Dal 22 settembre al 29 gennaio
Palazzo Reale sulla cresta dell'onda
Katsushika Hokusai, La grande onda presso la costa di Kanagawa, dalla serie Trentasei vedute del monte Fuji,1830-1832 circa, Silografia policroma, 25.9 x 38.5 cm, Honolulu Museum of Art | Courtesy of Palazzo Reale, Milano 2016
Ludovica Sanfelice
21/09/2016
Milano - Le celebrazioni del 150° anniversario del primo Trattato di Amicizia e di Commercio tra l'Italia e il Giappone regalano un nuovo appuntamento culturale di altissimo profilo. Palazzo Reale inaugura infatti la nuova stagione con la mostra "Hokusai, Hiroshige, Utamaro", una ventata fresca che porta in città più di duecento opere in prestito dall'Honolulu Museum of Art per presentare al pubblico uno dei momenti più significativi della cultura figurativa del Sol Levante conosciuta sotto il nome di ukiyo-e.
Sotto il guscio di questa parola miseteriosa è racchiusa l'estetica delle "immagini del mondo fluttuante" che hanno sedotto e influenzato la scena artistica europea alla fine dell'Ottocento contaminando il nostro gusto e il nostro immaginario anche in seguito.
A dar vita all'ukiyo-e fu l'esigenza di riflettere l'epocale passaggio dal sistema feudale dei samurai ad una società urbanizzata e borghese che democratizzò l'intrattenimento e le arti anche attraverso l'editoria. Un cambiamento illustrato perfettamente nelle stampe del Mondo Fluttuante, riprodotte e serializzate grazie alla tecnica della silografia che rendeva accessibile a tutti e diffondeva su carta la bellezza dei piccoli piaceri della vita, le meraviglie della natura e dei paesaggi nazionali o la grazia femminile attraverso un linguaggio grafico semplice e raffinato.

Un'arte nuova per metà artigianale che al disegno d'artista univa il lavoro dell'editore, degli intagliatori e degli stampatori e si materializzava in cartoline economiche e di piccole dimensioni che con la loro circolazione si trasformarono in una moda, partecipando alla costruzione di un'identità nazionale e alla diffusione dell'immagine ammaliante del Giappone anche fuori dai confini.
I ponti, le stazioni, le cascate, i fiori, la pioggia, le vedute del Monte Fuji e le donne curate investirono come la Grande Onda di Hokusai la fantasia collettiva, e grazie all'importante rassegna milanese si preparano a ripetere l'incantesimo anche sulle nuove generazioni.
L'esposizione prodotta con esperienza da MondoMostre Skira è solo la prima nota di una sinfonia giapponese che culminerà il 7 dicembre nell'inaugurazione della stagione operistica del Teatro alla Scala con la Madama Butterfly di Puccini. Ma non c'è fretta perchè i mesi a venire saranno coronati da altri imperdibili eventi espositivi come l'arrivo di Kishio Suga all'Hangar Bicocca.
Vedi anche:
• Guida d'arte di Milano
• Hokusai Hiroshige Utamaro. Luoghi e volti del Giappone che ha conquistato l’Occidente
• FOTO: Il fascino travolgente del "Mondo Fluttuante"
• Milano: tutte le mostre in programma nel 2016
• L'Arte Veneziana alla conquista del Sol Levante
• Botticelli e Leonardo portano l'Italia in Giappone
• Botticelli a Tokyo
• Tokyo in estasi per Caravaggio
• Giappone Segreto. Capolavori della fotografia dell’800
• FOTO: I segreti del Giappone in mostra a Parma
• FOTO: Venice - Tokyo
• Alla scoperta del Giappone. Felice Beato e la scuola fotografica di Yokohama 1860-1910
• Manga hokusai manga. Il fumetto contemporaneo legge il maestro
• Hokusai e l'arte del manga
• FOTO: Hokusai: dal fumetto al manga
Sotto il guscio di questa parola miseteriosa è racchiusa l'estetica delle "immagini del mondo fluttuante" che hanno sedotto e influenzato la scena artistica europea alla fine dell'Ottocento contaminando il nostro gusto e il nostro immaginario anche in seguito.
A dar vita all'ukiyo-e fu l'esigenza di riflettere l'epocale passaggio dal sistema feudale dei samurai ad una società urbanizzata e borghese che democratizzò l'intrattenimento e le arti anche attraverso l'editoria. Un cambiamento illustrato perfettamente nelle stampe del Mondo Fluttuante, riprodotte e serializzate grazie alla tecnica della silografia che rendeva accessibile a tutti e diffondeva su carta la bellezza dei piccoli piaceri della vita, le meraviglie della natura e dei paesaggi nazionali o la grazia femminile attraverso un linguaggio grafico semplice e raffinato.

Un'arte nuova per metà artigianale che al disegno d'artista univa il lavoro dell'editore, degli intagliatori e degli stampatori e si materializzava in cartoline economiche e di piccole dimensioni che con la loro circolazione si trasformarono in una moda, partecipando alla costruzione di un'identità nazionale e alla diffusione dell'immagine ammaliante del Giappone anche fuori dai confini.
I ponti, le stazioni, le cascate, i fiori, la pioggia, le vedute del Monte Fuji e le donne curate investirono come la Grande Onda di Hokusai la fantasia collettiva, e grazie all'importante rassegna milanese si preparano a ripetere l'incantesimo anche sulle nuove generazioni.
L'esposizione prodotta con esperienza da MondoMostre Skira è solo la prima nota di una sinfonia giapponese che culminerà il 7 dicembre nell'inaugurazione della stagione operistica del Teatro alla Scala con la Madama Butterfly di Puccini. Ma non c'è fretta perchè i mesi a venire saranno coronati da altri imperdibili eventi espositivi come l'arrivo di Kishio Suga all'Hangar Bicocca.
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