Stupefacente installazione a Milano: 4 passi tra le nuvole a 20 metri dal suolo
Hangar Bicocca, Tomas Saraceno, On Space Time Foam
05/11/2012
Milano - Ha registrato un video, il giovane architetto argentino Tomàs Saraceno, per spiegare il senso della sua "On Space Time Foam", la straordinaria, visionaria, installazione ospitata all'Hangar Bicocca fino al 3 Febbraio 2013. “Mi sono ispirato”, spiega, “ai disegni dell’astrofisico Paul Davies e ho pensato agli universi paralleli e alla schiuma cosmica che esisteva prima della loro origine. Ho costruito così una struttura fluttuante sospesa a venti metri di altezza e costituita da tre strati di membrane trasparenti. Quando qualcuno entra e cammina nell’installazione genera, con il proprio peso, spazio e forma e modifica anche la forma delle membrane sottostanti. Quindi è il nostro corpo, la nostra presenza, a dare forma allo spazio che ci circonda e a determinare anche lo spazio di coloro che stanno camminando insieme a noi. Mi interessano infatti le interazioni che si creano quando ci sono più persone nell’installazione. E’ come assistere al butterfly effect, il principio secondo il quale un battito di ali di una farfalla qui può generare un tornado dall’altra parte del mondo. La speranza”, conclude, “è che questo principio possa renderci più sensibili all’intricato rapporto tra noi stessi e il nostro pianeta”.
L’opera, che ha richiesto mesi di progettazione e sperimentazione con un team multidisciplinare di architetti e ingegneri, è talmente ardita da richiedere delle limitazioni: vietato salire, ad esempio, a chi soffre di vertigine o di claustrofobia.
Tomás Saraceno non è nuovo a questo tipo di esperimenti: la sua fama di artista ed architetto è legata, infatti, proprio a queste installazioni suggestive e sorprendenti, praticabili dal pubblico e in grado di modificare la percezione degli spazi architettonici. E non solo: le sue opere, che si ispirano all’architettura utopista del Novecento, sono sempre grandi strutture aeree abitabili dall’uomo, energeticamente autosufficienti e a basso impatto. Strutture che sembrano volersi avvicinare alle nuvole e colonizzare il cielo.
E ha già annunciato che continuerà: l’installazione della Bicocca di Milano avrà il suo naturale proseguimento in un importante progetto che l’artista realizzerà durante una residenza al Massachusetts Institute of Technology - MIT di Cambridge (MA).
Nicoletta Speltra
L’opera, che ha richiesto mesi di progettazione e sperimentazione con un team multidisciplinare di architetti e ingegneri, è talmente ardita da richiedere delle limitazioni: vietato salire, ad esempio, a chi soffre di vertigine o di claustrofobia.
Tomás Saraceno non è nuovo a questo tipo di esperimenti: la sua fama di artista ed architetto è legata, infatti, proprio a queste installazioni suggestive e sorprendenti, praticabili dal pubblico e in grado di modificare la percezione degli spazi architettonici. E non solo: le sue opere, che si ispirano all’architettura utopista del Novecento, sono sempre grandi strutture aeree abitabili dall’uomo, energeticamente autosufficienti e a basso impatto. Strutture che sembrano volersi avvicinare alle nuvole e colonizzare il cielo.
E ha già annunciato che continuerà: l’installazione della Bicocca di Milano avrà il suo naturale proseguimento in un importante progetto che l’artista realizzerà durante una residenza al Massachusetts Institute of Technology - MIT di Cambridge (MA).
Nicoletta Speltra
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