“Uno Scrigno per l’Arte” dalle collezioni dell’istituto
Da Guercino a Guido Reni, i capolavori di BPER Banca
courtesy BPER |
Saturnino Gatti, Madonna con Bambino
Francesca Grego
05/12/2017
Modena - Incontrano finalmente il pubblico i tesori della Banca Popolare dell’Emilia Romagna e a Modena l’arte ha una nuova casa: si tratta della Galleria BPER Banca, inaugurata da pochi giorni con una mostra che riunisce il meglio delle collezioni dell’istituto.
Dal XIV al XXVIII secolo, trenta dipinti ripercorrono la storia della pittura emiliana, per molti secoli al centro di rotte artistiche e influssi benefici di diversa provenienza, dal Veneto alle Fiandre.
Nell’ex Ufficio dei Titoli della Banca Popolare dell’Emilia Romagna, sfilano Correggio, Ludovico Carracci, Guercino con un prestigioso Apollo e Marsia appena tornato da Tokyo, e Guido Reni, con l’Amore Dormiente, che ben rappresenta il profondo legame tra l’arte emiliana e il gusto degli Estensi.
Ma non solo: altri preziosi capolavori, come la quattrocentesca Adorazione del Bambino con San Bernardino e il Padreterno in cimasa di Cristoforo da Lendinara o la Madonna della Rosa di Michele Desubleo, mostrano la ricchezza di una collezione che porta l’impronta di Carlo Volpe, ex allievo di Roberto Longhi e profondo conoscitore della pittura italiana dai Primitivi ai Caravaggeschi.
Infine, una serie di dipinti dell’Ottocento napoletano, scelti dalla collezione dell’ex Banca della Campania, e la rarissima tavola della Madonna con Bambino di Saturnino Gatti, proveniente dalla raccolta dell’ex Carispaq abruzzese insieme a un altro notevole nucleo di opere.
A 150 anni dalla fondazione dell’istituto, Uno scrigno per l’arte. Dipinti Antichi e Moderni dalle Raccolte BPER Banca è la prima tappa del progetto “La Galleria. Collezione e Archivio Storico”, con cui la banca mette gratuitamente a disposizione dei visitatori il proprio patrimonio artistico, che comprende circa 400 dipinti da esporre a rotazione.
Curata da Lucia Peruzzi, la mostra è visitabile nel Palazzo della Banca dell’Emilia Romagna di Modena.
Dal XIV al XXVIII secolo, trenta dipinti ripercorrono la storia della pittura emiliana, per molti secoli al centro di rotte artistiche e influssi benefici di diversa provenienza, dal Veneto alle Fiandre.
Nell’ex Ufficio dei Titoli della Banca Popolare dell’Emilia Romagna, sfilano Correggio, Ludovico Carracci, Guercino con un prestigioso Apollo e Marsia appena tornato da Tokyo, e Guido Reni, con l’Amore Dormiente, che ben rappresenta il profondo legame tra l’arte emiliana e il gusto degli Estensi.
Ma non solo: altri preziosi capolavori, come la quattrocentesca Adorazione del Bambino con San Bernardino e il Padreterno in cimasa di Cristoforo da Lendinara o la Madonna della Rosa di Michele Desubleo, mostrano la ricchezza di una collezione che porta l’impronta di Carlo Volpe, ex allievo di Roberto Longhi e profondo conoscitore della pittura italiana dai Primitivi ai Caravaggeschi.
Infine, una serie di dipinti dell’Ottocento napoletano, scelti dalla collezione dell’ex Banca della Campania, e la rarissima tavola della Madonna con Bambino di Saturnino Gatti, proveniente dalla raccolta dell’ex Carispaq abruzzese insieme a un altro notevole nucleo di opere.
A 150 anni dalla fondazione dell’istituto, Uno scrigno per l’arte. Dipinti Antichi e Moderni dalle Raccolte BPER Banca è la prima tappa del progetto “La Galleria. Collezione e Archivio Storico”, con cui la banca mette gratuitamente a disposizione dei visitatori il proprio patrimonio artistico, che comprende circa 400 dipinti da esporre a rotazione.
Curata da Lucia Peruzzi, la mostra è visitabile nel Palazzo della Banca dell’Emilia Romagna di Modena.
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