Milano - Uno straordinario documento autografo, una delle rarissime lettere conosciute del pittore Benozzo Gozzoli (Firenze 1420 circa - Pistoia 1497) ancora in mani private, va all'asta dalla Bloomsbury a Roma giovedi' 7 giugno con una stima che oscilla tra 20.000 e 22.000 euro. Inviata da Montefalco a Firenze il 27 giugno 1452 ad un suo possibile committente, quel Michele Brancacci figlio di Felice cui si deve la celebre cappella Brancacci in S. Maria del Carmine a Firenze (con affreschi di Masaccio e Masolino), nella lettera si menziona il ricevimento di una missiva di tre giorni antecedente dove domandava se il pittore si trovasse a Montefalco per fissare un incontro. Ma Benozzo ribatte, in sette righe di testo, che ''Io o necessita d'andare per infino a Viterbo e avevo diterminato di far la via de chosta. Ora me occhorso un pocho de chaso e non mi posso partire per di qui. Se la facenda che voi avete importa o chosa chio possa fare in vostro servizio mi farete grati.mo piacere a star dua d[ies] chon esso mecho. Se fusse dificile io verro chosta al tempo datto...(...) Benozzo di Lese dipintore. Montefalcho In san Francesco''. Il contesto e' chiaro, conoscendo la biografia di Gozzoli. Tra il 1450 e il 1452 Benozzo, ormai affrancatosi dalla lezione del maestro Lorenzo Ghiberti, sperimenta a Montefalco la sua prima attivita' autonoma. Dapprima nella chiesa di San Fortunato, quindi in quella di San Francesco, dove realizzera' le Storie di San Girolamo nella cappella intitolata al santo e le Storie di San Francesco nel coro, ambedue i cicli recano segnato il nome di Benozzo e la data del loro compimento, 1452.

(Fonte: Adnkronos)