L'11 giugno apre il museo più grande della Scandinavia
A Oslo inaugura il nuovo National Museum of Norway, un gioiello di ardesia e quercia aperto alla città
National Museum Of Norway | Foto: © Iwan Baan | Courtesy Nasjonalmuseet
Samantha De Martin
08/06/2022
Mondo - Con la sua silhouette in ardesia norvegese e l’anima di quercia, marmo e bronzo, il nuovo National Museum of Norway di Oslo domina la vibrante Brynjulf Bulls plass, mentre, dalla sua terrazza panoramica, lo sguardo degli ospiti si allunga verso il mare.
L’11 giugno il museo più grande della Scandinavia, realizzato dall'architetto Klaus Schuwerk e dallo studio Kleihues + Schuwerk Architects, progettato per ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 50% rispetto agli attuali standard edilizi, aprirà le sue porte ai visitatori.
Il museo è disegnato come “taglio netto”, un edificio dall'aspetto solido, destinato ad avere lunga vita, che ammicca con rispetto ai monumenti che gli stanno intorno, come il Municipio di Oslo e la fortezza di Akershus.
Nelle 86 sale espositive distribuite su due piani, 6.500 opere - parte di una collezione di 400.000 oggetti tra dipinti, sculture, disegni, tessuti, mobili e modelli architettonici, che dall'antichità corrono ai giorni nostri - tracciano un affascinante percorso che abbraccia arte, architettura e design.
Sul tetto, uno spettacolare spazio per mostre temporanee - la Light Hall - affianca l’ampia terrazza all'aperto, un caffè, un negozio e la più grande biblioteca d'arte della regione nordica.
National Museum of Norway, Collection | Foto: © Iwan Baan | Courtesy Nasjonalmuseet
Dopo il Museo Munch, che aveva aperto i battenti quasi un anno fa con la sua architettura d’avanguardia, un rooftop che incanta e una collezione, è il caso di dirlo, "da Urlo", adesso un nuovo edificio culturale con vista spettacolare sul fiordo è pronto a regalare agli art lovers nuove emozioni nel segno della bellezza.
“Con questo nuovo edificio - commenta la direttrice Karin Hindsbo - la Norvegia ha adesso un museo moderno con qualità classiche, una nuova casa per la più grande collezione norvegese di arte, architettura e design. Accoglierà numerosi eventi e attività. I musei sono i più importanti luoghi di incontro della società, ritrovi che invitano a pensare in modo critico al potere delle immagini, ma sono anche luoghi di sosta e di riflessione. Il nostro obiettivo è quello di rendere l'arte accessibile a tutti, riflettendo sui nostri tempi e sulla società nella quale viviamo. Se riusciremo a farlo, il museo potrebbe diventare il luogo di incontro più importante della nostra società”.
Dopo l’apertura l'edificio ospiterà anche una serie di laboratori nei quali i visitatori potranno cimentarsi in diverse forme di espressione artistica, avendo accesso a un vivace programma di dibattiti pubblici, a conferenze di artisti, proiezioni, concerti.
National Museum of Norway, Collection | Foto: © Iwan Baan | Courtesy Nasjonalmuseet
Una collezione permanente “dinamica”
Organizzata cronologicamente, la collezione permanente del nuovo National Museum of Norway traccerà a grandi linee la storia delle arti visive, del design e dell'artigianato in Norvegia, mentre le opere affiancheranno importanti manufatti internazionali.
“La collezione permanente non sarà statica - spiega la direttrice Hindsbo -. Molte opere saranno esposte a rotazione. Gli oggetti, sebbene inseriti nel loro contesto storico, apriranno una riflessione anche sul nostro tempo”.
Lo sguardo spazierà dai busti romani imperiali all'arazzo Baldishol, uno dei più antichi del mondo con i suoi mille anni di storia, ritrovato nel sottotetto della chiesa di Baldishol, nell'Hedmark, si infilerà tra le porcellane della Cina imperiale, incrociando la collezione settecentesca di calici in vetro norvegese.
