Opere site-specific per le Tre Soglie

Alberto Garutti: 3 storie di paesaggio per Ca’ Corniani

Ritratto di Alberto Garutti a Ca' Corniani. Foto: Agostino Osio
 

Eleonora Zamparutti

13/10/2017

Milano - E’ Alberto Garutti il vincitore del concorso artistico internazionale indetto da Genagricola per la realizzazione di tre opere site-specific che saranno collocate in corrispondenza delle Tre Soglie di accesso a Ca’ Corniani, azienda agricola di proprietà del gruppo assicurativo Generali, sul litorale veneto.


L'opera di Alberto Garutti per la Soglia Est di Ca' Corniani.
 
Garutti vince su tutti: gli altri artisti inviati a partecipare al concorso erano Monica Bonvicini, Carsten Höller, Tobias Rehberger e Remo Salvadori. L'annuncio viene dato alla Triennale di Milano.
Il progetto portato avanti dall’artista è sfrutto di una lenta e attenta osservazione del paesaggio e della sua storia, e dell’ascolto dei suoi abitanti. Prevede la realizzazione di un grande tetto dorato (che andrà a rimpiazzare quello attuale in eternit, contribuendo così a bonificare la zona dall’amianto) per un antico casale abbandonato, una scritta al neon che campeggerà su un prato come una didascalia al cielo e che si illuminerà a ogni fulmine che cadrà in Italia, e alcune sculture di cavalli e cani, veri ritratti di animali che popolano il podere, collocate accanto a una pista ciclabile e che saranno lì a fare da guardiani, evocando la bellezza degli scenari scultorei delle ville venete.
Interventi lontani dalla monumentalità dell’arte pubblica tradizionale, dove l’esigenza creativa si pone in ascolto dell’identità del luogo. Opere non invasive, ma piuttosto minimal anche da un punto di vista economico. D’altra parte questa non è terra che abbia concesso sconti a chi l’ha abitata.
 
L’arte di Garutti scende in campo, ed è chiamata a contribuire a un più ampio piano di valorizzazione di un territorio molto particolare, a cui sta lavorando da diversi anni lo studio di architettura del paesaggio LAND.


L'intervento di Garutti alla Soglia Nord di Ca' Corniani.
 
La tenuta Ca’ Corniani sorge a pochi chilometri da Caorle, località balneare che insieme alle vicine Bibione (in terra friulana) e Jesolo (Veneto) contribuisce ad attirare oltre 7 milioni di turisti ogni anno.
E’ una terra che trasuda l’aria salmastra della vicina laguna di Venezia. Ma è anche esempio del nobile intervento umano in un ambiente naturale fortemente ostile.
Una piccola Olanda in Italia: qui 80 anni fa al posto dei campi e dei boschi attuali vi erano acque paludose e malsane, e la malaria era di casa.
 
Grazie all’importante intervento di bonifica e alla costruzione di innovative opere di ingegneria idraulica avviati dal gruppo Generali a partire dal 1951 (prima bonifica privata in Italia), si è riuscito a sottrarre oltre 1770 ettari di terra all’acqua. Poi è arrivata l’agricoltura intensiva come si chiamava una volta e di precisione oggi, è fiorita una comunità che nel suo picco ha raggiunto le 3000 anime, si sono costruite abitazioni, scuole, uffici postali e strade.  Ma poi è sopraggiunto il fenomeno dello spopolamento delle campagne e il disinteresse verso i mestieri alla terra, e Ca’ Corniani, azienda agricola tutt’ora in funzione, è finita in stato di semi abbandono.


Le sculture di cavalli e cani saranno installate alla Soglia Ovest di Ca' Corniani.
 
Oggi il gruppo Generali intende riqualificare il suo patrimonio immobiliare: lo ha annunciato qualche giorno fa a Venezia Philipe Donnet, Group CEO di Generali, presentando il progetto di restauro dell’immobile delle Procuratie Vecchie su Piazza San Marco e lo ribadisce oggi Marco Sesana, amministratore delegato di Generali Italia, sostenendo che “l’arte è lo strumento di valorizzazione del territorio”.
“La volontà è quella di trasformare Ca’ Corniani in un’esperienza” come ha affermato Giancarlo Fancel, presidente di Genagricola.
Gli interventi per la creazione di 34 chilometri di piste ciclabili, la piantumazione di alberi e arbusti, l’installazione di strisce di impollinazione per le api, il recupero degli edifici si sommeranno agli interventi dell’arte di Garutti con l’intento di rianimare un paesaggio che rischia di sprofondare nella memoria lontana della nostra storia, promuovendo un turismo lento.
Le opere di Garutti saranno inaugurate in occasione dell’apertura della prossima Biennale di Architettura di Venezia.