Il 2 giugno la riapertura al pubblico dopo l’atto vandalico
A Ercolano la Casa dell'Erma di bronzo torna a nuova vita

Frammenti dell'affresco, Casa dell'erma di bronzo | Courtesy Parco Archeologico di Ercolano
Samantha De Martin
28/05/2025
Napoli - Sfregiata un anno fa dal gesto insensato di un turista, prontamente fermato mentre apponeva una scritta su un muro antico, la Casa dell’Erma di bronzo riapre al pubblico al termine di un delicato intervento di recupero e valorizzazione che la restituisce a nuova vita.
A partire dal 2 giugno, l’edificio costruito in epoca sannitica e che deve il suo nome a un ritratto maschile, quasi certamente il proprietario della dimora, collocato su un pilastrino di marmo (erma) il cui originale è oggi conservato nei magazzini del Parco Archeologico, tornerà ad accogliere i visitatori.
Il recupero è stato possibile grazie a un approccio integrato che ha visto restauratori, archeologi, tecnici e professionisti della conservazione lavorare fianco a fianco. La casa conserva ancora il vecchio impianto di tipo sannitico: alla sua essenziale articolazione interna si affianca una decorazione pittorica in III stile molto accurato, con quadretti paesaggistici.
La Casa dell'erma di bronzo | Courtesy Parco Archeologico di Ercolano
Ad una prima fase di intervento, emergenziale, per il trattamento del grave atto vandalico del 2 giugno dell’anno scorso, è seguita una seconda, più ampia, inserita nel programma di manutenzione straordinaria delle domus del sito. In entrambe le fasi, il team multidisciplinare del Parco Archeologico di Ercolano e del Packard Humanities Institute hanno operato in stretta collaborazione con i restauratori esterni, adottando un approccio scientifico e integrato che ha permesso di armonizzare le superfici e rendere nuovamente leggibili i decori antichi, restituendo coerenza e dignità a un ambiente a lungo compromesso. L’intervento di restauro è stato realizzato con fondi ricavati dalla bigliettazione integrati con un finanziamento dello Stato.
La rimozione totale dell’inchiostro indelebile dal dipinto murale ha richiesto uno studio preliminare approfondito per individuare la tecnica più sicura ed efficace, capace di restituire la lettura originaria dell’opera. I lavori sulle superfici decorate parietali dell’atrio della casa, che rientrano in un più ampio programma di manutenzione programmata, hanno previsto la messa in sicurezza dei dipinti attraverso il consolidamento della pellicola pittorica e degli strati preparatori. Inoltre è stato effettuato il trattamento degli intonaci moderni danneggiati da incisioni e graffiti vandalici, in gran parte risalenti agli anni ’90 e 2000. L’intervento ha permesso di restituire la leggibilità delle decorazioni originali e di contrastare fenomeni di degrado e gesti imitativi, come quello registrato la scorsa estate.

Frammenti dell'affresco prima del restauro, Casa dell'erma di bronzo | Courtesy Parco Archeologico di Ercolano
“La Casa dell’Erma di bronzo - ha detto Francesco Sirano, funzionario delegato alla direzione del Parco - torna finalmente a raccontare la propria storia come esempio concreto di rinascita culturale e operosa dedizione alla tutela del patrimonio e non più come simbolo di degrado. La riapertura di questa domus rappresenta un momento di grande soddisfazione, non solo restituiamo alla visita un bene prezioso, ma riaffermiamo il valore della continuità della cura, della responsabilità condivisa e della capacità di trasformare una ferita in un'opportunità di rinascita. È questo lo spirito che guida il nostro lavoro quotidiano”.
La domus sarà ora inserita nei percorsi di visita del Parco e, nel rispetto della programmazione conservativa, sarà oggetto di una manutenzione regolare che garantirà nel tempo la piena fruibilità di questo straordinario spazio domestico antico.
A partire dal 2 giugno, l’edificio costruito in epoca sannitica e che deve il suo nome a un ritratto maschile, quasi certamente il proprietario della dimora, collocato su un pilastrino di marmo (erma) il cui originale è oggi conservato nei magazzini del Parco Archeologico, tornerà ad accogliere i visitatori.
Il recupero è stato possibile grazie a un approccio integrato che ha visto restauratori, archeologi, tecnici e professionisti della conservazione lavorare fianco a fianco. La casa conserva ancora il vecchio impianto di tipo sannitico: alla sua essenziale articolazione interna si affianca una decorazione pittorica in III stile molto accurato, con quadretti paesaggistici.

La Casa dell'erma di bronzo | Courtesy Parco Archeologico di Ercolano
Ad una prima fase di intervento, emergenziale, per il trattamento del grave atto vandalico del 2 giugno dell’anno scorso, è seguita una seconda, più ampia, inserita nel programma di manutenzione straordinaria delle domus del sito. In entrambe le fasi, il team multidisciplinare del Parco Archeologico di Ercolano e del Packard Humanities Institute hanno operato in stretta collaborazione con i restauratori esterni, adottando un approccio scientifico e integrato che ha permesso di armonizzare le superfici e rendere nuovamente leggibili i decori antichi, restituendo coerenza e dignità a un ambiente a lungo compromesso. L’intervento di restauro è stato realizzato con fondi ricavati dalla bigliettazione integrati con un finanziamento dello Stato.
La rimozione totale dell’inchiostro indelebile dal dipinto murale ha richiesto uno studio preliminare approfondito per individuare la tecnica più sicura ed efficace, capace di restituire la lettura originaria dell’opera. I lavori sulle superfici decorate parietali dell’atrio della casa, che rientrano in un più ampio programma di manutenzione programmata, hanno previsto la messa in sicurezza dei dipinti attraverso il consolidamento della pellicola pittorica e degli strati preparatori. Inoltre è stato effettuato il trattamento degli intonaci moderni danneggiati da incisioni e graffiti vandalici, in gran parte risalenti agli anni ’90 e 2000. L’intervento ha permesso di restituire la leggibilità delle decorazioni originali e di contrastare fenomeni di degrado e gesti imitativi, come quello registrato la scorsa estate.

Frammenti dell'affresco prima del restauro, Casa dell'erma di bronzo | Courtesy Parco Archeologico di Ercolano
“La Casa dell’Erma di bronzo - ha detto Francesco Sirano, funzionario delegato alla direzione del Parco - torna finalmente a raccontare la propria storia come esempio concreto di rinascita culturale e operosa dedizione alla tutela del patrimonio e non più come simbolo di degrado. La riapertura di questa domus rappresenta un momento di grande soddisfazione, non solo restituiamo alla visita un bene prezioso, ma riaffermiamo il valore della continuità della cura, della responsabilità condivisa e della capacità di trasformare una ferita in un'opportunità di rinascita. È questo lo spirito che guida il nostro lavoro quotidiano”.
La domus sarà ora inserita nei percorsi di visita del Parco e, nel rispetto della programmazione conservativa, sarà oggetto di una manutenzione regolare che garantirà nel tempo la piena fruibilità di questo straordinario spazio domestico antico.
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