Le sale dedicate all'arte visiva includono dipinti di paesaggi e nature morte olandesi e fiamminghe del XVII secolo, le tele di Johan Christian Dahl e capolavori di Harriet Backer, Harald Sohlberg e Kitty Kielland. Non mancheranno alcuni dipinti di Pablo Picasso e di maestri come Henri Matisse e Anna-Eva Bergman, mentre un’intera sala sarà dedicata all'architetto Sverre Fehn e alle installazioni permanenti di Per Inge Bjørlo e Ilya Kabakov.
National Museum Of Norway, Collection, Munch Room | Foto: © Iwan Baan | Courtesy Nasjonalmuseet
Una sala interamente dedicata a Munch
Anche se, una delle principali attrazioni del nuovo gioiello pronto ad aprire i battenti è l'iconica collezione del museo di opere di Edvard Munch, tra cui la versione de L’Urlo realizzata nel 1863. Tra le chicche della collezione del National Museum of Norway spicca una delle forme femminili più evocative della storia dell'arte, la Madonna di Munch, resa ancora più affascinante dalla recente scoperta di un disegno preparatorio sotto questo dipinto che ritrae una donna nuda, fluttuante, in uno sfondo che potrebbe essere di acqua o di luce, la schiena leggermente inarcata, un braccio dietro la testa. Il disegno rivela come il maestro norvegese abbia a lungo cercato l’ispirazione su come posizionare le braccia, inizialmente disposte lungo i fianchi, secondo una posa più tradizionale. Il disegno sottostante, svelato grazie alla riflettografia a infrarossi, mostra anche come questo capolavoro costituisca probabilmente il primo di cinque versioni dipinte create da Munch negli anni novanta dell'Ottocento e conservate oggi alla Kunsthalle di Amburgo, al MUNCH Museum di Oslo e in due collezioni private statunitensi.
Tra le opere da non perdere White Night, Death in the Sickroom, The Day after.
Edvard Munch, L'Urlo, 1893, Tempera e pastello su cartone, 91 x73.5 cm, Oslo, National Museum Of Norway
Le mostre inaugurali
Dalla panoramica Light Hall, la grande sala per mostre temporanee situata in cima al nuovo Museo Nazionale, la mostra inaugurale dal titolo I Call It Art accoglierà i visitatori dall’11 giugno all’11 settembre. Con opere che affrontano tematiche come l’identità, la democrazia, l’appartenenza, I Call It Art vuole stimolare il dibattito sull'inclusione nell'arte e nella società.
A riempire la Light Hall nella sua interezza saranno le opere in diversi formati, materiali e forme realizzate da 147 artisti e collettivi che lavorano oggi in Norvegia, nessuno dei quali faceva parte della collezione del Museo Nazionale.
I Call It Art | Foto: © The National Museum, Frode Larsen | Courtesy Nasjonalmuseet
Sempre l’11 giugno prenderà il via The Pillars. The Fredriksen Family Collection. Opere di artisti internazionali, pionieri appunto perché per la maggior parte mai esposti prima al Museo Nazionale, sfodereranno al pubblico un'ampia gamma di forme espressive, espandendo le narrazioni del museo sul presente e sul nostro passato recente. I lavori abbracceranno un arco temporale di circa un secolo, dagli anni Venti a oggi, includendo artisti come Georgia O'Keeffe, Sheila Hicks, Simone Leigh e Lynette Yiadom-Boakye.
La prima mostra a essere allestita nella Galleria delle stampe e dei disegni, dall’11 giugno al 30 dicembre, riguarderà invece una selezione di disegni di Erik Werenskiold e Theodor Kittelsen realizzati circa 150 anni fa come illustrazioni per le fiabe norvegesi. Raccolte e trascritte da Peter Christen Asbjørnsen e Jørgen Moe, queste storie sono state tramandate di generazione in generazione dalla tradizione orale. I disegni di Werenskiold e Kittelsen furono stampati nel primo libro illustrato di fiabe per bambini norvegesi, pubblicato a Copenaghen nel 1879-1887. I circa 500 disegni di fiabe, parte della collezione del museo, molti dei qauli molto sensibili alla luce e quindi raramente esposti, costituiscono il fiore all’occhiello del patrimonio culturale norvegese.
