To See Takes Time fino al 12 agosto 2023 a New York
Il tempo e lo sguardo di Georgia O'Keeffe al MoMA
Particolare dell'opera An Orchid (1941) di Georgia O'Keeffe | Foto: Arlette Sarkissians per ARTE.it in occasione della mostra Georgia O'Keeffe: To See Takes Time
Arlette Sarkissians e Piero Muscarà
16/04/2023
Mondo - ARTE.it ha visitato all’anteprima stampa la mostra Georgia O'Keeffe: To See Takes Time che dal 9 aprile fino al 12 agosto 2023 al Museum of Modern Art - MoMA di New York mette in rassegna le opere della grande artista americana morta nel 1986. Opere su carta realizzate usando carboncino, acquerello, pastello e grafite, esplorando forme e fenomeni, dai ritmi astratti ai cicli della natura, attraverso molteplici esempi e sequenze alcune delle quali hanno dato vita anche a dipinti che saranno installati accanto alle prime impressioni su carta.
Georgia O'Keeffe è una delle artiste americane più significative del ventesimo secolo, rinomata per il suo contributo all'arte moderna. Nata il 15 novembre 1887, seconda di sette figli, Georgia Totto O'Keeffe è cresciuta in una fattoria vicino a Sun Prairie, Wisconsin. Nel 1916 i suoi lavori di vengono scoperti da Alfred Stieglitz, art dealer e noto fotografo, che fu il primo a esporre le sue opere lo stesso anno in una mostra collettiva e poi in una esposizione monografica nel 1917 nella sua galleria d’arte contemporanea Little Galleries of the Photo-Secession al 291 di Fifth Avenue. Stieglitz affermò candidamente che i disegni di O’Keeffe erano "le cose più pure, più raffinate e più sincere che sono entrate nella mia galleria da molto tempo”.
L’incontro tra i due fu anche amore a prima vista. Quando si conobbero nel 1916, lei aveva 29 anni e lui 52. Lui era un fotografo molto conosciuto nel panorama artistico newyorkese e Georgia O'Keeffe ne divenne immediatamente la musa ispiratrice e il principale soggetto delle sue fotografie: Stieglitz le ha scattato quasi 300 fotografie da ogni angolazione, mani che formano movimenti ipnotici e danzanti, dettagli della sua pelle, sguardi. Un’energia fortissima e palpabile che si riversa anche nei lavori della giovane O'Keeffe che le esprime invece nelle astrazioni corporee della natura che riproduce su carta e su tela. Nel ’24 la loro relazione romantica giunge al culmine, Alfred divorzia dalla prima moglie e convola a nozze con la sua amata Georgia. I due che resteranno sposati - tra alti e bassi per oltre vent’anni - formeranno una delle più note power couples sulla scena artistica newyorkese a cavallo tra le due guerre sino alla morte di Alfred nel 1946.
Mentre negli anni la fama Stieglitz crebbe come gallerista che portò alla sua 291 Gallery alcuni dei più importanti artisti d'avanguardia europei e americani come Rodin, Picasso, Braque, Cézanne, Matisse, Duchamp, Brancusi. Georgia O'Keeffe nel 1929 scopre il New Mexico: le sue pianure e i suoi deserti, i suoi territori vuoti e selvaggi che diventeranno in seguito fonte di ispirazione per le sue astrazioni dall'immensità della natura selvaggia.
L’esibizione all MoMA rivela un lato meno noto di Georgia O'Keeffe, mettendo in primo piano il processo costantemente moderno di lavoro sulla carta con oltre 120 opere create in più di quattro decenni, che dimostrano i modi in cui O'Keeffe ha sviluppato, ripetuto e modificato il confine tra osservazione e astrazione.
"È sorprendente per me vedere quante persone separano l'obiettivo dall’astratto - affermò Georgia O’Keeffe - la pittura oggettiva raramente è una buona pittura a meno che non sia buona in senso astratto con linee o colori messi insieme in modo che dicano qualcosa… - aggiungendo - l’astrazione è spesso la forma più definita per la cosa intangibile in me che posso solo chiarire nella pittura".
Negli anni '30, O'Keeffe raggiunse la fama per le sue rappresentazioni di fiori, i cui steli, petali, foglie e organi riproduttivi immaginava più grandi della grandezza naturale. An Orchid, del 1941 è uno dei migliori esempi dove un intricato fiore riempie la cornice, i suoi petali, in sottili gradazioni di bianco, giallo e verde che si estendono oltre tutti e quattro i bordi della composizione.
"In un certo senso, nessuno vede un fiore - spiegò O’Keeffe - davvero, è così piccolo e non abbiamo tempo" Ingrandendo questi piccoli organismi, ha continuato, "farò in modo che anche i newyorkesi indaffarati si prendano del tempo per vedere quello che vedo dei fiori. Per vedere ci vuole tempo”
La mostra al MoMA di New York sarà aperta al pubblico fino al 12 agosto 2023 ed è stata organizzata da Samantha Friedman, Associate Curator, Department of Drawings and Prints, con Laura Neufeld, Associate Paper Conservator, The David Booth Conservation Department, ed Emily Olek, Curatorial Assistant, Department of Drawings and Prints e in collaborazione con con il Georgia O'Keeffe Museum di Santa Fe.
