Painting is back fino al 3 ottobre nel museo milanese di Intesa Sanpaolo
I magnifici anni Ottanta accendono le Gallerie d'Italia
Salvo, Paesaggio con rovine, 1984, Olio su tela, 198 x 224 cm, Venezia, Collezione Giovanni Michelagnoli | Courtesy Archivio Salvo Cameraphoto Arte, Venezia
Samantha De Martin
04/06/2021
Milano - Patinati, polimorfi, dirompenti, gli anni Ottanta invadono con la loro vitalità tracimante gli spazi delle Gallerie Italia di Piazza Scala, inaugurando la ripartenza nel segno dell’ottimismo e della fiducia nel futuro.
La stessa che i protagonisti di quel decennio hanno impresso sulla tela facendo della pittura lo strumento felice per caricare il mondo delle immagini di una vitalità nuova.
Fino al 3 ottobre il museo milanese di Intesa Sanpaolo presenta al pubblico delle nuove generazioni la trasversalità vissuta dagli artisti in quegli anni attraverso 57 opere.
D’altra parte, il titolo del percorso ideato da Luca Massimo Barbero, Painting is back. Anni Ottanta, la pittura in Italia, quasi idiosincrasico nell’utilizzo di una lingua non nazionale, sottolinea già questo effetto trasversale della pittura italiana di quegli anni, le cui opere apparvero effettivamente come un’esplosione, o forse una risposta al diktat dell’arte del decennio precedente.
Mario Schifano Osservatorio, 1985, acrilico e smalto su tela, 400 x 300 cm, Modena, Collezione Emilio Mazzoli | Foto: © RolandoPaoloGuerzoni | Courtesy © Mario Schifano, by SIAE 2021
In questo cortocircuito visivo i capolavori di proprietà di Intesa Sanpaolo si affiancano a importanti opere in prestito da altre prestigiose collezioni.
“The Italians […] turn up everywhere” (“Gli Italiani sono dappertutto”) sentenziava il “New York Times” commentando la storica mostra berlinese Zeitgeist, nel dicembre del 1982.
Ed eccoli gli italiani Achille Bonito Oliva e Mario Schifano, presente in mostra con grandi tele, inedite e singolari, dai colori tanto disperati quanto pirotecnici, accanto a Franco Angeli, che grandeggia con il suo Notturno romano di quasi due metri in omaggio alla città eterna.
A dare avvio al percorso, opere realizzate tra il 1977 e il 1980, con Gino De Dominicis, Luigi Ontani e Mimmo Paladino ad attestare una libertà creativa che affonda le proprie radici nella tradizione visiva italiana, o ancora Il nuotatore, la monumentale video-istallazione del 1984 firmata da Studio Azzurro.
Enzo Cucchi, Le stimmate, 1980, Olio su tela, 135 x 208 cm, Collezione D'Ercole, Roma | Foto: © Pedrini Photography, Zurigo
Gli Anni Ottanta diventano così la ricostruzione di un dialogo aperto tra i protagonisti dell’epoca. Il visitatore incontra Mario Merz, maestro della riscoperta dei grandi miti dell’umanità, facendosi coinvolgere dalla pittura visionaria di Carol Rama. La pittura murale di Nicola De Maria incrocia le composizioni giocose di Aldo Spoldi e il percorso articolato di Enzo Cucchi, che, con Le stimmate (1980), apre idealmente un percorso dove personalità differenti proseguono quel dialogo iniziato a partire dalle mostre internazionali, dalla Biennale di Venezia a Documenta di Kassel, da Europa79 a Zeitgeist (1982).
Ma il percorso dà conto anche del rientro in Italia di protagonisti di quegli anni come Mimmo Rotella o Valerio Adami, mentre Enrico Baj viene ricordato con quattro rari dipinti di collezione Intesa Sanpaolo, realizzati tra gli anni Cinquanta e Sessanta, che accompagnano gli ospiti della mostra alla scoperta della maturazione del linguaggio pittorico e del meccanismo creativo dell’artista.
Mimmo Rotella, Pittura, 1990, Sovrapittura su lamiera, 300 x 150 cm, Milano, Famiglia Rotella © 2021 Mimmo Rotella by SIAE
La ricchezza critica degli anni Ottanta si riversa infine tra le pagine della rivista “Flash Art” della quale sarà pubblicato e distribuito un numero speciale che riunirà articoli, interviste, documenti legati agli artisti in mostra.
