Dal 12 al 14 aprile la fiera d’arte di Milano
“No Time No Space”. Tutte le novità di miart 2024
miart 2024, no time no space | Creative direction: @cabinet_milano | Photography: @charlieengman
Francesca Grego
29/03/2024
Milano - Conto alla rovescia per la 28° edizione di miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea con sede a Milano che ogni anno porta in scena le migliori proposte dal mondo del collezionismo e delle gallerie. No time no space è il titolo scelto per l’appuntamento del 2024, che cita un esploratore “di mondi lontanissimi e di civiltà sepolte” come Franco Battiato: espressione del desiderio di allargare i confini geografici e temporali, aprendo le porte all’ignoto.
Numerose le novità annunciate dal direttore Nicola Ricciardi, per il quarto anno alla guida della fiera milanese: aumentano le gallerie partecipanti (178 da 28 paesi, a fronte delle 169 del 2023), inaugurano due sezioni inedite, raddoppiano i talks, crescono premi, committenze e acquisizioni, con dieci direttori di museo provenienti da tutto il mondo tra i giurati. Nuove collaborazioni e progetti artistici diffusi in città contribuiranno inoltre a portare la fiera fuori dai suoi confini consueti, stimolando la partecipazione di un pubblico sempre più vasto.
Vivian Suter, Tintin Nina Disco, 2024. Installation view, kauffmann repetto, Milan. Photo Andrea Rossetti I Courtesy the artist and kauffmann repetto, Milan - New York
In programma dal 12 al 14 aprile - con anteprima VIP prevista per giovedì 11 - miart 2024 offrirà all’attenzione di collezionisti e appassionati oltre 1000 opere di artisti moderni e contemporanei affermati ed emergenti. Nel mare magnum della fiera, i riflettori puntano sulle nuove sezioni, concepite come “portali dimensionali o macchine del tempo”. Le troveremo entrambe all’interno di Established, la macro sezione principale.
Franco Mazzucchelli, installation view of Intervento Ambientale, curated by Gianni Schiavon and CCH, Chiesa di San Domenico, Alba, 2023 - 2024. The exhibition is promoted by Fondazione Mancini Carini, with the support of Famija Albèisa. Photo Gianni Schiavon I Courtesy of Chertlüdde, Berlin, and Franco Mazzucchelli
La prima è Portal, a cura di Abaseh Mirvali, che con 8 piccole mostre inviterà i visitatori a guardare sotto una nuova luce il lavoro di alcuni artisti italiani o a scoprire maestri poco conosciuti provenienti da paesi lontani.
Il secondo progetto si intitola Timescape e nei prossimi tre anni esplorerà la produzione artistica di epoche sempre più distanti nel tempo, andando oltre il tradizionale raggio di azione di miart. Quest’anno sarà incentrato sul primo Novecento, con micro-esposizioni caratterizzate da un approccio trans-storico e trasversale: una mostra sul ritratto in scultura da Medardo Rosso a Giacomo Manzù (Galleria Gomiero), per esempio, o un focus su Futurismo e Aeropittura, dove non mancheranno opere di maestri come Balla e Boccioni (Bottegantica).
La sezione Emergent diretta da Attilia Fattori Franchini riunirà invece le proposte di 23 gallerie provenienti da ogni angolo del mondo, accomunate dall’interesse per i giovani artisti.
Patrizio di Massimo, Stelle, 2023. Oil on linen I Courtesy ChertLüdde, Berlin
Tra le oltre 1000 opere esposte figurano anche molti pezzi di carattere museale. Come Caribbean Tea Time, spettacolare paravento di David Hockney appartenente a una serie che figura nelle collezioni della Tate Modern e del MET di New York, o Combustione plastica e Combustione B.A. di Alberto Burri, recentemente esposti in grandi mostre internazionali. Numerose sono anche le commissioni di miart 2024, dalla poetica e monumentale altalena di Francesco Arena alla performance di Luca de Leva che trasformerà lo stand della sua galleria in “un’agenzia di viaggio per spedizioni verso l’ignoto”.
Chi è in cerca di opere di artisti storicizzati, invece, troverà pane per i propri denti in esposizioni meticolosamente curate come Artisti italiani nella Collezione Peggy Guggenheim, che spazierà da Giorgio De Chirico a Piero Dorazio (ML fine art), o nella selezione di protagonisti del dopoguerra proposta da Giò Marconi, con opere di artisti come Enrico Baj o Mario Schifano.
Emilio Vedova, Ciclo S. 8, 1960. Oil and tempera on canvas. Photo Paolo Vandrash I Courtesy ML fine art, Milan
In occasione della 60° Mostra Internazionale d'Arte di Venezia, infine, alcune gallerie proporranno degli omaggi alla storia della Biennale, come il focus sullo Spazialismo veneziano curato da Galleria dello Scudo, con opere degli anni Cinquanta di Emilio Vedova, Tancredi Parmeggiani, Renato Birolli, Edmondo Bacci. I collezionisti avranno inoltre l’opportunità di ammirare numerose opere degli artisti scelti per l’edizione 2024 dal curatore Adriano Pedrosa.
