MASSIMO GIANNONI. L'ALEPH.

01/09/2011

WEB: http://arteinforma.blogspot.com/2011/08/massimo-giannoni-laleph.html


Libreria, 2011 olio su tela  - Proust, 2011 olio su tela Inserita fra gli eventi organizzati in occasione della XV edizione del Festivaletteratura (7-11 settembre 2011). la mostra, il cui titolo è ispirato all'Aleph di Borges, "collega - come scrive il curatore - il tema delle biblioteche di Massimo Giannoni al Festivaletteratura attraverso l'invenzione della parola che si fa suono che si fa messa in scena del ricordo, parola che si fa immagine e come tale diviene mezzo per scandaglia...re il mondo".

Per l'evento di Mantova, l'artista propone circa 40 opere olio su tela di grandi e medie dimensioni, tutti lavori che declinano appieno i tratti fondamentali della ricerca artistica coltivata negli ultimi 15 anni.

Massimo Giannoni è il primo fra gli artisti italiani a scegliere come soggetto librerie e biblioteche storiche che raffigurano e simboleggiano il sapere contenuto in modo stabile in libri e scaffali.

"Quando mi sono trovato davanti agli occhi per la prima volta una grande biblioteca dipinta da Massimo Giannoni, […] in un attimo, seguito a quello fuggente del primario stupore, mi son chiesto: chissà in che nuova meraviglia si trasformerà questa fresca memoria sospesa quando s'arricchirà della polvere, della "sua" personale memoria?". Questo è uno dei quesiti che si pone il curatore della mostra Alberto Agazzani quando si interroga sull'artista.

Memoria e trasformazione, fissità e luce, sospensione e trascorrere del tempo, aspetti che non generano contraddizione ma che rendono unica l'espressione artistica di Giannoni.

E se nell'Aleph vi è la messa in scena della parola, che cambia in continuazione e che con il suo potere evocativo è strumento della ricerca, così sulle tele di Massimo Giannoni "la materia, il grumo di colore che cresce e s'increspa sulla tela, il gesto rapido di una spatolata grassa e spessa sono in pittura qualcosa di più di un espediente tecnico, di un "effetto speciale" per esplorare la profondità di un'immagine".

La visione ravvicinata e attenta dei suoi dipinti trasforma il soggetto raffigurato in un magma materico e spesso di pittura ad olio, al limite dell'astratto. Nel contempo "una tecnica materica e informale nel particolare ma dettagliatissima nel generale".

Nei lavori di Giannoni vi è sempre un'iconografia riconoscibile: è la distanza nella fruizione dell'opera a fare la differenza. Un gioco che non è ottico ma sostanziale; la realtà dunque è sublimata, mai statica, muta col tempo, con la polvere che si deposita sul colore addensato, con la luce che genera nuove prospettive: "Sui grumi e sulle grasse spatolate di colore che col tempo, asciugandosi, si modificano, su questo divenire continuo s'increspa il divenire continuo della luce, sempre mutevole, mai uguale a se stessa e così rivelatrice di ogni singolo segno lasciato dall'uomo e arricchito da Cronos". Autore di opere di grande impatto e formato, Giannoni si pone come artista della tradizione ma anche come osservatore della contemporaneità. La sua opera mette d'accordo chi ama la pittura di figura e quella informale, la storia e la cronaca, il passaggio del tempo e il suo permanere. Potremmo definire l'opera di Giannoni come una cerniera che collega la pittura di storia all'attualità.
"Massimo Giannoni. L'Aleph"

A cura di: Alberto Agazzani

Inaugurazione: sabato 3 settembre ore 18.00
Periodo: 03/09/11 - 02/10/11

PALAZZO DELLA RAGIONE - MANTOVA
Piazza Erbe
Mantova


Tel. 0376 288208

Riferimenti e Note:
Tel. Galleria Russo 06 6789949, 06 69920692

Organizzazione: Galleria Russo con la collaborazione e la partecipazione del Comune di Mantova
Ufficio Stampa:
ARTEEFATTI
Barbara Dicorato
Tel. 340 7704969

Segnala Antonella Colaninno































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