D di tutte le statue scolpite dal grande artista per quest’opera, ora sparse in diversi musei del mondo, con lo scopo di poter ricostruire virtualmente anche i primi progetti di Michelangelo. Immagini digitali e video offrono differenti punti di vista fisici ma anche logici: navigando nel sito, si può conoscere la storia della chiesa e del monumento oltre ad approfondire i temi di attualità con il contributo di esperti. Un sito completo che permette di ricostruire la storia del monumento michelangiolesco (1505-1545) con interessanti apporti, quali le documentazioni originali e gli studi di importanti critici e storici dell’arte, tra cui un bellissimo brano di Panofskij sul neoplatonismo dell’artista. “Stiamo scommettendo su una dimensione comunicativa che raramente è stata realizzata nel campo dei beni culturali" spiega Alberto Abruzzese, direttore artistico del progetto. "Il nostro obiettivo è di favorire la presenza del Mosè in ogni luogo dell’esperienza individuale e collettiva, nazionale e internazionale”.