Protagonista della fotografia italiana contemporanea
Addio Mimmo Jodice
Mimmo Jodice, Atleta della Villa dei Papiri, 1986 | © Mimmo Jodice
Paolo Mastazza
29/10/2025
Napoli - È scomparso il 27 ottobre 2025, all’età di 91 anni, Mimmo Jodice, fotografo straordinario e figura di riferimento della fotografia italiana contemporanea. Nato a Napoli nel 1934, Jodice si è avvicinato alla fotografia nei primi anni Sessanta dopo un periodo dedicato alla pittura e al disegno. Da subito il suo linguaggio si è distinto per una ricerca formale e concettuale che lo ha portato a esplorare il rapporto tra tempo, memoria e realtà visiva. Dal 1970 al 1996 è stato docente all’Accademia di Belle Arti di Napoli, dove ha formato generazioni di giovani fotografi e artisti. La sua opera attraversa più di mezzo secolo di storia, restando fedele a una visione in bianco e nero fatta di silenzi e sospensioni. Nei suoi scatti la città, le rovine, il mare e i volti diventano luoghi dell’anima, simboli di una tensione costante tra antico e moderno. Negli anni Sessanta e Settanta Jodice entra in contatto con i movimenti d’avanguardia come la Pop Art, l’Arte Povera e il Fluxus, collaborando con artisti come Andy Warhol, Joseph Beuys e Robert Rauschenberg. Dalla fine degli anni Ottanta la figura umana scompare progressivamente dalle sue immagini, lasciando spazio a paesaggi metafisici e ad architetture sospese nel tempo. Riconosciuto come una delle voci più importanti della fotografia del Novecento, nel 2003 riceve il Premio Antonio Feltrinelli per la fotografia e le sue opere entrano a far parte delle principali collezioni e musei internazionali. Con Mimmo Jodice scompare un testimone della luce mediterranea, dell’archeologia del quotidiano e della memoria dei luoghi, ma la sua eredità visiva continuerà a ispirare generazioni di fotografi e artisti in tutto il mondo.
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