Dall’arte alla scienza e ritorno, in un grande progetto multidisciplinare
Nella scatola magica del cervello: Fondazione Prada presenta "Human Brains"
Brain Image, HBP / FZJ TRICKLABOR I Courtesy Human Brain Project
Francesca Grego
22/10/2020
Milano - Neurobiologia e filosofia, linguistica e intelligenza artificiale, psicologia, neurochimica, robotica: è questo l’arsenale messo in campo da Fondazione Prada nel suo ultimo progetto, Human Brains. Obiettivo: conoscere nel modo più completo possibile il cervello umano, “una meraviglia sorprendentemente complessa e tanto più straordinaria se pensiamo che ha un volume poco più grande di una bottiglia d’acqua minerale”, spiega il professor Giancarlo Comi, presidente del comitato scientifico di Human Brains.
Come mai gli studi sul cervello trovano casa in un’istituzione che ha legato la propria identità alle arti visive? Una prima risposta ce la fornisce lo stesso Comi: “Da neuroscienziato mi ha sempre stupito che l’area del cervello dedicata alla visione è in assoluto tra le più ampie. L’immagine ha un ruolo enorme in tutti i nostri processi intellettuali. E grazie alle numerosissime connessioni della corteccia occipitale, ciò che vediamo ci fa male o ci fa bene. Se guardo una scena raccapricciante, ho malessere prima ancora di essere in grado di pensare. è il modo in cui mi sento che mi dice ‘questa cosa è brutta’ ”. Lo studio del cervello, prosegue lo scienziato, “permette di comprendere l’arte alla luce delle percezioni che ci sono dietro”.
Johann Baptist Gumpp (1651-1728), Autoritratto / Self-portrait. Firenze, Galleriadegli Uffizi © 2020 Foto Scala, Firenze su concessione Ministero Beni e Attività Culturali e del Turismo I Courtesy of Fondazione Prada
Presentato questo pomeriggio in live streaming dall’Head of Programs di Fondazione Prada Chiara Costa con Giancarlo Comi e Massimo Cacciari, Human Brains si propone di creare un network, “un tessuto connettivo”, che colleghi scienziati, centri di ricerca e singoli progetti portati avanti in tutto il mondo, in un’ottica pluridisciplinare che riflette la ricchezza degli approcci contemporanei allo studio del cervello. Tutto questo prenderà forma sulla piattaforma online humanbrains.fondazioneprada.org attraverso un ricco programma di incontri, convegni e attività editoriali che culmineranno in una grande mostra a cura di Udo Kittelmann. Durante la Biennale di Venezia 2022, un allestimento immersivo nella sede lagunare di Fondazione Prada accoglierà le suggestioni maturate in oltre un anno di lavori, aprendo ai visitatori la “scatola magica” del cervello umano. Non un’iniziativa per specialisti dunque, ma un’occasione per riunire scienza e comunità in eventi aperti e accessibili a tutti.
Ne avremo un saggio già nel primo appuntamento, Culture and Consciousness, online dal 9 al 13 novembre: ogni giorno tra le 19 e le 21 una coppia di esperti di fama internazionale si confronterà in diretta streaming su un tema specifico, dalle basi biologiche del nostro sentire alle frontiere del neuroimaging, fino all’evoluzione del cervello in rapporto alle tecnologie.
Brain Image, M. Axer / FZJ / HBP I Courtesy Human Brain Project
Nel 2021, invece, un simposio internazionale aperto al pubblico riunirà i più grandi studiosi di neuroscienze e dintorni, che dialogheranno da prospettive anche molto diverse per restituirci il quadro degli studi più avanzati e delle ultime scoperte. Il tutto con il coordinamento del comitato scientifico di Human Brains, presieduto da Giancarlo Comi e composto da ricercatori, medici, psicologi, linguisti, filosofi, divulgatori e curatori come Jubin Abutalebi, Massimo Cacciari, Viviana Kasam, Udo Kittelmann, Andrea Moro, Daniela Perani.
