Nel 2033 la prossima chance per le città italiane
E' Matera la Capitale Europea della Cultura 2019
La Redazione
17/10/2014
Matera - Sarà Matera la città italiana designata Capitale Europea della Cultura per il 2019 al fianco della bulgara Plovdiv.
Lo ha annunciato poco fa il ministro Dario Franceschini al termine di un processo di candidatura laborioso e lungo che ha spinto le sei città in lizza (Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna, Siena oltre a Matera) a produrre solidi dossier, finanziariamente sostenibili, per accedere a un titolo che porta in dote sviluppo economico, prospettive di progresso culturale e innovazione, e chiede in cambio rigore, impegno, concretezza.
Steve Green, presidente della Giuria di selezione, ha affermato che il criterio di selezione si è basato sulla valutazione della partecipazione da parte della popolazione, oltre alla buona governance e all'eredità che verrà lasciata.
L’ultima ad assumere questa sfida, nel 2004, era stata Genova e la prossima italiana, dopo il turno del 2019, dovrà attendere il 2033.
La decisione è un riconoscimento allo sforzo organizzativo e all’impegno dell’amministrazione di Matera ma la raccomandazione della Commissione a tutte le candidate iscritte nell’elenco ristretto per l'attribuzione del titolo è quella di non disperdere il lavoro svolto sino a qui, a prescindere dal risultato, continuando a lavorare a strategie di sviluppo a lungo termine basate sulla cultura.
Lo ha annunciato poco fa il ministro Dario Franceschini al termine di un processo di candidatura laborioso e lungo che ha spinto le sei città in lizza (Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna, Siena oltre a Matera) a produrre solidi dossier, finanziariamente sostenibili, per accedere a un titolo che porta in dote sviluppo economico, prospettive di progresso culturale e innovazione, e chiede in cambio rigore, impegno, concretezza.
Steve Green, presidente della Giuria di selezione, ha affermato che il criterio di selezione si è basato sulla valutazione della partecipazione da parte della popolazione, oltre alla buona governance e all'eredità che verrà lasciata.
L’ultima ad assumere questa sfida, nel 2004, era stata Genova e la prossima italiana, dopo il turno del 2019, dovrà attendere il 2033.
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