La mostra è sponsorizzata da Getty attraverso l'iniziativa The Paper Project.Il finanziamento della leadership è fornito dallo Xin Zhang and Shiyi Pan Endowment Fund e dalla Kate W. Cassidy Foundation.Il supporto principale è fornito dal Consiglio internazionale del Museo di arte moderna e dal Dian Woodner Exhibition Endowment Fund con un generoso finanziamento fornito dalla Robert Lehman Foundation e ulteriore supporto da David Bushler. L'esperienza digitale di Bloomberg Connects è resa possibile grazie al supporto di Bloomberg Philanthropies.
Georgia O'Keeffe è una delle artiste americane più significative del ventesimo secolo, rinomata per il suo contributo all'arte moderna. Nata il 15 novembre 1887, seconda di sette figli, Georgia Totto O'Keeffe è cresciuta in una fattoria vicino a Sun Prairie, Wisconsin. Nel 1916 i suoi lavori di vengono scoperti da Alfred Stieglitz, art dealer e noto fotografo, che fu il primo a esporre le sue opere lo stesso anno in una mostra collettiva e poi in una esposizione monografica nel 1917 nella sua galleria d’arte contemporanea Little Galleries of the Photo-Secession al 291 di Fifth Avenue. Stieglitz affermò candidamente che i disegni di O’Keeffe erano "le cose più pure, più raffinate e più sincere che sono entrate nella mia galleria da molto tempo”.
L’incontro tra i due fu anche amore a prima vista. Quando si conobbero nel 1916, lei aveva 29 anni e lui 52. Lui era un fotografo molto conosciuto nel panorama artistico newyorkese e Georgia O'Keeffe ne divenne immediatamente la musa ispiratrice e il principale soggetto delle sue fotografie: Stieglitz le ha scattato quasi 300 fotografie da ogni angolazione, mani che formano movimenti ipnotici e danzanti, dettagli della sua pelle, sguardi. Un’energia fortissima e palpabile che si riversa anche nei lavori della giovane O'Keeffe che le esprime invece nelle astrazioni corporee della natura che riproduce su carta e su tela. Nel ’24 la loro relazione romantica giunge al culmine, Alfred divorzia dalla prima moglie e convola a nozze con la sua amata Georgia. I due che resteranno sposati - tra alti e bassi per oltre vent’anni - formeranno una delle più note power couples sulla scena artistica newyorkese a cavallo tra le due guerre sino alla morte di Alfred nel 1946.
Mentre negli anni la fama Stieglitz crebbe come gallerista che portò alla sua 291 Gallery alcuni dei più importanti artisti d'avanguardia europei e americani come Rodin, Picasso, Braque, Cézanne, Matisse, Duchamp, Brancusi. Georgia O'Keeffe nel 1929 scopre il New Mexico: le sue pianure e i suoi deserti, i suoi territori vuoti e selvaggi che diventeranno in seguito fonte di ispirazione per le sue astrazioni dall'immensità della natura selvaggia.
L’esibizione all MoMA rivela un lato meno noto di Georgia O'Keeffe, mettendo in primo piano il processo costantemente moderno di lavoro sulla carta con oltre 120 opere create in più di quattro decenni, che dimostrano i modi in cui O'Keeffe ha sviluppato, ripetuto e modificato il confine tra osservazione e astrazione.
"È sorprendente per me vedere quante persone separano l'obiettivo dall’astratto - affermò Georgia O’Keeffe - la pittura oggettiva raramente è una buona pittura a meno che non sia buona in senso astratto con linee o colori messi insieme in modo che dicano qualcosa… - aggiungendo - l’astrazione è spesso la forma più definita per la cosa intangibile in me che posso solo chiarire nella pittura".
Negli anni '30, O'Keeffe raggiunse la fama per le sue rappresentazioni di fiori, i cui steli, petali, foglie e organi riproduttivi immaginava più grandi della grandezza naturale. An Orchid, del 1941 è uno dei migliori esempi dove un intricato fiore riempie la cornice, i suoi petali, in sottili gradazioni di bianco, giallo e verde che si estendono oltre tutti e quattro i bordi della composizione.
"In un certo senso, nessuno vede un fiore - spiegò O’Keeffe - davvero, è così piccolo e non abbiamo tempo" Ingrandendo questi piccoli organismi, ha continuato, "farò in modo che anche i newyorkesi indaffarati si prendano del tempo per vedere quello che vedo dei fiori. Per vedere ci vuole tempo”
La mostra al MoMA di New York sarà aperta al pubblico fino al 12 agosto 2023 ed è stata organizzata da Samantha Friedman, Associate Curator, Department of Drawings and Prints, con Laura Neufeld, Associate Paper Conservator, The David Booth Conservation Department, ed Emily Olek, Curatorial Assistant, Department of Drawings and Prints e in collaborazione con con il Georgia O'Keeffe Museum di Santa Fe.
La mostra è sponsorizzata da Getty attraverso l'iniziativa The Paper Project.Il finanziamento della leadership è fornito dallo Xin Zhang and Shiyi Pan Endowment Fund e dalla Kate W. Cassidy Foundation.Il supporto principale è fornito dal Consiglio internazionale del Museo di arte moderna e dal Dian Woodner Exhibition Endowment Fund con un generoso finanziamento fornito dalla Robert Lehman Foundation e ulteriore supporto da David Bushler. L'esperienza digitale di Bloomberg Connects è resa possibile grazie al supporto di Bloomberg Philanthropies.
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