L'esposizione è aperta dal martedì alla domenica dalle 9.30 alle 19.30 con ultimo ingresso un’ora e mezza prima della chiusura. Si consiglia la prenotazione online.
Painting is back. Anni Ottanta, la pittura in Italia, Allestimento della mostra | Courtesy Gallerie d'Italia
Leggi anche:
• Capitali dell'arte: Napoli celebra Los Angeles alle Gallerie Italia
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D’altra parte, il titolo del percorso ideato da Luca Massimo Barbero, Painting is back. Anni Ottanta, la pittura in Italia, quasi idiosincrasico nell’utilizzo di una lingua non nazionale, sottolinea già questo effetto trasversale della pittura italiana di quegli anni, le cui opere apparvero effettivamente come un’esplosione, o forse una risposta al diktat dell’arte del decennio precedente.
Mario Schifano Osservatorio, 1985, acrilico e smalto su tela, 400 x 300 cm, Modena, Collezione Emilio Mazzoli | Foto: © RolandoPaoloGuerzoni | Courtesy © Mario Schifano, by SIAE 2021
In questo cortocircuito visivo i capolavori di proprietà di Intesa Sanpaolo si affiancano a importanti opere in prestito da altre prestigiose collezioni.
“The Italians […] turn up everywhere” (“Gli Italiani sono dappertutto”) sentenziava il “New York Times” commentando la storica mostra berlinese Zeitgeist, nel dicembre del 1982.
Ed eccoli gli italiani Achille Bonito Oliva e Mario Schifano, presente in mostra con grandi tele, inedite e singolari, dai colori tanto disperati quanto pirotecnici, accanto a Franco Angeli, che grandeggia con il suo Notturno romano di quasi due metri in omaggio alla città eterna.
A dare avvio al percorso, opere realizzate tra il 1977 e il 1980, con Gino De Dominicis, Luigi Ontani e Mimmo Paladino ad attestare una libertà creativa che affonda le proprie radici nella tradizione visiva italiana, o ancora Il nuotatore, la monumentale video-istallazione del 1984 firmata da Studio Azzurro.
Enzo Cucchi, Le stimmate, 1980, Olio su tela, 135 x 208 cm, Collezione D'Ercole, Roma | Foto: © Pedrini Photography, Zurigo
Gli Anni Ottanta diventano così la ricostruzione di un dialogo aperto tra i protagonisti dell’epoca. Il visitatore incontra Mario Merz, maestro della riscoperta dei grandi miti dell’umanità, facendosi coinvolgere dalla pittura visionaria di Carol Rama. La pittura murale di Nicola De Maria incrocia le composizioni giocose di Aldo Spoldi e il percorso articolato di Enzo Cucchi, che, con Le stimmate (1980), apre idealmente un percorso dove personalità differenti proseguono quel dialogo iniziato a partire dalle mostre internazionali, dalla Biennale di Venezia a Documenta di Kassel, da Europa79 a Zeitgeist (1982).
Ma il percorso dà conto anche del rientro in Italia di protagonisti di quegli anni come Mimmo Rotella o Valerio Adami, mentre Enrico Baj viene ricordato con quattro rari dipinti di collezione Intesa Sanpaolo, realizzati tra gli anni Cinquanta e Sessanta, che accompagnano gli ospiti della mostra alla scoperta della maturazione del linguaggio pittorico e del meccanismo creativo dell’artista.
Mimmo Rotella, Pittura, 1990, Sovrapittura su lamiera, 300 x 150 cm, Milano, Famiglia Rotella © 2021 Mimmo Rotella by SIAE
La ricchezza critica degli anni Ottanta si riversa infine tra le pagine della rivista “Flash Art” della quale sarà pubblicato e distribuito un numero speciale che riunirà articoli, interviste, documenti legati agli artisti in mostra.
L'esposizione è aperta dal martedì alla domenica dalle 9.30 alle 19.30 con ultimo ingresso un’ora e mezza prima della chiusura. Si consiglia la prenotazione online.
Painting is back. Anni Ottanta, la pittura in Italia, Allestimento della mostra | Courtesy Gallerie d'Italia
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