“Durante i venticinque anni di attività di Fondazione Prada ho sempre voluto lavorare su questioni rilevanti della cultura contemporanea. Questo progetto dedicato alle neuroscienze è forse tra i più importanti concepiti finora”, ha dichiarato la presidente Miuccia Prada: “Per un'istituzione come Fondazione Prada nata da un interesse per le arti visive, occuparsi di scienza è una sfida, in quanto dovrà dare voce e forma alle idee dei ricercatori. Il dialogo che si concretizza in Human Brains sottolinea l'importanza della collaborazione nel dare valore e diffondere discipline e ricerche fondamentali per il nostro presente”.
Fondazione Prada, Human Brains - Culture and Consciousness
Come mai gli studi sul cervello trovano casa in un’istituzione che ha legato la propria identità alle arti visive? Una prima risposta ce la fornisce lo stesso Comi: “Da neuroscienziato mi ha sempre stupito che l’area del cervello dedicata alla visione è in assoluto tra le più ampie. L’immagine ha un ruolo enorme in tutti i nostri processi intellettuali. E grazie alle numerosissime connessioni della corteccia occipitale, ciò che vediamo ci fa male o ci fa bene. Se guardo una scena raccapricciante, ho malessere prima ancora di essere in grado di pensare. è il modo in cui mi sento che mi dice ‘questa cosa è brutta’ ”. Lo studio del cervello, prosegue lo scienziato, “permette di comprendere l’arte alla luce delle percezioni che ci sono dietro”.
Johann Baptist Gumpp (1651-1728), Autoritratto / Self-portrait. Firenze, Galleriadegli Uffizi © 2020 Foto Scala, Firenze su concessione Ministero Beni e Attività Culturali e del Turismo I Courtesy of Fondazione Prada
Presentato questo pomeriggio in live streaming dall’Head of Programs di Fondazione Prada Chiara Costa con Giancarlo Comi e Massimo Cacciari, Human Brains si propone di creare un network, “un tessuto connettivo”, che colleghi scienziati, centri di ricerca e singoli progetti portati avanti in tutto il mondo, in un’ottica pluridisciplinare che riflette la ricchezza degli approcci contemporanei allo studio del cervello. Tutto questo prenderà forma sulla piattaforma online humanbrains.fondazioneprada.org attraverso un ricco programma di incontri, convegni e attività editoriali che culmineranno in una grande mostra a cura di Udo Kittelmann. Durante la Biennale di Venezia 2022, un allestimento immersivo nella sede lagunare di Fondazione Prada accoglierà le suggestioni maturate in oltre un anno di lavori, aprendo ai visitatori la “scatola magica” del cervello umano. Non un’iniziativa per specialisti dunque, ma un’occasione per riunire scienza e comunità in eventi aperti e accessibili a tutti.
Ne avremo un saggio già nel primo appuntamento, Culture and Consciousness, online dal 9 al 13 novembre: ogni giorno tra le 19 e le 21 una coppia di esperti di fama internazionale si confronterà in diretta streaming su un tema specifico, dalle basi biologiche del nostro sentire alle frontiere del neuroimaging, fino all’evoluzione del cervello in rapporto alle tecnologie.
Brain Image, M. Axer / FZJ / HBP I Courtesy Human Brain Project
Nel 2021, invece, un simposio internazionale aperto al pubblico riunirà i più grandi studiosi di neuroscienze e dintorni, che dialogheranno da prospettive anche molto diverse per restituirci il quadro degli studi più avanzati e delle ultime scoperte. Il tutto con il coordinamento del comitato scientifico di Human Brains, presieduto da Giancarlo Comi e composto da ricercatori, medici, psicologi, linguisti, filosofi, divulgatori e curatori come Jubin Abutalebi, Massimo Cacciari, Viviana Kasam, Udo Kittelmann, Andrea Moro, Daniela Perani.
“Durante i venticinque anni di attività di Fondazione Prada ho sempre voluto lavorare su questioni rilevanti della cultura contemporanea. Questo progetto dedicato alle neuroscienze è forse tra i più importanti concepiti finora”, ha dichiarato la presidente Miuccia Prada: “Per un'istituzione come Fondazione Prada nata da un interesse per le arti visive, occuparsi di scienza è una sfida, in quanto dovrà dare voce e forma alle idee dei ricercatori. Il dialogo che si concretizza in Human Brains sottolinea l'importanza della collaborazione nel dare valore e diffondere discipline e ricerche fondamentali per il nostro presente”.
Fondazione Prada, Human Brains - Culture and Consciousness
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