Dal 12 ottobre a Basilea
Nel mondo di Yayoi Kusama. La grande mostra alla Fondation Beyeler

KUSAMA WITH YELLOW TREE / LIVING ROOM AT THE AICHI TRIENNALE, 2010 ©️ YAYOI KUSAMA
Francesca Grego
10/09/2025
Mondo - Oltre 300 opere per tuffarsi nell’universo emozionante e immaginifico di Yayoi Kusama: l’invito arriva dalla Fondation Beyeler di Basilea, che il prossimo 12 ottobre inaugurerà una grande retrospettiva dedicata all’artista giapponese. Realizzata in stretta collaborazione con Kusama e con il suo atelier, la mostra presenterà i suoi capolavori più noti, nonché pezzi poco conosciuti e installazioni inedite create per l’occasione, con prestiti in arrivo da collezioni di Giappone, Singapore, Paesi Bassi, Germania, Austria, Svezia, Francia e Svizzera.
In dialogo con le architetture del museo, l’allestimento coinvolgerà ben dieci sale, per poi espandersi nel verde parco che lo circonda. In viaggio lungo i 70 anni di carriera dell’artista, i visitatori della Fondation Beyeler avranno modo di ripercorrerne l’evoluzione dagli esordi nel dopoguerra a Matsumoto, sua città natale, al lungo periodo trascorso a New York tra gli anni Sessanta e Settanta, dove Kusama divenne una figura centrale dell’avanguardia, fino al ritorno in Giappone e all’affermazione come icona globale. Spaziando tra pittura, scultura, installazioni, performance, collage, moda, cinema e letteratura, la mostra restituirà un ritratto dinamico di Kusama, evidenziando l’originalità del linguaggio unico e personale che accomuna tutta la sua produzione.

Yayoi Kusama, Narcissus Garden, 1966-2020. Installation view, Louisiana Museum of Modern Art. Stainless steel spheres I Courtesy Ota Fine Art, David Zwirner and Victoria Miro, Louisiana Museum of Modern Art. Photo Kim Hansen © Yayoi Kusama
In primo piano c’è il concetto di infinito, inteso non solo come mezzo formale, ma soprattutto come realtà spirituale e psicologica concretamente vissuta. Gli elementi più noti e caratteristici dell’opera dell’artista – polka dots (pois), reticoli, specchi e motivi ripetuti – rappresentano ben più di una cifra estetica e riflettono anzi il suo profondo confrontarsi con la vita e la morte, con l’annullamento del sé e con l’anelito alla trascendenza. Dall’universo ipnotico dei dipinti infinity-net fino alle coinvolgenti Infinity mirror room pensate appositamente per questa mostra, le opere di Kusama trasportano lo spettatore in un mondo parallelo. Le sue installazioni dissolvono i confini tra interno ed esterno, tra corpo e spazio, tra individuo e cosmo. Attraverso la ripetizione incessante di forme e motivi, Kusama esprime il ritmico pulsare della vita: le sue installazioni spaziali, spesso fatte di specchi, immergono i visitatori in una sorta di linquido fluttuante dove i conflitti personali si trasformano in un’esperienza collettiva e l’arte diventa un luogo di confronto e consolazione, di forza e vulnerabilità.

Yayoi Kusama, Infinity Mirrored Room - Illusion inside the heart, 2025. Collection of the artist © Yayoi Kusama
Tra le opere da non perdere a Basilea spiccano i primi dipinti e acquerelli dell’artista, nonché le Infinity Nets e le Accumulations, e poi Narcissus Garden, installazione in fieri sviluppata dal 1966 ad oggi, per finire con Infinity Mirrored Room: Illusion Inside the Heart, realizzata in occasione della mostra svizzera. In programma fino al 25 gennaio 2026, Yayoi Kusama sarà un’occasione ghiotta per esplorare l’inesauribile immaginazione dell’artista giapponese e per ammirare 130 opere mai esposte prima in Europa. Dopo il debutto alla Fondation Beyeler l’esposizione si sposterà al Museum Ludwig di Colonia (14 marzo – 2 agosto 2026) e allo Stedelijk Museum di Amsterdam (11 settembre 2026 – 17 gennaio 2027).

Yayoi Kusama, Pumpkin, 1991. Acrylic on canvas. Collection of the artist © Yayoi Kusama
In dialogo con le architetture del museo, l’allestimento coinvolgerà ben dieci sale, per poi espandersi nel verde parco che lo circonda. In viaggio lungo i 70 anni di carriera dell’artista, i visitatori della Fondation Beyeler avranno modo di ripercorrerne l’evoluzione dagli esordi nel dopoguerra a Matsumoto, sua città natale, al lungo periodo trascorso a New York tra gli anni Sessanta e Settanta, dove Kusama divenne una figura centrale dell’avanguardia, fino al ritorno in Giappone e all’affermazione come icona globale. Spaziando tra pittura, scultura, installazioni, performance, collage, moda, cinema e letteratura, la mostra restituirà un ritratto dinamico di Kusama, evidenziando l’originalità del linguaggio unico e personale che accomuna tutta la sua produzione.

Yayoi Kusama, Narcissus Garden, 1966-2020. Installation view, Louisiana Museum of Modern Art. Stainless steel spheres I Courtesy Ota Fine Art, David Zwirner and Victoria Miro, Louisiana Museum of Modern Art. Photo Kim Hansen © Yayoi Kusama
In primo piano c’è il concetto di infinito, inteso non solo come mezzo formale, ma soprattutto come realtà spirituale e psicologica concretamente vissuta. Gli elementi più noti e caratteristici dell’opera dell’artista – polka dots (pois), reticoli, specchi e motivi ripetuti – rappresentano ben più di una cifra estetica e riflettono anzi il suo profondo confrontarsi con la vita e la morte, con l’annullamento del sé e con l’anelito alla trascendenza. Dall’universo ipnotico dei dipinti infinity-net fino alle coinvolgenti Infinity mirror room pensate appositamente per questa mostra, le opere di Kusama trasportano lo spettatore in un mondo parallelo. Le sue installazioni dissolvono i confini tra interno ed esterno, tra corpo e spazio, tra individuo e cosmo. Attraverso la ripetizione incessante di forme e motivi, Kusama esprime il ritmico pulsare della vita: le sue installazioni spaziali, spesso fatte di specchi, immergono i visitatori in una sorta di linquido fluttuante dove i conflitti personali si trasformano in un’esperienza collettiva e l’arte diventa un luogo di confronto e consolazione, di forza e vulnerabilità.

Yayoi Kusama, Infinity Mirrored Room - Illusion inside the heart, 2025. Collection of the artist © Yayoi Kusama
Tra le opere da non perdere a Basilea spiccano i primi dipinti e acquerelli dell’artista, nonché le Infinity Nets e le Accumulations, e poi Narcissus Garden, installazione in fieri sviluppata dal 1966 ad oggi, per finire con Infinity Mirrored Room: Illusion Inside the Heart, realizzata in occasione della mostra svizzera. In programma fino al 25 gennaio 2026, Yayoi Kusama sarà un’occasione ghiotta per esplorare l’inesauribile immaginazione dell’artista giapponese e per ammirare 130 opere mai esposte prima in Europa. Dopo il debutto alla Fondation Beyeler l’esposizione si sposterà al Museum Ludwig di Colonia (14 marzo – 2 agosto 2026) e allo Stedelijk Museum di Amsterdam (11 settembre 2026 – 17 gennaio 2027).

Yayoi Kusama, Pumpkin, 1991. Acrylic on canvas. Collection of the artist © Yayoi Kusama
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