Dal 16 marzo al 26 luglio a Londra

Tiziano e Artemisia Gentileschi nell'agenda 2020 della National Gallery

Artemisia Gentileschi, Autoritratto come Santa Caterina d’Alessandria, 1615-17, olio su tela, 71 x 71.5 cm | © The National Gallery, London

 

Samantha De Martin

30/08/2019

Mondo - Dalle “Poesie” di Tiziano ai dipinti meno noti di Artemisia Gentileschi, il 2020 della National Gallery omaggia due giganti dell’arte italiana.
Si comincia con il pittore di Pieve di Cadore, al quale sarà dedicata la mostra Love desire death, in programma dal 16 marzo al 14 giugno 2020. Cinque grandi capolavori che compongono l’epica serie di dipinti mitologici su larga scala saranno riuniti alla National Gallery per la prima volta dal 1704.
Nelle “Poesie”, come lo stesso artista chiamava i suoi quadri mitologici principalmente ispirati alle Metamorfosi di Ovidio e dominati dal connubio sensibile di luce e colore, le favole antiche assurgono a dichiarazioni profonde sulla passione e l'irrazionalità umana, sull'amore e sulla morte.
La serie fu commissionata da Filippo II di Spagna, che diede insolitamente a Tiziano massima libertà nel selezionare i suoi soggetti. Del ciclo originale, composto da sei dipinti, la mostra riunirà a Londra Danaë, in arrivo dal Wellington Collection, Venere e Adone, capolavoro del Prado di Madrid, Diana e Atteone e Diana e Callisto, di proprietà congiunta della National Gallery e delle National Galleries of Scotland, e il Ratto d’Europa in prestito dall'Isabella Stewart Gardner Museum di Boston. A completare il corpus della mostra sarà la Morte di Atteone, opera in origine concepita come parte della serie, ma realizzata solo più tardi e mai spedita al re, oggi parte delle raccolte di Trafalgar Square.

Dal 4 aprile al 26 luglio 2020 ai capolavori di Tiziano si affiancheranno le opere di Artemisia Gentileschi, in occasione della mostra - la più grande mai realizzata nel Regno Unito sull’artista romana - dal titolo “Artemisia” allestita presso la Sainsbury Wing. La pittrice di scuola caravaggesca, prima donna ad avere aderito all’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze in un’epoca in cui il gentil sesso stentava a trovare credibilità e riconoscimento specie in ambito artistico, sarà presentata al pubblico attraverso 35 opere.
I capolavori, in prestito da collezioni pubbliche e private di tutto il mondo, arriveranno alla National Gallery per tessere una panoramica selettiva circa la quarantennale carriera dell’artista che proprio a Londra compì un viaggio durante gli ultimi anni della sua drammatica esistenza.
Tra i dipinti in mostra, l'Autoritratto come Santa Caterina d'Alessandria, recentemente acquisito della Galleria, e il quasi coevo Autoritratto come suonatore di liuto del Wadsworth Atheneum Museum of Art di Hartford.

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