Street art a Milano
Proteggersi dal terrorismo senza perdere il sorriso
![](http://www.arte.it/foto/600x450/9e/57995-_22Navidad_22_Manu_Invisible_Milano_2016.jpg)
Manu Invisible, 2016. |
Navidad, Manu Invisible
Francesca Grego
04/01/2017
Milano - È partita subito dopo la cattura di Anis Amri a Sesto San Giovanni l’operazione Muri Sicuri promossa dal Comune di Milano, che fa del cemento dei “new jersey” un supporto per la street art. “Per evidenti motivi vanno aumentate le misure di sicurezza. Cerchiamo di farlo a modo nostro e senza perdere il sorriso”, ha affermato l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran.
All’insegna della tenerezza la prima opera realizzata: Navidad, del writer sardo Manu Invisible, si trova in piazza Duomo e rappresenta una renna con il proprio piccolo. Dello stesso autore le esuberanti decorazioni vegetali di piazza Fontana e ai piedi dell’edificio noto come “Bosco Verticale”, ai margini del quartiere Isola, mentre nei pressi di Piazza dei Mercanti l’avvocato e street artist Frode ha rappresentato un riccio, “simbolo di amicizia e spensieratezza”, e Berto 191 un paesaggio boschivo.
Sull’asse Castello-Duomo, in Darsena e in piazza Gae Aulenti gli altri luoghi lasciati alla libertà degli artisti, con l’unico limite di non offendere religioni, paesi, persone e organi di stato.
L’elenco completo è disponibile sul sito del Comune di Milano e si inserisce nel più ampio progetto Muri Liberi, che dal 2015 ha fatto del capoluogo lombardo un fertile terreno d’azione per writer italiani ed europei.
All’insegna della tenerezza la prima opera realizzata: Navidad, del writer sardo Manu Invisible, si trova in piazza Duomo e rappresenta una renna con il proprio piccolo. Dello stesso autore le esuberanti decorazioni vegetali di piazza Fontana e ai piedi dell’edificio noto come “Bosco Verticale”, ai margini del quartiere Isola, mentre nei pressi di Piazza dei Mercanti l’avvocato e street artist Frode ha rappresentato un riccio, “simbolo di amicizia e spensieratezza”, e Berto 191 un paesaggio boschivo.
Sull’asse Castello-Duomo, in Darsena e in piazza Gae Aulenti gli altri luoghi lasciati alla libertà degli artisti, con l’unico limite di non offendere religioni, paesi, persone e organi di stato.
L’elenco completo è disponibile sul sito del Comune di Milano e si inserisce nel più ampio progetto Muri Liberi, che dal 2015 ha fatto del capoluogo lombardo un fertile terreno d’azione per writer italiani ed europei.
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