The Pillars | Foto: © National Museum/Annar Bjørgli | Courtesy Nasjonalmuseet
Piranesi, Bruegel, Rubens, Frida Kahlo: le mostre tra il 2022 e il 2025
Il nuovo National Museum of Norway sfodera una ricca agenda di mostre che dal 2022 si estende al 2025.
A inaugurare l’agenda autunnale degli appuntamenti espositivi sarà, l’8 settembre, Giovan Battista Piranesi al centro della mostra Piranesi and the Modern. Le incisioni di panorami urbani, edifici e scene di prigioni realizzate dall’artista veneto hanno influenzato profondamente la fotografia, il cinema, la pittura, la letteratura, l’architettura moderna. La mostra ripercorrerà queste connessioni presentando le stampe di Piranesi del XVIII secolo accanto a opere di artisti e architetti come Julie Mehretu e Rem Koolhaas, e film come Metropolis e Star Wars.
La sfilata di artisti internazionali proseguirà con le installazioni immersive che combinano sculture, oggetti e video di Laure Prouvost (3 novembre 2022 - 12 febbraio 2023). Se la primavera del 2023 è tutta di Louise Bourgeois, in dialogo con altri artisti, storici e contemporanei, nell'estate 2023, il Museo Nazionale, in collaborazione con i Musei Reali delle Belle Arti del Belgio a Bruxelles, esporrà una mostra di disegni di Pieter Bruegel il Vecchio e Peter Paul Rubens. Sarà l’occasione per ammirare opere raramente esposte realizzate tra il 1550 e il 1640. Il 2024 sarà invece l’anno di Mark Rothko, alla sua prima apparizione nei paesi nordici, e di Frida Kahlo, attesa alla Light Hall con i suoi dipinti e disegni accanto a manufatti mesoamericani, dipinti religiosi, tessuti, fotografie.
National Museum Of Norway | Foto: © Iwan Baan | Courtesy Nasjonalmuseet
Leggi anche:
• La rivoluzione artistica di Oslo, la città sostenibile che investe in cultura
• Apre il nuovo Munch Museum: architetture da avanguardia e una collezione da record affacciate sul fiordo
• L'Urlo di Munch ha una nuova casa
L’11 giugno il museo più grande della Scandinavia, realizzato dall'architetto Klaus Schuwerk e dallo studio Kleihues + Schuwerk Architects, progettato per ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 50% rispetto agli attuali standard edilizi, aprirà le sue porte ai visitatori.
Il museo è disegnato come “taglio netto”, un edificio dall'aspetto solido, destinato ad avere lunga vita, che ammicca con rispetto ai monumenti che gli stanno intorno, come il Municipio di Oslo e la fortezza di Akershus.
Nelle 86 sale espositive distribuite su due piani, 6.500 opere - parte di una collezione di 400.000 oggetti tra dipinti, sculture, disegni, tessuti, mobili e modelli architettonici, che dall'antichità corrono ai giorni nostri - tracciano un affascinante percorso che abbraccia arte, architettura e design.
Sul tetto, uno spettacolare spazio per mostre temporanee - la Light Hall - affianca l’ampia terrazza all'aperto, un caffè, un negozio e la più grande biblioteca d'arte della regione nordica.
National Museum of Norway, Collection | Foto: © Iwan Baan | Courtesy Nasjonalmuseet
Dopo il Museo Munch, che aveva aperto i battenti quasi un anno fa con la sua architettura d’avanguardia, un rooftop che incanta e una collezione, è il caso di dirlo, "da Urlo", adesso un nuovo edificio culturale con vista spettacolare sul fiordo è pronto a regalare agli art lovers nuove emozioni nel segno della bellezza.
