Il simbolo di Milano fatica a far fronte alle spese

I conti che non tornano del Duomo

Alessandro Gandolfi, Capitolo Metropolitano in Cappella Jemale
 

Eleonora Zamparutti

01/12/2016

Milano - Il fotoreporter Alessandro Gandolfi ha impiegato un anno e mezzo di lavoro - e oltre 10.000 scatti - per portare a casa le 34 immagini che illustrano la vita che si svolge dietro la facciata del Duomo di Milano. La Veneranda Fabbrica del Duomo, l’ente che dal 1387 è preposto al mantenimento e alla gestione della Cattedrale milanese, oggi impiega 174 persone e spende ogni anno qualcosa come 30 milioni di Euro per mandare avanti la gigante impresa.
 
“Il Duomo è l’azienda più grossa nel cuore della città. Il suo valore economico è stato valutato in 82 miliardi di Euro, sui 400 totali di Milano in base al Brand Index” afferma Gianni Baratta, direttore della Veneranda Fabbrica del Duomo. “E’ il motore della città a livello turistico. L’80% dei viaggiatori viene per visitare il Duomo: oltre 6 milioni di visitatori varcano la sua soglia ogni anno. Milano è il Duomo”.
 FOTO  
Il Duomo al centro della città, sulla piazza principale, ritratto nelle riprese aeree effettuate a bordo di un elicottero della Polizia di Stato, il via vai dei turisti e dei piccioni davanti alla facciata del monumento milanese immortalato in un giorno fortunato di primavera sotto l’arcobaleno, un particolare delle statue che adornano la fiancata: il servizio fotografico di Gandolfi comincia da qui, dalla realtà esterna del monumento simbolo della città.
 
“Il reportage non racconta l’architettura statica del Duomo, ma il mondo di persone che ci ruota attorno, i luoghi anche lontani coinvolti nella sua esistenza, le storie affascinanti degli uomini e delle donne che abitano quell’architettura” afferma Gandolfi.
Il suo servizio fotografico ha prodotto un reportage pubblicato sul National Geographic lo scorso luglio, e la mostra “L’infinita energia dei Grandi Cantieri del Duomo”, aperta al pubblico fino al 28 febbraio nella Chiesa di San Gottardo in Corte.
 
“Il Duomo è una Cattedrale, ma soprattutto è la chiesa dei milanesi. Ogni giorno qui si recita la messa, non come in altre cattedrali dove la messa si tiene una volta a settimana” afferma Baratta. “Il Duomo rappresenta l’identità storica e religiosa dei milanesi, la forte radice cristiana del suo popolo. Non è così in tutte le altre città”.
 
Ci sono volute 3 ore a Gandolfi per tirare fuori lo scatto perfetto del rito della Nivola, legato all’ostensione della reliquia del Santo Chiodo della Croce di Gesù . “La dote del fotografo sta nella capacità di attendere il momento giusto” dice il fotoreporter.
Nella mostra l’immagine appare nella sequenza dedicata ai momenti di vita religiosa all’interno della Cattedrale, come le celebrazioni del Capitolo Metropolitano e il ritratto delle voci bianche della Cappella Musicale, di origine Cinquecentesca, la “Schola Cantorum” fondata da Franchino Gaffurio.
 
Alle funzioni che si svolgono nella chiesa prendono parte quei milanesi che sono anche il popolo dei benefattori che la tengono in piedi da oltre 6 secoli. Mantenere il Duomo oggi costa circa 32 milioni di Euro all’anno. L’80% dei fondi per coprire le spese viene reperito direttamente dalla Fabbrica con iniziative come ad esempio “Adotta una guglia” che ha raccolto finora dall’ottobre 2012, circa 7 milioni, attraverso la gestione del patrimonio immobiliare di proprietà, vari lasciti e donazioni e certamente la bigliettazione (2 € l’ingresso al Duomo, 9€  la salita sulle Terrazze a piedi e 13€ in ascensore). “Oggi però dobbiamo fronteggiare spese importanti per il mantenimento del patrimonio immobiliare: per il restauro della sede della Fabbrica ci vogliono 10 milioni di Euro, per la messa a norma degli immobili di Viale Gorizia ne servono altri 3 milioni. E di questi tempi lasciti e donazioni da parte di privati non sono abbastanza per coprire il restante 20%” continua il professor Baratta.
 
Solo per la messa in opera dell’impianto di sicurezza del Duomo sono stati spesi 1,8 milioni di Euro, tuttavia mancano ancora le autorizzazioni per installare le telecamere di sorveglianza.
Per il 2017, la previsione di un contributo da parte dello Stato è passato a 5 milioni di Euro all’anno contro i 7,5 di qualche anno fa, in particolare durante il periodo di Expo. La Regione Lombardia, dal 2010 al 2015 compresi ha versato € 4,3 milioni. Ora si attende di conoscere quale sarà l’impegno del Comune di Milano. “Sarebbe un errore pazzesco non intervenire. Non chiediamo grandi cifre, 1,5 milioni di Euro all’anno sarebbero sufficienti, ma sarebbe importante un impegno continuativo magari ancorato alla tassa di soggiorno. Speriamo che il Comune sia con noi” continua Baratta.
Conti alla mano, la coperta è troppo corta per tenere in piedi la Fabbrica. Solo per l’apertura del Duomo 365 giorni all’anno si spendono circa 4 milioni di Euro.
 
Il viaggio per immagini di Gandolfi arriva fino alla Val d’Ossola per raccontare l’attività degli operai che estraggono il marmo nella Cava di Candoglia, entra nel Cantiere dei Marmisti impegnati nel rifacimento dei decori marmorei usurati dal tempo, si arrampica sul tetto del Duomo per mostrare gli interventi degli operai legati a una fune mentre sistemano una statua, una guglia, una lastra. E’ un documento che testimonia l’attività ininterrotta di una fucina che non si ferma da 630 anni.
 
Sono molti gli eventi e le attività culturali che la Fabbrica organizza per far conoscere il suo impegno: nel 2015 in occasione di Expo si è tenuto sulle Terrazze lo spettacolo teatrale “Lungh’ me la Fabbrica del Domm”. Nel 2016 i registi Massimo D’Anolfi e Martina Parenti hanno presentato in anteprima al 68° Festival del Film di Locarno, “L’Infinita Fabbrica del Duomo”, un documentario, un racconto poetico dedicato ai secoli di attività occorsi all'uomo per realizzare, tutelare e conservare il Duomo di Milano.

Lo scorso 30 maggio è stato inaugurato, dopo un ingente intervento di restauro, l’Archivio della Fabbrica, deposito di preziosi documenti che coprono un ampio panorama cronologico dalla fondazione del Duomo a oggi. Una sorta di diario della città dove sono conservate varie tipologie documentarie come registri, mandati di pagamento, testamenti, donazioni, disegni e progetti della facciata, pergamene, composizioni musicali.
Uno strumento formidabile per far conoscere la storia di Milano e dei suoi cittadini all’Italia e al mondo.
 
Approfondimenti:
FOTO: La "gran macchina del Duomo". Racconto fotografico a Milano
• Il Duomo si racconta
 Il Duomo? E’ il nostro Empire State Building
 Guida d'arte di Milano

COMMENTI
 
LA MAPPA
  NOTIZIE

VEDI ANCHE

Vedi tutte le notizie >