Venere di Urbino

Santa Croce

Venere di Urbino
DA SAPERE: Realizzata per Guidobaldo II della Rovere, confluì nelle raccolte medicee in seguito al matrimonio di Vittoria, ultima discendente del casato, con Ferdinando II de’ Medici. L’opera, dal carattere eminentemente erotico è forse un’allegoria matrimoniale ma potrebbe nascondere anche il ritratto di una cortigiana. Tiziano, che si ispira alla Venere di Giorgione, inserisce una notazione di genere nella raffigurazione delle due fantesche intente a rovistare in un cassone. Nel Settecento fu esposta nella Tribuna degli Uffizi, celata agli occhi dei più da una coperta raffigurante l’Amor Sacro.