“Con questo nuovo edificio - commenta la direttrice Karin Hindsbo - la Norvegia ha adesso un museo moderno con qualità classiche, una nuova casa per la più grande collezione norvegese di arte, architettura e design. Accoglierà numerosi eventi e attività. I musei sono i più importanti luoghi di incontro della società, ritrovi che invitano a pensare in modo critico al potere delle immagini, ma sono anche luoghi di sosta e di riflessione. Il nostro obiettivo è quello di rendere l'arte accessibile a tutti, riflettendo sui nostri tempi e sulla società nella quale viviamo. Se riusciremo a farlo, il museo potrebbe diventare il luogo di incontro più importante della nostra società”.
Dopo l’apertura l'edificio ospiterà anche una serie di laboratori nei quali i visitatori potranno cimentarsi in diverse forme di espressione artistica, avendo accesso a un vivace programma di dibattiti pubblici, a conferenze di artisti, proiezioni, concerti.
National Museum of Norway, Collection | Foto: © Iwan Baan | Courtesy Nasjonalmuseet
Una collezione permanente “dinamica”
Organizzata cronologicamente, la collezione permanente del nuovo National Museum of Norway traccerà a grandi linee la storia delle arti visive, del design e dell'artigianato in Norvegia, mentre le opere affiancheranno importanti manufatti internazionali.
“La collezione permanente non sarà statica - spiega la direttrice Hindsbo -. Molte opere saranno esposte a rotazione. Gli oggetti, sebbene inseriti nel loro contesto storico, apriranno una riflessione anche sul nostro tempo”.
Lo sguardo spazierà dai busti romani imperiali all'arazzo Baldishol, uno dei più antichi del mondo con i suoi mille anni di storia, ritrovato nel sottotetto della chiesa di Baldishol, nell'Hedmark, si infilerà tra le porcellane della Cina imperiale, incrociando la collezione settecentesca di calici in vetro norvegese.
Le sale dedicate all'arte visiva includono dipinti di paesaggi e nature morte olandesi e fiamminghe del XVII secolo, le tele di Johan Christian Dahl e capolavori di Harriet Backer, Harald Sohlberg e Kitty Kielland. Non mancheranno alcuni dipinti di Pablo Picasso e di maestri come Henri Matisse e Anna-Eva Bergman, mentre un’intera sala sarà dedicata all'architetto Sverre Fehn e alle installazioni permanenti di Per Inge Bjørlo e Ilya Kabakov.
National Museum Of Norway, Collection, Munch Room | Foto: © Iwan Baan | Courtesy Nasjonalmuseet
Una sala interamente dedicata a Munch
Anche se, una delle principali attrazioni del nuovo gioiello pronto ad aprire i battenti è l'iconica collezione del museo di opere di Edvard Munch, tra cui la versione de L’Urlo realizzata nel 1863. Tra le chicche della collezione del National Museum of Norway spicca una delle forme femminili più evocative della storia dell'arte, la Madonna di Munch, resa ancora più affascinante dalla recente scoperta di un disegno preparatorio sotto questo dipinto che ritrae una donna nuda, fluttuante, in uno sfondo che potrebbe essere di acqua o di luce, la schiena leggermente inarcata, un braccio dietro la testa. Il disegno rivela come il maestro norvegese abbia a lungo cercato l’ispirazione su come posizionare le braccia, inizialmente disposte lungo i fianchi, secondo una posa più tradizionale. Il disegno sottostante, svelato grazie alla riflettografia a infrarossi, mostra anche come questo capolavoro costituisca probabilmente il primo di cinque versioni dipinte create da Munch negli anni novanta dell'Ottocento e conservate oggi alla Kunsthalle di Amburgo, al MUNCH Museum di Oslo e in due collezioni private statunitensi.
Tra le opere da non perdere White Night, Death in the Sickroom, The Day after.