Dall’8 al 14 aprile i fermenti dell'arte invaderanno la città nel consueto appuntamento della Milano Art Week, animando musei e spazi espositivi. Due luoghi normalmente estranei alla sfera artistica sono stati scelti da miart per altrettanti progetti speciali: si tratta di Anteo Palazzo del Cinema, teatro della rassegna di film d’artista Comete. Avanguardie di un altro sistema solare, e di un grande ufficio in disuso ora protagonista del BiM, progetto di rigenerazione urbana nel quartiere Bicocca che sta trasformando un iconico edificio progettato da Vittorio Gregotti in una work destination all'avanguardia. Qui, a cura del direttore della fiera Nicola Ricciardi, sarà allestita la prima mostra monografica dedicata in Italia a David Horvitz, che stimola la curiosità con un peculiare allestimento site specific.
miart 2024, no time no space | Creative direction: @cabinet_milano | Photography: @charlieengman
Numerose le novità annunciate dal direttore Nicola Ricciardi, per il quarto anno alla guida della fiera milanese: aumentano le gallerie partecipanti (178 da 28 paesi, a fronte delle 169 del 2023), inaugurano due sezioni inedite, raddoppiano i talks, crescono premi, committenze e acquisizioni, con dieci direttori di museo provenienti da tutto il mondo tra i giurati. Nuove collaborazioni e progetti artistici diffusi in città contribuiranno inoltre a portare la fiera fuori dai suoi confini consueti, stimolando la partecipazione di un pubblico sempre più vasto.
Vivian Suter, Tintin Nina Disco, 2024. Installation view, kauffmann repetto, Milan. Photo Andrea Rossetti I Courtesy the artist and kauffmann repetto, Milan - New York
In programma dal 12 al 14 aprile - con anteprima VIP prevista per giovedì 11 - miart 2024 offrirà all’attenzione di collezionisti e appassionati oltre 1000 opere di artisti moderni e contemporanei affermati ed emergenti. Nel mare magnum della fiera, i riflettori puntano sulle nuove sezioni, concepite come “portali dimensionali o macchine del tempo”. Le troveremo entrambe all’interno di Established, la macro sezione principale.
Franco Mazzucchelli, installation view of Intervento Ambientale, curated by Gianni Schiavon and CCH, Chiesa di San Domenico, Alba, 2023 - 2024. The exhibition is promoted by Fondazione Mancini Carini, with the support of Famija Albèisa. Photo Gianni Schiavon I Courtesy of Chertlüdde, Berlin, and Franco Mazzucchelli
La prima è Portal, a cura di Abaseh Mirvali, che con 8 piccole mostre inviterà i visitatori a guardare sotto una nuova luce il lavoro di alcuni artisti italiani o a scoprire maestri poco conosciuti provenienti da paesi lontani.
Il secondo progetto si intitola Timescape e nei prossimi tre anni esplorerà la produzione artistica di epoche sempre più distanti nel tempo, andando oltre il tradizionale raggio di azione di miart. Quest’anno sarà incentrato sul primo Novecento, con micro-esposizioni caratterizzate da un approccio trans-storico e trasversale: una mostra sul ritratto in scultura da Medardo Rosso a Giacomo Manzù (Galleria Gomiero), per esempio, o un focus su Futurismo e Aeropittura, dove non mancheranno opere di maestri come Balla e Boccioni (Bottegantica).
La sezione Emergent diretta da Attilia Fattori Franchini riunirà invece le proposte di 23 gallerie provenienti da ogni angolo del mondo, accomunate dall’interesse per i giovani artisti.
Patrizio di Massimo, Stelle, 2023. Oil on linen I Courtesy ChertLüdde, Berlin
Tra le oltre 1000 opere esposte figurano anche molti pezzi di carattere museale. Come Caribbean Tea Time, spettacolare paravento di David Hockney appartenente a una serie che figura nelle collezioni della Tate Modern e del MET di New York, o Combustione plastica e Combustione B.A. di Alberto Burri, recentemente esposti in grandi mostre internazionali. Numerose sono anche le commissioni di miart 2024, dalla poetica e monumentale altalena di Francesco Arena alla performance di Luca de Leva che trasformerà lo stand della sua galleria in “un’agenzia di viaggio per spedizioni verso l’ignoto”.
Chi è in cerca di opere di artisti storicizzati, invece, troverà pane per i propri denti in esposizioni meticolosamente curate come Artisti italiani nella Collezione Peggy Guggenheim, che spazierà da Giorgio De Chirico a Piero Dorazio (ML fine art), o nella selezione di protagonisti del dopoguerra proposta da Giò Marconi, con opere di artisti come Enrico Baj o Mario Schifano.
Emilio Vedova, Ciclo S. 8, 1960. Oil and tempera on canvas. Photo Paolo Vandrash I Courtesy ML fine art, Milan
In occasione della 60° Mostra Internazionale d'Arte di Venezia, infine, alcune gallerie proporranno degli omaggi alla storia della Biennale, come il focus sullo Spazialismo veneziano curato da Galleria dello Scudo, con opere degli anni Cinquanta di Emilio Vedova, Tancredi Parmeggiani, Renato Birolli, Edmondo Bacci. I collezionisti avranno inoltre l’opportunità di ammirare numerose opere degli artisti scelti per l’edizione 2024 dal curatore Adriano Pedrosa.
Dall’8 al 14 aprile i fermenti dell'arte invaderanno la città nel consueto appuntamento della Milano Art Week, animando musei e spazi espositivi. Due luoghi normalmente estranei alla sfera artistica sono stati scelti da miart per altrettanti progetti speciali: si tratta di Anteo Palazzo del Cinema, teatro della rassegna di film d’artista Comete. Avanguardie di un altro sistema solare, e di un grande ufficio in disuso ora protagonista del BiM, progetto di rigenerazione urbana nel quartiere Bicocca che sta trasformando un iconico edificio progettato da Vittorio Gregotti in una work destination all'avanguardia. Qui, a cura del direttore della fiera Nicola Ricciardi, sarà allestita la prima mostra monografica dedicata in Italia a David Horvitz, che stimola la curiosità con un peculiare allestimento site specific.
miart 2024, no time no space | Creative direction: @cabinet_milano | Photography: @charlieengman
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