A ottobre 2015 la prima asta
Rinasce Finarte, la storica casa d'aste milanese
La sede di Finarte a Milano in via Brera
Luca Frè
05/03/2015
Milano - Finarte, la storica casa d’aste milanese fondata nel 1959, riapre i battenti con una nuova gestione che vede coinvolti professionisti con esperienze in vari settori, dalla finanza all’e-commerce.
L’obiettivo è quello di portare linfa vitale nel segmento del collezionismo d’arte italiana, attivando in Italia un canale di eccellenza per vendere le opere d’arte e rilanciare il mercato. In poche parole l’ambizione di Finarte è quella di sottrarre alle piazze di Londra e New York il primato nella vendita all’asta di opere italiane.
Grazie all’apporto di alcuni soci come Diego Piacentini, senior vice president International di Amazon, e Giancarlo Meschi, ex amministratore delegato di Apple Italia, la casa d’aste ha in piano di utilizzare le piattaforme online di art trade per ampliare a livello internazionale l’orizzonte delle compravendite in asta.
La prima asta si terrà in autunno, poi a partire dal 2016 l’intenzione è di avere in calendario due appuntamenti all’anno. Il prossimo ottobre saranno presentate oltre 250 opere, dai fondi d’oro al contemporaneo, per dare una panoramica generale dell’offerta della casa e al tempo stesso rilevanza alla qualità del catalogo che sarà particolarmente curato, con singole schede su artisti e movimenti.
Il focus principale di Finarte resta l’arte italiana nei secoli, ma già dall’inizio fanno sapere che ci saranno proposte di arte africana e asiatica, in particolar modo opere delle regioni indo-asiatiche e del Mekon. L’intenzione è anche di valorizzare il design italiano e di proporre una sezione per giovani collezionisti con opere a prezzi accessibili, per lo più fotografia e opere su carta.
L’obiettivo è quello di portare linfa vitale nel segmento del collezionismo d’arte italiana, attivando in Italia un canale di eccellenza per vendere le opere d’arte e rilanciare il mercato. In poche parole l’ambizione di Finarte è quella di sottrarre alle piazze di Londra e New York il primato nella vendita all’asta di opere italiane.
Grazie all’apporto di alcuni soci come Diego Piacentini, senior vice president International di Amazon, e Giancarlo Meschi, ex amministratore delegato di Apple Italia, la casa d’aste ha in piano di utilizzare le piattaforme online di art trade per ampliare a livello internazionale l’orizzonte delle compravendite in asta.
La prima asta si terrà in autunno, poi a partire dal 2016 l’intenzione è di avere in calendario due appuntamenti all’anno. Il prossimo ottobre saranno presentate oltre 250 opere, dai fondi d’oro al contemporaneo, per dare una panoramica generale dell’offerta della casa e al tempo stesso rilevanza alla qualità del catalogo che sarà particolarmente curato, con singole schede su artisti e movimenti.
Il focus principale di Finarte resta l’arte italiana nei secoli, ma già dall’inizio fanno sapere che ci saranno proposte di arte africana e asiatica, in particolar modo opere delle regioni indo-asiatiche e del Mekon. L’intenzione è anche di valorizzare il design italiano e di proporre una sezione per giovani collezionisti con opere a prezzi accessibili, per lo più fotografia e opere su carta.
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Dal 24 al 30 novembre sul piccolo schermo
La settimana dell’arte in tv, dal capolavoro perduto di Klimt ai dipinti di Vermeer sotto la lente
-
Roma | Dal 12 febbraio alle Gallerie Nazionali d’Arte Antica
Bernini e i Barberini, una grande mostra in arrivo a Roma
-
Firenze | Uno spazio rinnovato per l’opera iconica dell’arte etrusca
Riapre la sala della Chimera. Al Museo Archeologico Nazionale di Firenze un’esperienza immersiva tra teatralità e contemplazione
-
Mondo | A Sindelfingen, vicino a Stoccarda, fino al 21 giugno 2026
Mario Schifano: quando l'arte è propaganda
-
I programmi dal 17 al 23 novembre
La settimana dell’arte in tv, dal Bacio di Klimt al meglio del design italiano
-
Al Musée du Louvre fino al 26 gennaio 2026
Jacques-Louis David: l’arte che diventa progetto politico e morale