Edvard Munch, L'Urlo, 1893, Tempera e pastello su cartone, 91 x73.5 cm, Oslo, National Museum Of Norway
Le mostre inaugurali
Dalla panoramica Light Hall, la grande sala per mostre temporanee situata in cima al nuovo Museo Nazionale, la mostra inaugurale dal titolo I Call It Art accoglierà i visitatori dall’11 giugno all’11 settembre. Con opere che affrontano tematiche come l’identità, la democrazia, l’appartenenza, I Call It Art vuole stimolare il dibattito sull'inclusione nell'arte e nella società.
A riempire la Light Hall nella sua interezza saranno le opere in diversi formati, materiali e forme realizzate da 147 artisti e collettivi che lavorano oggi in Norvegia, nessuno dei quali faceva parte della collezione del Museo Nazionale.
I Call It Art | Foto: © The National Museum, Frode Larsen | Courtesy Nasjonalmuseet
Sempre l’11 giugno prenderà il via The Pillars. The Fredriksen Family Collection. Opere di artisti internazionali, pionieri appunto perché per la maggior parte mai esposti prima al Museo Nazionale, sfodereranno al pubblico un'ampia gamma di forme espressive, espandendo le narrazioni del museo sul presente e sul nostro passato recente. I lavori abbracceranno un arco temporale di circa un secolo, dagli anni Venti a oggi, includendo artisti come Georgia O'Keeffe, Sheila Hicks, Simone Leigh e Lynette Yiadom-Boakye.
La prima mostra a essere allestita nella Galleria delle stampe e dei disegni, dall’11 giugno al 30 dicembre, riguarderà invece una selezione di disegni di Erik Werenskiold e Theodor Kittelsen realizzati circa 150 anni fa come illustrazioni per le fiabe norvegesi. Raccolte e trascritte da Peter Christen Asbjørnsen e Jørgen Moe, queste storie sono state tramandate di generazione in generazione dalla tradizione orale. I disegni di Werenskiold e Kittelsen furono stampati nel primo libro illustrato di fiabe per bambini norvegesi, pubblicato a Copenaghen nel 1879-1887. I circa 500 disegni di fiabe, parte della collezione del museo, molti dei qauli molto sensibili alla luce e quindi raramente esposti, costituiscono il fiore all’occhiello del patrimonio culturale norvegese.
The Pillars | Foto: © National Museum/Annar Bjørgli | Courtesy Nasjonalmuseet
Piranesi, Bruegel, Rubens, Frida Kahlo: le mostre tra il 2022 e il 2025
Il nuovo National Museum of Norway sfodera una ricca agenda di mostre che dal 2022 si estende al 2025.
A inaugurare l’agenda autunnale degli appuntamenti espositivi sarà, l’8 settembre, Giovan Battista Piranesi al centro della mostra Piranesi and the Modern. Le incisioni di panorami urbani, edifici e scene di prigioni realizzate dall’artista veneto hanno influenzato profondamente la fotografia, il cinema, la pittura, la letteratura, l’architettura moderna. La mostra ripercorrerà queste connessioni presentando le stampe di Piranesi del XVIII secolo accanto a opere di artisti e architetti come Julie Mehretu e Rem Koolhaas, e film come Metropolis e Star Wars.
La sfilata di artisti internazionali proseguirà con le installazioni immersive che combinano sculture, oggetti e video di Laure Prouvost (3 novembre 2022 - 12 febbraio 2023). Se la primavera del 2023 è tutta di Louise Bourgeois, in dialogo con altri artisti, storici e contemporanei, nell'estate 2023, il Museo Nazionale, in collaborazione con i Musei Reali delle Belle Arti del Belgio a Bruxelles, esporrà una mostra di disegni di Pieter Bruegel il Vecchio e Peter Paul Rubens. Sarà l’occasione per ammirare opere raramente esposte realizzate tra il 1550 e il 1640. Il 2024 sarà invece l’anno di Mark Rothko, alla sua prima apparizione nei paesi nordici, e di Frida Kahlo, attesa alla Light Hall con i suoi dipinti e disegni accanto a manufatti mesoamericani, dipinti religiosi, tessuti, fotografie.
National Museum Of Norway | Foto: © Iwan Baan | Courtesy Nasjonalmuseet
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